Azzurra Music srl
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Il CD è dedicato a
Francesco "Pinuccio" Jalenti (chitarrista e compositore Ternano
prematuramente scomparso) che è l'autore del brano che fornisce il titolo:
"New Island". E' un 3/4 molto delicato con tema esposto da sax soprano e
chitarra. Dall'ascolto delle prime note si intuisce il sound che il CD propone.
Pur basato su di una formazione che rievoca ensemble molto noti, come ad esempio
quello di Wes Montgomery o Grant Green, in realtà l'insieme è ben distante dal rifarsi in
modo evidente a quel sound. Si avverte molta modernità e questo è dovuto sia
alle composizioni, tutte originali tranne una, e sia alla consolidata pronuncia che
ognuno dei musicisti ha.
In "White
Duck", dopo
l'esposizione del tema, Collazzoni con l'alto si produce in un solo molto
apprezzabile che eleva l'energia del brano fino a darsi il cambio con
Fewell. La dinamica cambia e il
brano diventa più soft finchè arriva il turno di
Bruno Erminero che con l'hammond
gestisce un buon crescendo.
Il brano "Red
door number 11" è una
delicatissima bossa in cui Fewel
si alterna con Collazzoni al sax alto per l'esposizione del tema. Le
improvvisazioni sono molto gradevoli, in particolare quella di Fewell.
Una piccola pausa per Collazzoni in "Back
to the Future"
in cui Erminero conduce sin
dall'inizio. Dopo un intro "sospeso" il brano si avvia con un tempo
abbastanza sostenuto in cui l'hammond può improvvisare liberamente mantenendo un
impeccabile walkin' bass.
"Il
posto in cui stavamo"
vede Collazzoni al soprano. Ci sono degli interessanti cambi di tempo con
un'improvvisazione molto coinvolgente del soprano che dura più di due minuti. Su
uno swing fast il soprano volteggia liberamente concedendosi molte
escursioni leggermente "fuori" sia ritmiche che armoniche. Molto ben supportato
sia da Erminero che da
Canzano.
L'unico
brano non composto dai musicisti del CD è "Norwegian
Wood", brano non
molto noto di Lennon - McCartney arrangiato in 6/8. Anche in questo brano
la dinamica è molto ben condotta.
"Cerchi d'aria"
è una ballad molto bella e rilassante, che fa un po' il verso a brani come
Blue In Green. Sia il tema eseguito al soprano che le improvvisazioni creano
un'atmosfera estremamente piacevole.
Il CD si
chiude con "Come
with me, babe"
un tipico blues minore che richiama il duo Smith-Montgomery. Brano ben condotto
dall'hammond ma che nei suoi 8 minuti da spazio a tutti per un'improvvisazione
che però non decolla come avrebbe potuto.
In
conclusione è un CD con delle belle composizioni (un pizzico di preferenza in
più per quelle di Collazzoni) che fa indubbiamente piacere ascoltare al posto di
standard noti e magari poco rinnovati. In alcuni punti forse ci si aspettava
maggiore incisività, ma il livello dei musicisti coinvolti è comunque elevato e
ci sono molti momenti di ottima musica.
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Data pubblicazione: 05/03/2003
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