nella sobria cornice di Palazzo Orsini a Nola (NA). E' il quarto anno consecutivo che i "principi del foro col vizio del jazz" scelgono la reggia che fu degli Orsini, e che oggi è sede del tribunale di Nola, quale scenario più che mai appropriato per esibire le proprie passioni musicali.
E' una serata calda ed umida, fuori impazzano le chiassosissime manifestazioni di giugno della consuetudine nolana che ben poco hanno di musicale; dentro invece loro, tranquilli, nell'ampio cortile dell'edificio storico provano e si divertono e, in attesa di dare inizio allo spettacolo, danno già prova di simpatia e di indiscutibile bravura.
Il concerto si apre con una convincente esecuzione del brano "Take The A Train" che, a quanto pare, la quindicinale formazione di legali ha da tempo eletto a propria sigla. Siamo ovviamente confidenti che, nonostante la competenza con la quale i nostri potrebbero impugnare il diritto di "usucapione", la proprietà di questa sigla resta e resterà sempre del grande Duke Ellington e della sua gloriosa orchestra.
Dopo la sigla ci si proietta quindi nel vivo del concerto ed ecco subito la sorpresa, il dono col quale la
band ha voluto premiare il crescente interesse dell'elite nolana che segue il jazz:
un'anteprima nazionale assoluta. In anticipo sulla
conferenza che si è tenuta il
a Perugia, in occasione del concerto della Tribunal Mist a
Umbria Jazz, la formazione ha presentato a Nola il suo nuovo CD "Note Autorizzate".
Il nome non è a caso, ovviamente.
Oltre all'evidente riferimento a termini del gergale forense "note autorizzate" ha un importante interpretazione anche dal punto di vista musicale. Ad "autorizzare" le "note musicali" della Tribunal Mist Jazz Band sono infatti molti artisti autorevoli della scena del jazz italiano che, per l'occasione, hanno affidato propri brani inediti alla
band per la realizzazione di questo CD. I brani sono stati poi tutti sapientemente rielaborati dal maestro arrangiatore nonché direttore della
band Antonio Solimene.
Il primo brano del CD che la formazione esegue è "Napoletana a Tango", ovvero l'autorizzazione a procedere firmata da Marco Zurzolo. Un'introduzione ritmata ed incalzante, fortemente evocativa di familiari sonorità zurzoliane, prelude a successive evoluzioni decisamente raffinate e d'atmosfera che si disvelano sorprendentemente per poi cedere il passo ad una conclusione decisa, speculare all'apertura del brano.
Anche Antonio Onorato ha firmato la sua autorizzazione alle note dei legali del jazz. Il suo brano si chiama "Soleada" ed è un brano davvero solare come d'altra parte hanno anche sapientemente sottolineato i tecnici delle luci in questa esibizione, inondando il palco di un giallo vivido e intenso durante tutta l'esecuzione.
Molto piacevole in questo pezzo la partitura del flauto.
La serata ha poi riservato anche qualche momento esilarante. Un imprevisto, che poteva rivelarsi spiacevole, ha testato ancora una volta la simpatia di questi musicisti e la loro buona capacità di tenere la scena anche in momenti difficili. Nel bel mezzo del concerto l'ignaro popolo festante, che tutto intorno alla felice oasi jazzistica del Tribunale si produceva in fragorose celebrazioni, è inaspettatamente arrivato al culmine della propria enfasi autocelebrativa producendosi nel più assordante tripudio di fuochi d'artificio col quale alcun sistema di amplificazione si sia mai confrontato. Non si è perso d'animo l'avvocato
Pannella, vibrafonista leader del gruppo, che incrociando le braccia ed invitando tutti noi a seguire l'esibizione pirotecnica è riuscito a dominare il "fuoco nemico" con la simpatia, rendendolo, per così dire, parte integrante dello spettacolo stesso.
Oltre ai brani inediti del CD, messo in commercio da