Teo Ciavarella
Il Piano B
Una via rapida e alternativa per avvicinarsi alla musica con creatività attraverso
il pianoforte e l’improvvisazione.
Edizioni Pendragon, Bologna 2014
ISBN 9788865985489
In occasione dell'uscita del libro didattico "Il Piano B", rivolto
a musicisti principianti, abbiamo incontrato l'autore, il pianista Teo Ciavarella.
Maestro Ciavarella iniziamo con la prima
domanda, perché "Il Piano B"?
L'idea è nata principalmente dai seminari estivi che faccio da diversi anni per
i bambini. Ho capito nel passare del tempo che c'è un modo più ‘soft' per avvicinarsi
al mondo della musica senza essere travolti da note, teoria, scale musicali che
possono inizialmente scoraggiare chi vuole imparare a suonare uno strumento. Chi
leggerà il libro troverà dei consigli molto utili sostenuti dai video pubblicati
sul canale di
Youtube.
Perché questo titolo?
‘Il Piano B'…nel senso che c'è una via alternativa per chi volesse iniziare a suonare,
quindi un piano alternativo. Naturalmente serve per avvicinarsi ad uno strumento,
chi volesse poi approfondire deve seguire il percorso ufficiale fatto di studi intensivi
di teoria, armonia e pratica musicale.
Il libro è stato scritto solo per chi non conosce la musica?
Non solo, è stato scritto soprattutto per chi parte da zero, chi invece già conosce
la musica può trovare degli stimoli interessanti per il proprio percorso musicale.
Nella parte finale ci sono degli esercizi di improvvisazione
utilizzando i nomi di persone, un'idea davvero originale…
E' una pratica che risale al Rinascimento e quando eseguo questi esercizi durante
le presentazioni sembra una sorta di rito magico perché ogni persona ha una storia
da raccontare e soprattutto ognuno dentro di sé ha una melodia che viene ‘scoperta'
tramite il proprio nome.
Definisci questo tuo nuovo lavoro con tre aggettivi
Accessibile, incoraggiante ed ironico.
Come è nata la passione per la musica jazz?
Sono nato in un paese del Gargano dove la musica tra i miei coetanei era diffusa
e fin da piccolo ho sempre suonato. Quando un giorno mi regalarono il pianoforte,
ricordo, mi alzavo la mattina e mi mettevo a suonare per tutto il giorno. Mio padre
ascoltava la musica jazz e mia madre amava cantare, quindi ogni giorno ero avvolto
dalla musica. Mi sono poi trasferito a Bologna per gli studi ed ho passato le serate
a suonare in giro conoscendo tanti artisti bolognesi.
Ci sono già nuovi progetti in attivo?
Un nuovo cd con il sassofonista americano George Garzone che uscirà tra poco
con l'etichetta Irma Records e seminari estivi che terrò in agosto al monastero
di Camaldoli vicino Napoli e al Castello Manservisi a Porretta Terme, naturalmente
con "Piano B" al seguito…
Alessandra Margiotta per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 28/06/2015
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