Dopo il felice esordio con Meltemi ecco
il trio lombardo alla fatidica e difficile seconda prova per l'etichetta tedesca,
famosa per annoverare tra i propri campioni quell'E.S.T. trio che ha aperto nuovi
percorsi alla progettualità del trio pianoforte-contrabbasso-batteria. Ma mentre
gli svedesi hanno come riferimento estetiche e culture del nord Europa unite ad
una propensione per atmosfere pop, il trio italiano è saldamente ancorato a gusti,
melodie e riferimenti mediterranei. Naturalmente oltre alla propensione tutta italica
verso la cantabilità lirica un riferimento forte è la tradizione colta europea,
in un melange raffinato e straordinariamente personale. Ho aspettato questo album
con curiosità ed apprensione, perchè dopo un album di esordio così felice come è
stato Meltemi riuscire a riprodurre quell'intensità e quella continuità di
idee fresche e convincenti non era assolutamente scontato. Invece, e lo dico subito,
l'album è avvincente, intrigante, assolutamente godibile.
Dodici composizioni, undici ad opera del pianista e una, l'ultima, per
la penna di Gigi Biolcati che descrivono atmosfere di composta bellezza,
bozzetti di intenso dialogo con un contrabbasso dalla vena particolarmente melodica.
Incantevole l'inizio di Selon Moi che vede l'introduzione
del tema con il pianoforte ricco di suggestioni e raffinatezze, poi
Contenti si lancia nel primo assolo magnificamente
sostenuto da singoli grappoli di note distillate da
Paliaga
e dal drumming cantabile di Biolcati. Autumn Mist
è un tema melanconico particolarmente riuscito ed affascinante, giocato sul contrasto
tra la percussione delle corde di un piano preparato alternate alla melodia esposta
alla tastiera. Also sprach Raul è caratterizzata
dall'apertura con percussioni di area nord-africana, mentre
Pow Wow è a mio parere uno dei temi più coinvolgenti,
di impostazione prettamente jazzistica. L'interplay funziona benissimo, e nell'economia
del gruppo la felice vena solistica del contrabbassista crea perfette situazioni
di controcanto ed interscambio con il pianismo lirico e raffinato di
Paliaga.
Paradossalmente, ma non troppo, per ora il trio ha avuto più riscontri
all'estero che in Italia e le opportunità per vederlo all'opera in contesti live
si è limitata a pochissime occasioni. Credo sia solo questione di tempo, un gruppo
così raffinato e originale non può che ottenere il giusto riconoscimento. Da parte
mia, come ho fatto per Meltemi, consiglio l'ascolto a tutti gli appassionati,
sopratutto a chi, stanco dei capricci dei soliti divi o degli album fotocopia dei
molti, cerchi nuove emozioni e freschi protagonisti.
Roberto dell'Ava
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Data pubblicazione: 26/07/2008
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