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Claudio
Angeleri
From Be To Pops
1. Luna oops
(Claudio Angeleri) 6'43"
2. Yesterday (John Lennon, Paul Mc Cartney) 7'42"
3. La casa verde (Claudio Angeleri) 6'53"
4. I thought about you (Jimmy Van Heusen, Johnny Mercer) 3'23"
5. Only for you part I (Claudio Angeleri) 2'13"
6. Only for you part II (Claudio Angeleri) 5'11"
7. God bless the child (Arthur Herzog jr, Billie Holiday) 6'02"
8. Blue interlude (F. Chopin, arr. K. Ogerman) 5'21"
9. My favourite things (Richard Rodgers, Oscar Hammerstein II) 5'29"
Produzione 2002 di Claudio
Angeleri per CDpM Eventi |
Claudio
Angeleri,
pianoforte,
arrangiamenti
e
composizione
#1, 6, 7
Gabriele Comeglio,
sax alto
(sax
tenore,
baritono
e
arrangiamento
in #5)
Paola Milzani,
voce
Marco Esposito,
basso
Vittorio Marinoni,
batteria
Registrato il 5 e 6
novembre 2001 al CDpM Studio da Max Capellini
#8 Registrato live al Teatro Cagnoni di Vigevano il 10/6/1999 con
l'Orchestra d'archi del Civico Istituto Musicale Luigi Costa di
Vigevano
diretta dal M° Mario Gioventù
Big Band Jazz Company di Gabriele Comeglio
Orchestrazione di Gabriele Comeglio
Marco Serra,
drums
Andrea Cassaro,
bass
Claudio Angeleri,
pianoforte
solista
#9 Registrato live al Quadriportico del Sentierone
per Bergamo in Jazz 2001 il 16/6/2001
Un
ringraziamento speciale a Marco Esposito, Max Capellini, Paola Milzani,
Gabriele Comeglio, Vittorio Marinoni, Ermanno Baldassarre, Civico Istituto
Luigi Costa, Big Band Jazz Company, Ada Colombo, Tommaso Angeleri (per le
idee ritmiche), Oreste Castagna, Angela Angeleri, Francesca Gaspari, Martin
Wehner, Italingua Institute di San Francisco, Darrel Green, Victor Little,
Eric Cristal, John e Elisa Bullock.
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Il nuovo
lavoro discografico di Claudio
Angeleri potrebbe essere affrontato dall'estensore di queste note come
tradizionalmente avviene per la presentazione che accompagna un'incisione.
Con gli opportuni approfondimenti verrebbe subito illustrato il percorso
artistico del musicista, ma tali sono i sentimenti (quasi paterni) e la cura con
la quale Angeleri parla della sue creature (composizioni e progetti) che mi è
venuto naturale riportare a mo' di introduzione le sue impressioni.
"Il titolo è un calembour che volutamente richiama il ricco
patrimonio della canzone e dei suoi mille interpreti. Fondamentalmente be
sta per essere e pops per musica pop, cioè musica popolare. Però si
potrebbe anche intendere being oppure Pops (il buffo soprannome di
Satchmo)…
Canzone è poi sinonimo di voce e nella realizzazione di questo disco ho
potuto contare sulla grande duttilità di Paola Milzani, spaziando da
atmosfere swing ad altre funky, con un uso della voce più strumentale".
Venendo ai singoli brani, è facile vedere in
Only for you
i grandi songwriters
americani, salvo il diverso trattamento armonico e ritmico, mentre
l'introduzione di
Yesterday
richiama da vicino il
Jarrett di The mourning of a star.
La casa verde è definito da Franco Ambrosetti "un brano dal mood
molto vicino a Dolphin dance, ma visto in una prospettiva armonica di un
trentennio successivo".
Se
Luna oops
è giocata con grande
attualità interamente sul ritmo affidato a cinque strumenti che interagiscono
continuamente,
Blue interlude
e
My favorite things
(un chiaro omaggio alle
storiche performance del quartetto/quintetto coltraniano) costituiscono un
riuscito approccio a esecuzioni che nulla hanno perso del loro originario
impatto, qui impreziosite dall'orchestrazione e dagli assoli di Gabriele
Comeglio, assecondato dall'impeccabile ritmica Esposito – Marinoni.
Non si può che concludere da dove si è partiti, ovvero da
Claudio Angeleri, pianista
sempre più completo e attento alla tradizione del piano jazz.
Ermanno Baldassarre
All about jazz
Lavoro completo e ben organizzato,
From Be to Pops
di
Claudio Angeleri conferma la
versatilità di questo bravo pianista, compositore e arrangiatore.
Un omaggio alla forma canzone, così come al funky e allo swing.
Molte e diverse sono infatti le atmosfere suggerite da Angeleri e dai
suoi affiatati compagni: Gabriele Comeglio al sax, Marco Esposito
al basso, Vittorio Marinoni alla batteria (già tutti presenti nel
precedente
Blue Roads)
con l'aggiunta della preziosa Paola Milzani.
Preziosa perché inserita in un equilibrato contesta di "convivenza" con
tutti gli altri strumenti, e non in un forzato ruolo di prevaricazione.
Piace molto il mood generale di tutto il disco, consentendo un ascolto a
più livelli: dal semplice piacere derivante dal ritmo e dai suoni, fino
all'attenta analisi della riarmornizzazione di alcuni brani.
La Milzani dà un saggio delle propie dote vocali in "Luna
Oops", originale brano
di Angeleri, anche se diamo la palma d'oro al compositore per "La
Casa Verde",
veramente interessante e ottimamente costruito.
Traspare
in modo quasi "impertinente" il forte affiatamento della sezione ritmica: suono
rotondo e corposo per il basso di Esposito, accenti forti e decisi nel drumming
di Marinoni.
Comeglio è poi dotato di un gusto eccezionale, senza mai lasciarsi
prendere dal divismo del solista, anzi, inserendo alla perfezione fraseggi e
voluttuosi riff melodici.
Particolarmente trascinante la rilettura di "God
Bless the Child",
in cui viene alternata l'anima grezza del funk allo spirito gentile dello swing
(e gustatevi qui ogni singola nota emessa dal sax). Molto particolare la lunga
introduzione a "Yesterday",
composizione dalla quale non è facile estrapolare un'originale rivisitazione,
vista la caratteristica linea melodica e il concatenamento fra gli accordi ...
ma Angeleri ci mette del suo!
C'è poi la chicca rappresentata dalla presenza di "Blue
Interlude" (con
chiara dedica a Bill Evans), brano di Chopin orchestrato da un mostro
sacro come Claus Ogerman.
Valutazione: * * * *
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Data pubblicazione: 08/12/2001
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