personaggi e interpreti:
TONINHO HORTA - acoustic & electric guitars
Nicola Stilo - flute, piano
Barbara Casini - vocal
Leopoldo Sebastiani - 5 string bass
ALESSANDRO MARZI - drums
Raccontare la straordinaria esperienza che ho vissuto quest'estate con distacco e senza enfasi, sarebbe per me impresa tropo ardua; semplicemente perchè io, Nicola Stilo e tutta la band siamo follemente innamorati della musica di TONINHO
HORTA . Un innamoramento avvenuto per il sottoscritto durante il tour; giorno per giorno ho avuto l'occasione di saggiare la sottile scrittura di Horta, lasciandomi sedurre dalle affascinanti melodie, dispiegate lungo un tracciato armonico sempre intrigante e pieno di sorprese.
Eppure quello di Horta è un linguaggio sempre leggero, limpido, caldo e vibrante, semplice e complesso al tempo stesso; quando prendi a suonare un brano di Toninho ti serve un po' di tempo per coglierne la profondità ed occorrono sensibilità e mestiere per poter trovare la giusta parola...
In questo senso opportuno è stato l'aiuto di Nicola, profondo conoscitore della musica di Toninho.
Ma c'è un altro aspetto di Toninho Horta, ai più sconosciuto, di cui mi preme parlare: il suo lato umano.
Egli, assieme ai figli Manuel e Luisa è stato mio compagno nei viaggi in auto, ho avuto così modo di apprezzare la sua dolcezza, la sua umanità e il suo senso dell'umorismo. Anche grazie a queste qualità TONINHO si è reso fin dall'inizio simpatico a tutti: un buon compagnone, "uno dei nostri"!
Ricordo che a Napoli, una sera in pizzeria, dopo il concerto ha nuovamente imbracciato la sua chitarra e suonato alcuni suoi pezzi, che tutti conoscevano e cantavano insieme a lui...
Sul palco Toninho, che mi volgeva le spalle essendo posizionato davanti alla ritmica, spesso si voltava verso di me manifestando con un sorriso il suo apprezzamento per alcuni miei interventi.
Fare assoli sui suoi brani era così stimolante che tutta la band (l'incantevole Barbara Casini, Nicola Stilo in grande forma, il "giovane"
Alessandro Marzi) si è potuta esprimere al meglio.
Ricordo con piacere la parte centrale del concerto, quando Toninho cantava e suonava in solitudine esprimendo la sua maestria di accompagnatore e sovente producendosi in un gustoso "vocal/scat".
Purtroppo i dischi di TONINHO HORTA arrivano in Italia con difficoltà, ma quanti hanno la fortuna di entrare in contatto con il suo mondo espressivo finiscono col nutrire per questo artista, così schivo, un affetto profondo quando non un'autentica venerazione. Nel corso del tour mi è capitato di scorgere tra gli spettatori anche per quattro giorni di seguito gli stessi volti, ora non me ne stupisco più.
Ripensando a quei giorni, non posso fare a meno di avvertire una sottile malinconia che mi attraversa, e nell'attesa che la band possa rincontrarsi a breve su di un palco chissà dove, mi carico sul lettore cd "