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Approda sulla variopinta isola della bossa nova
la brava Elis Prodon, impegnata in un viaggio verso la calda terra della
samba per carpirne la tradizione e tradurla in italiano. O meglio, riproporre le
traduzioni di alcuni maestri della canzone italiana. Idealmente dedicato a Sergio
Bardotti e Giorgio Calabrese, autori della maggior parte dei testi nonchè
collaboratori attivi della Prodon, "Samba & Amore"
è un omaggio alla canzone brasiliana degli anni '50 e '60, quella canzone che riesce
ancora a rilassare anche nelle giornate più afose.
Lady Prodon ha la voce giusta, forte di quindici anni d'esperienza
nel jazz più classico nei quali ha rivisitato tanto la musica italiana quanto
Nat King Cole. L'artista torinese è del tutto a suo agio nelle sonorità
tipiche di San Paolo, e nei punti più ispirati compete per familiarità ed interpretazione
con le voci proprie del Sud America. Sebbene chi scrive la preferisca nelle sue
vesti di seguace di Cole, la Prodon supera pienamente la prova. Sensuale
su "Samba e amore", sbarazzina su "Chi
dice non dà", riesce a colorare ogni brano mantenendo comunque un certo
equilibrio che caratterizza la produzione.
A coadiuvarla un nutrito gruppo di musicisti "del settore", tra i quali
anche il nostro Renato Greco, giovane adepto della chitarra brasiliana, qui
ben rappresentata da nomi grossi come quelli di Carlinhos Moreno e Ricardo
Menezes.
Tanti i pezzi storici qui riproposti, molti dei quali di Jobim e Toquinho:
"Chega De Saudade", "Garota
de Ipanema", "Sem Medo"...Non
semplice bossa nova, quindi, ma un vero e proprio omaggio alla storia della musica
sudamericana anni '60. Omaggio riuscito, certao.
Giuseppe Andrea Liberti per JazzItalia
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Data pubblicazione: 16/08/2008
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