Nella lezione introduttiva ho spiegato la due tecniche (bocca appuntita e coprendo), la respirazione e i principi base per iniziare ad avvicinarsi a questo strumento. Vi avevo lasciato con il compito di arrivare ad eseguire una scala di do maggiore.
Prima di proseguire con dei nuovi esercizi suggerirei di fare attenzione a un problema che potrebbe iniziare a verificarsi dopo un po' di pratica. E' probabile che quando suonate delle
note "soffiate" vi capiti di soffiare dell'aria anche dal naso. In questo caso state "sfiatando" dal naso con la conseguenza di produrre delle note più deboli.
Inoltre, a parte il volume di suono penalizzato, questo comporta anche un minor controllo in generale sulla nota. Per cui non solo minor volume di suono ma anche minor controllo sul timbro, pregiudicando in futuro anche gli effetti del vibrato e il giusto assetto e fluidità tra note soffiate ed aspirate.
E' facile capire se sfiatate: basterà mettere in dito vicino al naso mentre eseguite una nota soffiata per capire se esce aria anche dal naso. In questo caso iniziate a suonare solo
una nota soffiata e concentratevi sull'aria che dovrà uscire solo dalla bocca. Mentre eseguite la nota provate a tapparvi il naso ripetutamente e vedete se ci cono cambiamenti di suono. Sarete arrivati ad una giusta esecuzione della nota solo quando tappandovi il naso e subito dopo lasciandolo libero non sentite nessun mutamente di suono. Quando sarete arrivati a questo punto suonate più note soffiate e controllate sempre l'eventuale sfiatamento. Poi fate la prova suonando la scala maggiore di do, molto lentamente, avendo cura di controllare il problema sulle note soffiate. Risolto questo eventuale problema vi suggerisco alcuni esercizi da effettuare sulla scala di do maggiore, prima di affrontare il registro e dunque le note con i diesis e i bemolle.
Eseguite i seguenti 2 esercizi molto lentamente, concentrandovi su uno alla volta.
Solo quando sentirete di padroneggiare bene il primo esercizio, passate al secondo. Vi suggerisco di
ripetere decine e decine di volte lo stesso esercizio. Partendo molto lentamente e progressivamente accelerando un po'. Ricordatevi che la velocità non è ora il nostro obiettivo. Dobbiamo concentrarci piuttosto sul
meccanismo della respirazione, stando attenti a suonare le note
pulite, non sfiatando dal naso e a legarle bene una all'altra.
In questi esercizi troveremo per la prima volta delle note non per gradi congiunti, dunque saremo costretti a fare dei piccoli salti ma sempre tra buchi attigui.
Questi esercizi vanno prima eseguiti sull'ottava centrale (dal 5° buco
al 9° buco) e poi provate a farli nella ottava reale in cui sono scritti, cioè la
prima ottava (dal 1° al 5° buco). E' evidente che prima bisogna suonare sulla prima ottava gli esercizi della
scorsa lezione.
Esercizio n° 1
Esercizio n° 2
IL REGISTRO
Il pulsante situato sul lato destro dell'armonica serve per suonare le note
alterate. Schiacciando il registro suoneremo una nota un semitono sopra.
Es.
se sul primo buco soffiato troviamo do, vorrà dire che schiacciando il registro troveremo
do# o re b. Oppure se sul 6° buco apirato troviamo il
fa, vorrà dire che utilizzando il registro si otterrà il fa# o
sol b.
In questo modo si vengono a creare dei suoni OMOFONI.
Il fa lo si trova sul 2°, 6° e 10° buco aspirato ma lo si può trovare anche sul
2°, 6° e 10° buco soffiato con il registro (cioè un
mi#). In questo modo abbiamo nello stesso buco un fa che può essere suonato
soffiato o aspirato con il registro.
Stessa cosa abbiamo sia un do soffiato nel 4° e 5° buco
(così come nell'8° e 9°) ma scopriamo che con l'utilizzo del registro abbiamo un
do aspirato nel 4° e nell'8° (cioè un si#).
Fate attenzione che il registro non ha misure intermedie, se non per produrre degli effetti particolari, di cui parleremo molto più avanti.
Una volta scoperto l'uso del registro iniziate a suonare una scala di sol maggiore
partendo dal buco 3. Il percorso che io vi suggerisco è sol (3 soff.),
la (3 asp.), si (4 asp.), do (5 soff.), re (5 asp.)
mi (6 soff. ), fa# (6 asp. + registro), sol (7 soff.).
Fate bene attenzione che abbiamo scoperto in questo modo un nuovo passaggio sull'armonica su cui dobbiamo esercitarci molto ed il passaggio
mi, fa#, sol.
Suonate queste tre note avanti e indietro cercando la maggiore fluidità possibile, ma lentamente. Non si devono sentire delle pause tra una nota e l'altra. Le note devono essere
legate e suonate uniformemente, senza tirare troppo le ance. Cercate la pulizia ma soprattutto dovete abituarvi al passaggio tra il
fa# che è una nota aspirata con registro sul buco 6 e il sol
che è soffiato sul buco 7. Sono due posizioni molto differenti ma che devono diventare naturali e spontanee nell'esecuzione.
Eseguite poi una scala di re maggiore, dove oltre al fa# troverete il
do# (buco 5 o 9 o 12 soff. + registro).
Studiate bene le scale di do, sol, re e poi le scale di
fa e sib.
Vi suggerisco, se non conoscete bene la teoria musicale, di comprare un libricino dove vi vengono spiegate le
scale maggiori o meglio un libro di teoria musicale.
Personalmente vi suggerirei:
"Manuale di teoria
musicale" di Nicoletta Caselli
ed. Nuova Carish (è un libro dove la teoria viene spiegata bene, in maniera abbastanza approfondita ma con una rara semplicità nella spiegazione, il che lo rende adatto anche ai neofiti. Inoltre è un libro orientato già alla musica moderna dove si parla anche di accordi e di principi di
armonia). Altrimenti vi suggerirei un libro più classico
"Teoria Musicale" di Luigi Rossi, ed. Carrara (fatto bene, chiaro, meno approfondito del libro della Caselli ma con il vantaggio che costa meno).
Lo studio della teoria musicale prima, e dell'armonia dopo, diventano fondamentali per chi vuole suonare in maniera seria questo strumento e cimentarsi con il jazz.
Dunque studiate i due che vi ho dato in do maggiore e oltre alla scala di
do, le scale di sol, re, fa, sib con particolare attenzione ai passaggi tra le note sulle quali dobbiamo utilizzare il registro. Se poi vi sentite particolarmente sicuri potete eseguire i due esercizi anche nelle tonalità di
do, sol, re, fa, sib.
Buono studio da Max De Aloe.
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Data pubblicazione: 09/08/2001
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