Jazzitalia - A. Lane, K. Vandermark, M. Broo, P. Nilssen-Love: 4 Corners
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Cleen Feed CF076CD
distribuzione JazzTodayDistribution
Via Morazzone 8
Varese
www.jtdistribution.net
A. Lane, K. Vandermark, M. Broo, P. Nilssen-Love
4 Corners


1. Alfama (for Georges Braque)
2. Spin Whit The Earth
3. Short Stop (for Bobby Bradford)
4. Lucia
5. Ashcan Rantings
6. Tomorrow Now (for Lester Bowie)
7. ChiChi Rides The Tiger

Ken Vandermark - baritone saxophone, clarinet, bass clarinet
Magnus Broo - trumpet
Adam Lane - double bass
Paal Nilssen-love - drums

 





Energia allo stato puro, musica in costante fermento e in continuo divenire, variazioni imprevedibili……questi gli ingredienti di uno degli album più belli che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi tempi. Un jazz moderno libero da ogni vincolo, jazz d'avanguardia che riprende la spontaneità e l'irriverenza del jazz di altri tempi. E' nelle possibilità di questo magnifico quartetto ripreso dal vivo in Portogallo a Cordoba, immortalato su questo prezioso cd edito dalla lungimirante Cleen Feed Records, distribuito in Italia dalla Jtd.

4 Corners, ovvero quattro angoli, quattro musicisti in continua e costante relazione, già i nomi, per chi ne conosce le gesta, si annunciano propiziatori di buone vibrazioni: Ken Vandermak al clarinetto e ai sax, Magnus Broo alla tromba, Adam Lane al contrabbasso e Paal Nilssen-love alla batteria.

Poco più di settanta minuti tirati che inchiodano all'ascolto a partire dalla prima traccia ispirata dal pittore argentino Georges Braque, il clima è già infuocato, Vandermark e Broo non si risparmiano mentre al loro fianco prende corpo una sezione ritmica che sembra presa in prestino da una band di punk-rock. La seconda traccia ha un breve intro in cui i due fiati si propongono con un ritmo funky, è solo un'illusione perché presto si torna ai fraseggi infuocati di prima. Dialoghi fra tromba e batteria poi uno straordinario solo di clarinetto di Vandermark…ma come si fa a descrivere tutto? Arriva Lucia, brano n.4 della selezione, introdotto ancora da un solo di clarinetto, ma quando entrano gli altri allora il brano delinea i suoi contorni. E' una ballata dal ritmo sinuoso, l'intersecarsi dei due fiati è splendido, si sovrappongono, poi si allontanano e la sezione ritmica abbandona i suoi bollori ma il finale decisamente free ci riporta in ambito downtown in cui ovviamente questa band colloca la sua arte musicale. Si ritorna subito con le tracce seguenti ai suoni predominanti in tutta la produzione, arrivando anche a rivolgere un pensiero al mai dimenticato Lester Bowie con Tomorrow Now, introdotta dal solo di Adan Lane e poi sviluppata attraverso coordinate che ricordano inevitabilmente i momenti più creativi dell'Art Ensemble of Chicago.

L'ultima traccia chiude nel migliore dei modi l'album, quattordici minuti ancora una volta tiratissimi che racchiudono però al loro interno una porzione tipicamente blues, un magnifico solo di Paal Nilssen-Love e un finale tipicamente funky prima del lungo applauso finale di un pubblico entusiasta per un'esibizione da brivido. Sette brani per quattro autentici fuoriclasse che nel loro jazz condensano umori variegati che sopravvivono meravigliosamente anche impressi in questo dischetto argentato che ha il grande pregio di farci apprezzare ciò che il loro incontro ha prodotto ma che non può di certo evitarci di nutrire un po' di invidia per chi quella sera si trovava a Cordoba.
Giuseppe Mavilla per Jazzitalia







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Data pubblicazione: 02/02/2008

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