Cristiano Stocchetti Quartet
Travels
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Robin Hood 2011
1. Equinox 
2. Scrapple from the Apple
3. Estate 
4. Sandu
5. Smoke gets in your eyes 
6. Travels
7. Triste
8. My One And Only Love
Cristiano Stocchetti - sax tenore
Valerio Silvestro - pianoforte
Marco Galiero - basso
Emiliano Barrella - batteria
Loredana Lubrano
- voce (traccia 6)
L'album "Travels" è il primo disco per il sassofonista napoletano, e attualmente
residente in Toscana, Cristiano Stocchetti; il musicista, a capo del suo
quartetto formato da
Valerio Silvestro
al pianoforte, Marco Galero al basso ed Emiliano Barrella alla batteria, dedica
un intero album agli standard jazz. Otto, tra i brani più conosciuti della storia
del jazz rivisitati, ma senza mai eccedere. L'album si apre così con una solenne
"Equinox" di
John Coltrane, per poi passare a una "Scrapple from the Apple" di Charlie Parker decisamente funky, e con un divertente e ritmato intro affidato
al sax tenore e basso.
Ma nell'album si trovano anche "Estate" di
Bruno Martino
e "Smoke gets in your eyes", unico brano cantato affidato alla voce di
Loredana Lubrano;
il meno riuscito del disco a causa della carenza di interplay. Chiude il lavoro
un'appassionata "My One And Only Love" dove l'intero tema è affidato
al sax magicamente accompagnato dal pianismo di Silvestro.
L'album è decisamente ritagliato intorno al caldo strumento di Stocchetti e gli
altri musicisti non riescono a prendersi facilmente qualche spazio. Diretto e sicuro
di sé Silvestro vanta numerose collaborazioni in ambito non solo jazz; precisa la
sezione ritmica: un bel suono denso quello bassista Marco Galiero e un buon groove
nelle bacchette di Emiliano Barrella. Anche se i musicisti sono ottimi e le sonorità
godibili, nell'album si denota purtroppo una carenza di interplay. Peccato inoltre
per la scelta dei brani che è ricaduta interamente su standard: Stocchetti poteva
inserire anche qualche sua composizione. Sarà per il prossimo album.
Cinzia Guidetti per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 23/02/2012
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