UltraSound – 2009
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Emanuele Passerini, G. M. Bruno Belloni
New Standard Jazz Duo
1. Bar triste
2. Laura
3. Adagio in si bemolle
4. Andante cantabile
5. Three to get ready
6. Almeno tu nell'universo
7. Autumn Leaves
8. Intermezzo
9. Moon River
10. Walzheimer
11. Paul & Hank
12. Wolfgang
13. Big Band
14. Over the rainbow
15. Improvisation
Emanuele Passerini - Tenor and soprano
saxophones
Galag Massimiliano Bruno Belloni - Piano
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Via Cascina Sparapina, 2 27011 Belgioioso Pavia
email:
info@ultrasoundrecords.it
La formazione in duo – pianoforte e sassofono – pur avendo avuto esempi luminosi
nella storia del jazz, ha mantenuto tutto sommato un carattere eccezionale ed episodico,
spesso legato ad incontri estemporanei, e che solo in pochi casi si è sviluppata
in forme di collaborazione stabili e continuative. Tra le poche eccezioni
vanno ricordati almeno il duo di
Steve Lacy
e Mal Waldron, ed in chiave più "mainstream" i bellissimi album di fine carriera
incisi da Art Pepper con
George Cables,
nonché – solo pochi anni fa - la collaborazione tra il pianista
Martial Solal
ed il grande Johnny Griffin.
L'album in questione si inserisce perfettamente in questo ambito specifico,
e l'ascolto del disco conferma l'impressione di una ricerca tutt'altro che episodica,
visto l'affiatamento e l'interplay mostrato dai protagonisti al loro debutto discografico.
Il repertorio va a ripescare standard famosi, non solo della tradizione jazzistica
americana come "Laura", "Over the rainbow" o "Moon River",
ma anche nuovi standard come "Almeno Tu Nell'universo", resa difficilmente
riconoscibile tra le pieghe di un arrangiamento davvero inusuale. Analogo trattamento
viene riservato all'eterna "Autumn Leaves"- identificabile al primo ascolto
solo dall'orecchio più smaliziato.
Grazie alla penna di Galag Massimiliano Bruno Belloni, il duo si
diverte infatti a riscrivere, stravolgere o citare con ironia pezzi della tradizione
classica e testi sacri del jazz, come in "Waltzheimer", giocosa parafrasi
- con amnesie – della mitica "Waltz for Debbie" di
Bill Evans.
Comunque è nella interpretazione degli standard che il duo da il meglio
di sé, in particolare in "Laura", dove il sax tenore ripercorre con sensibilità
gli accenti scuri e virili di Don Byas, ed in "Moon River", forse il pezzo
più riuscito, nel quale spiccano le qualità eccellenti del pianoforte di Galag
M. B. Belloni, ed il soprano sognante di Emanuele Passerini si lascia
andare ad un lungo bellissimo assolo sulle tracce di Coltrane.
Anche se probabilmente una maggior capacità di sintesi avrebbe giovato
al risultato finale - personalmente restiamo dell'avviso che i 45 minuti scarsi
dei vecchi ellepì possano essere ancora l'estensione ideale per una prova discografica
- ci troviamo di fronte ad un album ben calibrato, ricco di atmosfere sognanti,
che cattura pian piano ad ogni successivo ascolto; perfetto sottofondo per un brumoso
pomeriggio autunnale davanti ad un thè caldo.
Roberto Biasco per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 06/01/2010
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