|
Talone Blal Project
Say-O-Nara
Lhobo Music (2012)
1. Not From Here
2. White Daemon
3. Ekom
4. Say-O-Nara
5. Black Eye
6. Freak
7. K.O. Valentina
8. If I Should Loose
9. You
Karim Blal - pianoforte
Giuseppe Talone - contrabbasso
Gregory Hutchinson - batteria
Il tocco classico si sente, ma Karim Blal lo fa ascoltare tra le righe, di sbieco.
Ma, in realtà, si sentono tante influenze nelle dita del trentenne pianista cittadino
del mondo, ma accasato in Italia. Il suo poliglottismo musicale si fonde con quello
di Giuseppe Talone, contrabbassista che qui firma anche due bei brani: "Ekom"
e "K.O. Valentina". Ai due si unisce Gregory Hutchinson, che
non abbisogna di molte presentazioni visto il suo palmarès e quanto affermato dalla
rivista Jazz Magazine "the drummer of his generation".
Ciò che lega i nove brani è l'aver bandito la noia. "Say-O-Nara" non dà tregua
alcuna, sovraccarico di emozioni e di variazioni metriche, che si snodano in frammentazioni
ritmiche, come nell'up-tempo di "Not From Here", con il volume sonoro in ascensore
che calca la mano sulle tensioni armoniche. Lo stesso dicasi per "White Daemon",
dove si fa strada il pianismo percussivo e asciutto di Blal, fregiato dai fill di
Hutchinson e che si ascolta anche in "Black Eye", arricchito dal solo di Talone
dal suono aspro e granuloso, pronto a sdoppiare la nota. Hutchinson non è discreto,
perché si fa sentire in ogni singolo anfratto del costrutto musicale, ma ogni suo
intervento (che è costante e continuo) è in perfetta sintonia dialogica. Così come
in "Ekom", dove il batterista statunitense costruisce sequenze musicali e percussive
in crescendo e in simbiosi con il pianoforte di Blal. La vena compositiva subisce
tanto repentini quanto piacevoli cambi di passo, prova ne è il brano eponimo in
souplesse e in chiaroscuro, ma dalla dinamica larga, malgrado la sensazione
di bilico tra una forma già definita e un'altra che vorrebbe prendere forma. Karim
Blal fraseggia tramite accordi con naturalezza impavida e si lascia trascinare –
e trascina a sua volta – sia Talone, che ricama e cuce senza sbavature, e Hutchinson.
Un piano trio che, per fortuna, disegna un nuovo orizzonte del jazz.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 1.269 volte
Data pubblicazione: 01/07/2012
|
|