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Richard "Groove" Holmes: il solo di 'Misty'
di Bruno Erminero
brunoerminero@hotmail.com

Bene ragazzi, siamo giunti all'ultima trascrizione che avevo in serbo per voi, quella su Richard "Groove" Holmes. Holmes fa parte della nutrita schiera di organisti attivi durante gli anni '60. Il suo primo album è infatti del 1961.

Holmes nasce a Camden, New Jersey, il
2 maggio 1931. Camden è una cittadina vicino Filadelfia e questo la dice lunga sulla scelta di Holmes poiché Filadelfia è di fatto la città che ha dato i natali a J. Smith, Shirley Scott, J. McGriff e molti altri organisti.

Una caratteristica che lo rende speciale è il fatto di non essere (come invece molti suoi colleghi) passato dal piano all'organo, ma di avere cominciato direttamente sulle sue tastiere (come Joe De Francesco). Questo fatto si avverte, come si avverte per il grande Joe De Francesco perché entrambi hanno una manualità, una scioltezza del tutto particolare. Con questo non voglio assolutamente sostenere che sono migliori degli altri, ma che semplicemente si percepisce una "familiarità", una "simbiosi" maggiore con lo strumento.

Come lui stesso aveva dichiarato, era molto interessato a quello che suonavano i bassisti, ed il suo preferito era Paul Chambers. Non so dire se è grazie a questo ma considero R. Holmes uno dei migliori "bassisti" nella storia dell'organo Hammond (ascoltate quello che fa sotto al solo!!).

Holmes muore di cancro nel
1993, due settimane dopo aver suonato al Chicago Blues Festival (dove fu portato sul palco in sedia a rotelle) in duo con Jimmy Witherspoon.

La notorietà al grande pubblico la si deve ad un brano: si tratta di "
Misty" tratto dall'album "Soul Message" del 3 agosto 1965 (Prestige Record 7435 od Original Jazz Classics OJC20 329-2) in trio con Gene Edwards (g) e Jimmie Smith (dr) ma, per noi tutti rimane un organista eccezionale, in possesso di tecnica, di fraseggio, di bellissimi patterns e con una musicalità ed uno swing incredibili ed è da questo brano, per chiudere in bellezza, che ho tratto l'ultima trascrizione in programma.

Veniamo all'analisi del pezzo:
Misty (del pianista Erroll Garner) nasce come ballad con la struttura AABA di 32 battute ma anche in questo caso, (vedi McGriff su These Foolish Things) il tempo è accelerato e le battute sono raddoppiate, abbiamo così un AA (32) B (16) A (16) per un totale di 64 battute.

Holmes è il leader incontrastato del brano in quanto è lui ad esporre il tema e a fare l'assolo il quale si sviluppa per tre chorus, nell'ultimo chorus improvvisa solo su AAB e nell'ultima A riprende il tema per poi andare in una coda molto bella in rallentando che chiude sull'accordo di Ebma7.
Abbiamo così un solo che dura 180 battute: 176 più le quattro iniziali del lancio del solo.

Facendo un'analisi generale osserviamo che: la tonalità rimane quella originale in Eb, nell'esposizione del tema ci sono delle sostituzioni armoniche molto interessanti che rimangono anche sotto il solo e che lo stesso ha un carattere decisamente blues e vedremo quali scelte l'hanno reso tale.
L'assolo è pieno di frasi interessantissime che possiamo (e dobbiamo!) trasferire nel nostro repertorio per arricchirlo ulteriormente, notevole anche l'arrangiamento generale del brano che ne fa un vero gioiello musicale (...forse il più interessante tra i quattro, ma per questo...a voi la scelta).

Il suono è leggermente riverberato, non c'è l'effetto del Leslie e nemmeno il vibrato scanner dell'organo. Probabilmente l'organo è stato registrato prendendo il segnale dall'uscita linea (o attraverso il). Il registro dell'assolo è il seguente: 868000000 con la percussione su on, soft, fast, third harmonic. Questo è un timbro classico anche se Holmes è famoso per il seguente drawbars setting: 888000008, vibrato su C2, percussione off (altrimenti il drawbar 1' non funzionerebbe!).

Sin dall'inizio è chiara l'intenzione "bluesy" che Holmes vuole imprimere al suo assolo e sostituisce il primo accordo del pezzo: Ebma7, centro tonale del brano, con il Eb7, cosa che succede molte volte durante lo sviluppo del solo (bars 1\2,25,49\50,65\66,93\94\95,157\158\159).

