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Fabio Turchetti, Butrus Bushara, Luca Congedo
Dialogo
Consorzio Produttori Cremonesi (2010)
1. Castrojeriz
2. De la lensor com'vei
3. Kharka
4. Maldito seja
5. Rumba greca
6. Por nos dedultas
7. Stella splendens
registrato live a Radio Antenna 5-Crema
QUADRI:
8. Il tempo scorre
9. Raccòntati
10. Piazza
11. Una luce
12. A quest'ora
Registrato allo studio Matatigre di Cremona
Luca Congedo - flauti, sampler
Fabio Turchetti - bandoneon, pianoforte
Butrus Bishara - oud, voce
Per analizzare e valutare questo disco occorre scansare i consueti parametri di
giudizio, poiché non siamo di fronte ad un cd di impronta jazzistica. Possiamo ascoltare,
infatti, in questo caso, musica della tradizione medioevale o un folklore antico,
ricostruito o immaginato.
Il "Dialogo" del titolo si riferisce all'incontro di tre personalità con una storia
e un curriculum piuttosto dissimile, unite, però, dalla comune passione per la musica
popolare della più diversa origine di luogo e di tempo. La prima parte, che porta
il titolo del lavoro, è formata da sette estratti di un concerto eseguito presso
"Radio Antenna 5" a Crema. Il secondo tempo, denominato "Quadri" è costituito da
cinque composizioni originali di Fabio Turchetti, il leader del trio. L'andamento
complessivo è molto coeso, sia nella parte live che in quella in studio. In "Dialogo"
si impone il flauto traversiere del salentino Luca Congedo, impegnato a disegnare
con una certa vivacità melodie popolari dei paesi mediterranei con un suono aguzzo,
ma controllato, mai oltre le righe. Solitamente con il suo strumento ripete semplici
motivi cantilenanti, che hanno nell'iterazione una loro specificità. L'oud del palestinese
Butrus Bishara conferisce, per contro, un sapore mediorientale all'incontro, contribuendo
a decontestualizzare i vari brani, attribuendogli un carattere universale oltre
la provenienza geografica. Il cremonese Turchetti trasferisce il bandoneon al di
qua dell'oceano, lontano dalle atmosfere del tango argentino, curando soprattutto
l'accompagnamento, la parte ritmica di questi temi popolari.
I "Quadri", invece, sono in un certo senso più moderni nella concezione e nello
sviluppo. L'ispirazione è scaturita nell'autore dalla lettura di alcune poesie di
Mariella Mehr. Si tratta di cinque canzoni, facili e orecchiabili, trattate, però,
come canti vicini alla tradizione etno-folk. Qui i ruoli sono meno codificati. Spesso
il flauto assume un ruolo di supporto, mentre la parte di solista è occupata dall'oud
o dal pianoforte suonato, efficacemente, dallo stesso Turchetti. I brani migliori
si trovano proprio nel finale, nelle ultime tracce. In particolare la dolce e aggraziata
"Una luce" e la danzante "a quest'ora" si segnalano per freschezza di idee e per
qualche elemento di diversificazione, rispetto ai blocchi omogenei del resto del
cd.
Anche questo, in fin dei conti, può essere annoverato come un tributo alla world
music. Non ci sono improvvisazioni jazzistiche o brani che risultino influenzati
dalla tradizione afroamericana, ma si può cogliere, in generale, un trasporto e
una partecipazione emotiva ed intellettuale di tutti e tre i protagonisti veramente
notevoli verso il repertorio selezionato. Con tanti prodotti,nel genere, prefabbricati
o rimasticati, questo non può che essere considerato un merito.
Gianni B.Montano
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Data pubblicazione: 20/03/2011
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