Se si escludono alcune collaborazioni con il gruppo vocale Deem Quartet
e con il Quartetto Acustico Latino, " Despierta Ya" rappresenta l'esordio discografico ufficiale di
Maria Laura Bigliazzi e la sua Maryel Acoustic Band.
Tutto è partito da una ricerca che ho cominciato qualche anno fa sulla voce e le emozioni.
Questo percorso, mi ha portato a lavorare in maniera molto profonda sulla storia della mia vita con Rosa Medina, una terapista Gestalt che usa la voce e il canto nelle sedute di terapia.
Alcune melodie e alcuni testi sono stati creati
durante questo percorso con lei e sono stati rielaborati e
perfezionati trasformandoli in queste
canzoni.
R ingrazio Rosa per avermi aiutato a sviluppare la mia creatività e per aver composto per me splendidi testi in spagnolo "Despierta yà", "Pais azul", "Pa' la vieja".
Tra i brani del CD a cui sono più legata ci sono:
Modinha
è un brano strumentale di Pixinguinha sul quale ho adattato un testo dedicato a mia madre, al ricordo della sua voce rassicurante che mi cantava al buio quando avevo paura.
Despyerta yà
è il brano che da il nome al CD apparentemente è una ninna nanna, ma in realtà come indica il titolo "svegliati ora" è dedicato al risveglio interiore, la crescita.
Pais Azul
è la fotografia di un "paesaggio interiore" di emozioni confuse un momento mi cerco e..."non so cosa fare...sono a mille miglia da qui" ma ci sono anche attimi nei quali "un brivido mi percorre regalandomi spazi di sottile bellezza e chiarezza"...la splendida musica è del contrabbassista Franco Fabbrini.
Maria Laura Bigliazzi |
La Bigliazzi, senese, è una vocalist innamorata da tempo delle sonorità latine, con una sensibilità artistica aperta a qualunque contaminazione possa definirsi etnica. E fin dalle primissime battute del brano d'apertura, (un'interpretazione di
Morning
di Fisher) appare
evidente che saranno proprio i ritmi etnici a scandire prima, caratterizzare
poi, e infine dominare l'intero album.
Infatti, pur concedendosi qualche lievissima divagazione stilistica qua e là, la Maryel Acoustic Band non si allontana mai troppo dal proprio sound, raffinato e dai forti sapori latini. Il rischio potrebbe essere quello di annoiare l'ascoltatore, ma se è vero che ciò viene sapientemente evitato ricorrendo agli impeccabili assoli di sax di
Stefano "Cocco" Cantini (special guest in ben cinque brani) c'è da dire che la
Bigliazzi e la sua band hanno saputo attingere in modo intelligente dal calderone musicale sudamericano, scegliendo dei brani interessanti e rileggendoli in chiave sufficientemente originale.
In
Despierta Ya
i brani originali sono cinque. Fra questi spicca la splendida title-track (per cui vanno fatti i complimenti alla Bigliazzi due volte, come autrice e come cantante), dove chitarra e charango (Josue Castillo) si intrecciano all'incedere ipnotico delle percussioni. Degna di nota, e ricca di ospiti, anche la composizione del batterista
Petreni, Ora, un lamento
accompagnato dal contrabbasso di Ares Tavolazzi, il piano di Bruno Cesselli, e il sax del solito
Cantini.
E' strano notare come la Bigliazzi dia il meglio di sé quando canta in portoghese, o in spagnolo, mentre perde qualcosa quando canta in italiano, anche se il brano
Sogno
ricorda certa canzone italiana di qualità tipica degli anni '60.
Merito, quindi, a Maria Laura Bigliazzi e alla Maryel Acoustic Band, anche per aver recuperato frammenti di autori talvolta trascurati, come il pioniere Pixinguinha, o il maestro di chitarra di Paco De Lucia, il messicano Julio Cesar Oliva. Francesco Ughi
"...un
percorso che l'ha portata a mettere a fuoco l'essenza del canto: emozioni che si
traducono in melodie pure e in musica senza l'aiuto di orpelli o virtuosismi
superflui, senza maschere.Una voce vera, essenziale, a tratti commovente, forte
e al tempo stesso fragile, arcana perché riesce ad infondere a questi brani una
dimensione atemporale, sospesa al di fuori del tempo." - Paolino Dalla
Porta
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Data pubblicazione: 26/12/2003
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