Un trio molto particolare questo costituito dal tenorsax
di Matt Renzi, dalla multitimbrica batteria di Jimmy Weinstein e
dalla fresca linea del contrabbasso di Masa Kamaguchi. Una formazione in
co-leadership caratterizzata per l'ottima sintonia degli elementi, dove,
nonostante la mancanza di uno strumento armonico (niente chitarra, niente
piano), nessuno prende il sopravvento ed anzi ciascuno a turno deve sostenere
ed affidarsi necessariamente agli altri.
Sebbene Weinstein e Renzi abbiano al loro attivo anche un
CD pubblicato a proprio nome (
è stato giudicato dall'autorevole
rivista spagnola Cuadernos de jazz quale "Disco rivelazione del
2000".
Per esprimere la
propria musicalità, in quest'album i tre musicisti si affidano a due
composizioni originali di Weinstein, New Line dalle sonorità free-jazz,
in cui si distingue l'elegante contrappunto solistico di Kamaguchi, e Dear
Max, una traccia, o, per dirla con il titolo dell'album, una linea per sola
batteria, dove Weinstein, ad un tempo autore ed esecutore, porta al centro del
brano il proprio multicolore e divertente drumming, nonché vari standards.
Ma è proprio attingendo al repertorio jazz tradizionale che
Renzi-Weinstein-Kamaguchi possono dispiegare il proprio jazz, rileggendo e
personalizzando in uno stile asciutto ma trascinante brani come Eronel
di Monk o la soft-ballad My Love di Ellington o ancora Au-Leu-Cha
e Barbados di Parker.
Completano la
tracklist Turn out the Stars di Bill Evans, East of the Sun di
Brooks Bowman, dove sul motivo suonato da Renzi spicca il controcanto del
contrabbasso di Kamaguchi, ed infine la lentissima The Ballad of the Sad
Young Man, per il lirico assolo iniziale di Renzi.
Forse inserendo qualche altro brano a firma Weinstein ne
sarebbe risaltata maggiormente l'originale vena compositiva dell'autore: ma in
ogni caso il lavoro è ben bilanciato e piacevole da ascoltare.
Antonio Terzo