Aziza Mustafa Zadeh
JAZZ LADIES AND SPECIAL GUESTS
AUDITORIUM di MILANO, 19 aprile 2004, ore 21:00
di Rosalba Gerli
Secondo incontro per me con questa straordinaria artista dell'Argerbaijan. Lo scorso anno era presente alla manifestazione "Le voci del Jazz" e allora si sapeva pochissimo di lei, ma la mia curiosità per tutto quel che riguarda la musica mi aveva fatto partecipare al concerto e ne sono rimasta colpita ed entusiasta per le sue capacità vocali e per l'abilità pianistica, così non ho voluto mancare anche quest'anno.
Questa giovane artista è nata a Baku (Argerbaijan), figlia d'arte: il padre, valente pianista e compositore, ha contribuito a creare una nuova musica ("mugam"), fondendo jazz e musica tradizionale della sua terra; la madre, della Georgia, era un'ottima cantante classica. Così Aziza iniziò prestissimo a dedicarsi a diverse forme artistiche: pittura, danza, canto (già a tre anni cantava col padre), ma quello che parve subito evidente fu la sua innata abilità come pianista e come improvvisatrice.
La morte prematura del padre cambiò profondamente la vita, mentre la madre, rinunciando alla sua carriera di cantante, si dedicò totalmente a quella della figlia.
Così Aziza vince a soli 17 anni il premio "T. Monk" a Washington, dimostrando di aver appreso dal padre la capacità di fondere jazz e musica della sua tradizione natale. Poi è tutto un susseguirsi di premi, partecipazione a concerti con noti musicisti jazz (Al Di Meola, S. Clarke, O. Hakim…) con i quali incide anche dei dischi. Fra questi ricordiamo: " Always" (1993, premio Echo Award), "Dance of fire", "Shamans". Proprio da quest'ultimo era tratto un brano che abbiamo potuto ascoltare nel concerto, un brano molto intrigante, quasi magico, basato sulla voce, usata a volte in toni acutissimi o registrata in multiplo, con il solo accompagnamento della percussione di un piccolo tamburo etnico.
Gli altri brani erano scritti dal padre o dalla stessa Aziza sempre accompagnata da un vigoroso e virtuoso tocco pianistico e in molti casi anche cantati con la sua splendida voce (a volte lirica) dall'amplissima capacità. Stupiva osservare,
da una figurina così eterea, tanta potenza sia nel canto che nell'esecuzione
pianistica. Così gli applausi finali sono stati scroscianti e non poteva essere
diversamente,
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Data pubblicazione: 20/06/2004
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