Dopo l'inizio blues osserviamo da batt.13 a 16 la bellissima sostituzione armonica utilizzata per tornare al 1° grado sostituito esso stesso con un Eb7 alt. che gli dà lo spunto per continuare la seconda A ancora in stile blues. Nella B a batt.40 interessante la nota Fa tenuta per quattro battute sull'accordo di (diventandone la #5) che poi si trasforma in #9 sul D7. Nell'ultima A troviamo un bel pattern (bars 52\53\54) ripetuto tre volte con spostamento degli accenti lungo le tre battute.

Bella anche la frase (57/58) sul Gmi7 C7 dove Holmes continua ad improvvisare con le note della scala blues toccando così molte note di tensione degli accordi (soprattutto sul C7 dove prende la #9, b9, #5, 13).

Da batt.60 osserviamo due cose:

  1. Dapprima un passaggio armonico interessante (fino a batt.63) che, con la progressione Eb\G, Ab A°, Eb\Bb (C7), permette ad Holmes una successione cromatica del basso (fino al Bb).
  2. Holmes tiene la nota Eb con il pollice dalla batt.60 fino alla 78 (per quasi tutta una A) mentre con le altre dita continua a "ricamare" il solo.

Questa è una tecnica interessante da osservare perché è tipica dell'organo Hammond ed utilizza una peculiarità dello strumento che è quella di poter tenere una nota all'infinito. Holmes sfrutta questa possibilità (che pochi altri strumenti avevano, soprattutto all'epoca) per creare un tappeto, in questo caso monofonico, sul quale continuare un fraseggio. Una cosa simile la ritroviamo più avanti (151\156) con ancora altre caratteristiche. Finito quest'effetto, da batt. 81 Holmes continua il suo discorso bluesy alternandolo a frasi più articolate (89,90,91,92) che aggiungono interesse al solo.

Una nuova armonizzazione da batt. 105 a batt. 112 dà lo spunto per una bella successione cromatica discendente in un disegno che alterna terzine e semiminime in un effetto "elastico" efficace. Alle batt. 120, 121 e 122 ritroviamo la stessa frase di apertura del solo. Da batt.144, dopo un insistente conferma del Eb7 al posto di Ebma7 troviamo nuovamente una nota lunga per sei battute, la quale, con l'armonia che si muove sotto, acquista ogni battuta un sapore diverso (diventando la 5°,9°, T, #9,7° e 11° dell'accordo).

Ci avviciniamo alla conclusione dell'assolo con l'ultima B che Holmes affronta molto semplicemente, con poche note e, nell'ultima parte, riprendendo il tema leggermente variato e terminando l'assolo con la sostituzione armonica usata per tutto il brano, scandita dall'utilizzo de bicordi.

Nel complesso è un assolo fantastico, con una linearità stilistica sorprendente ed una chiarezza espositiva ineccepibile. Nel lavorare alla trascrizione, ho suonato i passaggi all'unisono con il nostro e vi assicuro che lo swing, il senso del tempo di Holmes è veramente impressionante. La fluidità del fraseggio in combinazione con il walkin' della mano sinistra è affascinante.

Nella sua apparente semplicità, questo assolo racchiude in se molte "perle" per tutti gli organisti in quanto è la dimostrazione di come, senza strafare, si possa lasciare una traccia indelebile nella storia dell'organo Hammond e soprattutto, senza volerlo, regalarci una "lezione privata" che non ha prezzo.

Essendo questa l'ultima trascrizione che ho in programma, mi sento un po' triste perché so già che mi mancheranno tutte le manifestazioni di stima ed i tantissimi messaggi ricevuti in coda alle pagine di jazzitalia. Per quanto ho potuto, ho cercato di rispondere e di contattare tutti quanti hanno lasciato un messaggio. Mi sento di ringraziare anche tutti quelli che hanno trovato interessante il mio lavoro, e spero che queste trascrizioni vi abbiano dato qualcosa (come hanno dato a me!), anche una piccola scintilla, per avvicinarvi di più a questo affascinante strumento che si chiama organo Hammond.

Un ringraziamento speciale va da parte mia a Marco Losavio e a tutto lo staff (...ma esiste...??!!) di www.jazzitalia.net.

Vi saluto, vi ringrazio, e non vi nascondo che sarei molto felice di continuare...come si dice..."a grande richiesta"...un saluto ed un abbraccio.
Bruno Erminero

File audio Mp3 (1.4MB)










Erminero - Collazzoni - Fewell - Canzano
New Island


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Data pubblicazione: 22/12/2002





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