JErec 2008
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Alberto Capelli/Alkord
L'attesa
1. Donana morena (alegrias)
2. L'attesa
3. A canzunciella
4. Hermeto's giant breakfast
5. Tra archi
6. Hera
7. Monte rojo (rumba)
8. Palden gyatso
9. Distonia (sevillanas)
10. Il valzer del ricordo
Alberto Capelli - chitarra classica
Eugjen Gargjola - violino
Silvia Dal Paos - violoncello
Nicola Negrini - contrabbasso
Stefano Rapicavoli - batteria
special guest
Charo Martin Garcia - voce
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Musicista dalle molteplici ispirazioni e chitarrista di consistenti virtù
strumentali, Alberto Capelli è difficilmente riducibile a "uomo di jazz",
avendo spesso operato in contesti compositi e trasversali.
In questo lavoro, dà magnificamente prova delle
sue qualità proponendo ben otto sue composizioni delle dieci tracce che compongono
l'intero disco realizzato in compagnia della formazione Alkord composta da Eugjen
Gargjola (violino), Silvia Dal Paos (violoncello), Nicola Negrini
(contrabbasso), Stefano Rapicavoli (batteria) e con la speciale partecipazione
di Charo Martin Garcia (voce).
La musica di Capelli/Alkord non vuole identificarsi in nessuna
etichetta. E' aperta a classiche consonanze, all'improvvisazione jazzistica, al
patrimonio del flamenco, a suggestioni minimali e contemporanee senza che nessuno
di questi linguaggi possa esaurirla. L'accostamento di musicisti provenienti da
diverse estrazioni esalta la possibilità di creare una dimensione cameristica che
lascia ampio spazio all'interplay tra gli stessi musicisti, tutti decisamente bravi,
che si mostrano spesso completamente al servizio del leader, protagonista assoluto
di tutto il cd.
I brani hanno complessivamente un gusto molto personale ed originale malgrado
vi siano alcuni chiari riferimenti alle sonorità degli "Oregon" e lo stesso Ralph
Towner. Le trame melodiche, di profonda suggestione, sono in realtà mere cornici
per gli assolo di Capelli, che ora disegna linee delicate, ora si avventura in dinamiche
improvvisazioni nelle quali mette in luce il suo virtuosismo.
Questo cd è un vero e proprio saggio di bravura ed un esempio di profonda
cultura.
Senza limiti, senza confini, senza barriere tra stili e generi, lo spettacolo
è dato dalle struggenti ed appassionate composizioni, dal gusto per la ricerca musicale,
dai perfetti arrangiamenti ma soprattutto dalla grande maestria di un musicista,
Alberto Capelli, che si consacra definitivamente come uno dei protagonisti internazionali
della chitarra classica.
Alessandro
Carabelli per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 12/01/2009
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