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Shirley Scott (1934)
di Alberto Marsico
albertomarsico@libero.it

Nata a Philadelphia, fin dalla più tenera età è stata circondata dalla musica jazz.

Il padre infatti era il proprietario di un jazz club, nel quale si esibivano musicisti di grande caratura come Red Garland e Philly Joe Jones.
Il fratello, sassofonista, usava il club del padre per esercitarsi e aveva sempre bisogno di qualcuno che suonasse il pianoforte con lui mentre studiava: insegnò così i primi accordi "giusti" a Shirley, che cominciò così ad abituarsi ad accompagnare i sassofonisti, facendone ben presto la sua specialità. Infatti, oltre al sodalizio musicale ed affettivo (fu suo marito) con Stanley Turrentine che durò per dieci anni, Shirley Scott collaborò con Eddie "Lockjaw" Davis, Coleman Hawkins, Buddy Tate, Charlie Rouse, Arnett Cobb, John Coltrane e George Coleman, solo per citarne alcuni.

Negli anni sessanta registrò una gran quantità di dischi seguendo il filone del cosiddetto "soul-jazz", mantenendo sempre però un legame strettissimo con la lezione del bebop, diversamente da molti organisti di quel periodo che sfruttavano invece l'organo Hammond per sfornare dischi sempre uguali (e francamente noiosi), in cui raramente ci si staccava dalla matrice "blues".

Da allora, a parte qualche gustosa parentesi "pop" (una serie di dischi per la Atlantic nei primi anni settanta, in cui incise molti capolavori della musica soul con musicisti del calibro di King Curtis, Bernard "Pretty" Purdie e Hank Crawford), Shirley Scott si alterna tra Hammond e pianoforte suonando con la consueta grazia e la sconfinata conoscenza dell'idioma jazzistico che le appartengono.

NOTAZIONI TECNICHE
I due brani che vi propongo sono tratti da due incisioni dei primi anni sessanta.

Il primo brano, il blues lento "Chopped Chops", è tratto dal CD "Workin'" (Prestige PRCD - 24126-2), inciso nel 1960 in compagnia di Ronnell Bright (piano), Wally Richardson (chitarra), Peck Morrison (basso) e Roy Haynes (batteria).

Chopped Chops [MP3 1.9MB] [Real Audio]

Il secondo, "Secret Love", è tratto dal CD "Soul Shoutin'" (Prestige PRCD - 24142-2), inciso nel 1963 con il suo gruppo stabile comprendente Stanley Turrentine (sax), Major Holley (basso), e Grassella Oliphant (batteria).

Secret Love [MP3 1.2MB] [Real Audio]

In "Chopped Chops", staccato ad un tempo lentissimo, Shirley Scott ci regala un assolo meraviglioso.

Le sue pause accentuano ancor di più la drammaticità in cui le sue frasi si snodano in questi quattro intensissimi minuti.
Il suono che adopera era spesso usato anche da Ray Charles, ed è uno dei dieci "presets" originali della fabbrica che si potevano ottenere schiacciando uno dei tasti a colori invertiti (dal DO al LA) alla sinistra di ognuna delle due tastiere.
Ho provato a decifrare il suono, e direi che si avvicina a qualcosa del genere: 008888800...
E' un preset che va usato suonando nella parte bassa della tastiera, essendo molto acuto per via della mancanza dei primi due "drawbars". Il Leslie è su posizione di "stop" e il vibrato è disinserito.

Nel secondo brano invece si può ascoltare la Shirley Scott più tipica: delicata e leggera nell'articolazione delle frasi, mai banali e sempre ricche di riferimenti alla tradizione swing e bebop.
Il suono è simile, se non uguale a quello del primo brano, con la differenza che il Leslie è su posizione di "fast".
Nella seconda parte del solo usa un preset diverso, anche questo preso usando uno dei tasti a colori invertiti, vicino ad un suono di "full organ" simile a quelli usati da "Wild" Bill Davis e Milt Buckner, ai quali l'organista di Philadelphia chiaramente si è sempre ispirata.
Usa con maestria anche la tecnica dei "block chords" (vedi la lezione su Milt Buckner), dimostrando di meritarsi ampiamente l'appellativo di "
Queen of the Organ"...
 

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Data pubblicazione: 01/01/2002





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