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Amàrimer Project
Klee


1. Giranda
2. Febbraio
3. Rita
4. Grasseb
5. Frevo triste
6. Klee
7. Song for A
8. Together again
9. Quarto
10. Eita song
11. Pippo

Luca Sticcotti - pianoforte
Fiorenzo Zeni - sassofono
Giuliano Crameratti - chitarra
Veronica Ganarin - basso
Rino Cavalli - batteria
Claudio Ischia - batteria




L'arte di Paul Klee, nata da una formazione stilistica assai complessa, ha trovato il suo paradigma nel rapporto contrastante fra le linee del disegno e i piani di colore, sintesi estrema delle tendenze cubiste ed espressioniste di inizio Novecento. Ciò si ripete – se permettete il parallelismo – nella musica degli Amàrimer Project, dove ogni brano segue un preciso disegno colorato da macchie che, nonostante si dispongano sul piano sonoro in modo piuttosto ordinato, hanno un'intensità cromatica talmente varia – in senso pittorico ovviamente – da lasciare la sensazione, alla fine di ogni brano, di un immagine complessiva tutt'altro che formalmente definita. O, forse, sarebbe meglio dire semplicemente che la musica di questo "Klee" è caratterizzata da strutture ricche di inventiva e da intrecci strumentali ben pensati ed eseguiti, che aprono ad ogni brano una finestra su paesaggi sempre nuovi, la cui varietà contribuisce a renderli inediti ad ogni sguardo.

Nel brano di apertura riecheggiano atmosfere e melodie del "Group" di Metheny, soprattutto nelle linee melodiche della chitarra, che poi modellandosi vanno a descrivere nei ricchi passaggi strumentali la vera identità del gruppo: complessa e allo stesso tempo minimale, nell'accattivante ingegnosità dei temi distribuiti lungo strutture equilibrate e mai monotone e nelle improvvisazioni che non si astraggono mai dal contesto musicale da cui nascono.

I musicisti sono davvero tutti bravi nel sottolineare, attraverso un acceso interplay, l'idea di "gruppo" che c'è dietro questo affascinante progetto, del quale vorremmo – speriamo presto – conoscere il seguito.
Marco De Masi per Jazzitalia







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Data pubblicazione: 20/09/2006

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