Slanting Dots
Unfold
Nau Records (2013)
1. Twenty first
2. River woman
3. In a long distance
4. Electric pleasure Pt 1
5. Electric pleasure Pt 2
6. Electric pleasure Pt 3
7. Hopes
8. Theory of numbers
9. Just wrong
Luca Perciballi - chitarra e live electronics Alessio Bruno - contrabbasso Gregorio Ferrarese - batteria
All music composed by Luca Perciballi except "In a long distance" and "Just wrong" by Alessio Bruno
Slanting Dots è il nome alquanto curioso del progetto di Alessio Bruno e Gregorio
Ferrarese, giovani e talentuosi musicisti, guidati da Luca Perciballi, che firma
la quasi totalità dei brani. Il chitarrista emiliano ha già collaborato con diversi
artisti, tra cui: Roberto Bonati, Marc Ducret, Sarp Maden, Bruno
Tommaso, Graham Collier, Enrico Intra e Mauro Ottolini.
Il lavoro esce per l'etichetta milanese Nau Records di Gianni Barone, una realtà
aperta a tutte le suggestioni musicali e capace di scovare e produrre piccoli gioielli.
"Unfold", questo è il titolo dell'album, si muove con maestria e sicurezza
articolandosi come un piccolo dispositivo costruito con attenta precisione matematica.
C'è un'obliquità generale che lo caratterizza, è un disco inafferrabile, spiazzante
a ogni nuovo ascolto e, come suggerisce il titolo, aperto e disteso pronto a cercare
collegamenti inusuali e ingestibili. Gli scambi, i ritmi e i dialoghi interrotti
si fanno strada tra i tre in un rapporto paritario nel quale nessuno sovrasta l'altro.
L'idea scevra da complicati intellettualismi e cerebralismi, ricerca un sound diretto
e nervoso. Scopriamo la voglia di giocare e la leggerezza. I riferimenti musicali
sono espressi al meglio: jazz, rock, impro, elettronica, indie. Si tratta di un
"un'opera aperta", citando Umberto Eco, interpretabile in più modi, che ripercorre
e si nutre delle suggestioni culturali contemporanee.
"River Woman", in cui ritroviamo un sapore vagamente methenyano, si avvolge
su sé stessa, rincorrendosi con splendidi arpeggi in cui apprezziamo la maestria
di Perciballi.
"In a long distance", traccia composta dal contrabbassista Alessio Bruno,
suggerisce atmosfere nordiche ed impalpabili con un contrabbasso dal suono rotondo
e pieno in cui si inserisce il drumming preciso di Gregorio Ferrarese.
Con "Electric Pleasure" entriamo nella mente del chitarrista, come ricordano
le note di copertina "(...) una suite tripartita che celebra la vera anima dello
strumento" in cui si incontrano batteria e chitarra in un dialogo violento e sperimentale
senza nessun accomodamento finale.
"Hopes" condensa le speranze dell'album in una traccia coesa pacatamente
triste.
"Just Wrong", è uno spazio vuoto riempito dalle evoluzioni di Perciballi
con un uso mirato e acuto dell'elettronica, a cui si aggiunge lo splendido intervento
di Bruno all'archetto, anche autore del brano.
Nicola Barin per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 867 volte
Data pubblicazione: 15/12/2013
|
|