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Emilio Solla y sus Afines
di Francesca Giordano

Durante uno dei miei viaggi in Spagna ho avuto la fortuna di scoprire questo gruppo argentino-basco-catalano, Emilio Solla y sus Afines, formato da alcuni dei più conosciuti musicisti jazz di stanza nella penisola iberica: dal pianista argentino Emilio Solla, creatore del progetto con il sassofonista-flautista basco Gorka Benitez, il batterista catalano David Xirgu, David Gonzalez al contrabbasso e Carlos Morera al bandoneon. Il progetto si prefigge di proporre due linguaggi musicali argentini come il folklore e il tango, coniugandoli con il jazz e lo fa con estrema naturalezza e sensibilità, togliendo anche al fronte jazz quella patina di freddezza ed accademismo che spesso lo circonda. Gli Emilio Solla y sus Afines hanno inciso vari lavori con la "Fresh Sound Records" di Barcellona, casa discografica leader per quanto riguarda il jazz in Spagna. L'ultimo album pubblicato si chiama "Sentido" ed ha ricevuto critiche entusiastiche dalle riviste di settore tra cui "All About Jazz": "Una musica veramente emozionante, originale e creativa".



Abbiamo incontrato la musica di Emilio Solla y Afines una sera di maggio camminando per le strade del centro di Madrid ed entrando casualmente in quello che sembrava un pub e che invece è uno dei più importanti jazz club spagnoli, il "Cafe Central". E' stato incredibile venir emozionata da questa "mezcla" sensazionale tra suoni argentini e jazz, tra l'irrefrenabile voglia di lasciarsi andare a ritmi di tango ed il religioso silenzio che viene mantenuto mentre i musicisti parlano attraverso i loro strumenti.

Il ritmo pennellato dalla batteria di David Xirgu e il pulse proveniente dalle corde di David Gonzalez riescono a creare una bella sensazione "argentina": sembra quasi di essere in una milonga di Baires. Guardavo i musicisti sul palco, i tentativi di Emilio Solla di "sollevare" il piano e di farlo volare, le ciglia e la fronte aggrottate di Gorka Benitez che con il suo sax fornisce alla musica la sua "jazzosità". E' un progetto musicale che esiste da 10 anni e l'affiatamento è talmente forte che quasi credo abbiano la capacità di far suonare gli strumenti anche solo con uno sguardo!

Ad un certo punto esplode "Milonga de mis amores": sembra un puro dialogo a due tra il flauto di Gorka ed i tasti di Emilio tanto è la rapidità del suono con un'intensità sempre più "intensa" (scusate il gioco di parole!) nei momenti corali ed una dolcezza nelle parti in cui i singoli strumenti trovano il loro spazio con l'ultimo tocco finale tra i componenti del gruppo a sottolineare la coralità del progetto.

A settembre ritorno a Barcellona, c'è la festa della Mercè ed un incredibile fervore per le strade, più di quello solito che pervade la capitale catalana. Emilio y Afines tengono un concerto per la rassegna "La Hora del Jazz".

Andando in giro per la città mi entusiasmo ai colori, ai suoni ed all'attenzione alla cultura che esiste in quest'angolo di mondo. Domenica 24 settembre, quartiere del Graça, plaza Rius y Tausset, ore 12: un orario insolito ma la luce del giorno fornisce alla musica un'emozione più vissuta. Piccole strade piene di vecchi palazzi dove si aprono minuscole ed accoglienti piazzettine circondate da alberi. Riusciamo a trovare la piazza grazie alla musica che proviene da lì. Si sente una "specie" di fisarmonica ma visto che sembra di essere a Buenos Aires invece che sul Mediterraneo chiamiamolo... bandoneon.

La gente che riempie la piazza trasmette un'incredibile sensazione: si va dalla signora alto borghese al ragazzo punk e tutti ad esserci con partecipazione ed attenzione. Per me, che vengo da una realtà dove questo miscuglio in un concerto jazz è inusuale, tutto ciò fa percepire la misura di come ci sia un'attenta cura ed attenzione della cultura in Spagna…in questo caso jazz e tango argentino uniscono aldilà dell'età e del ceto sociale e culturale.

Ritrovo le stesse emozioni di maggio: Emilio a far volare il piano, Gorka con la sua dolcezza ruvida nel suonare il sax e le pennellate di David a colorire un cielo grigio che purtroppo fa da cornice al concerto. Questo sarà l'ultimo concerto degli Afines per due anni: Emilio si trasferisce a New York per seguire i suoi progetti. Nel presentare i musicisti ne evidenzia la provenienza sottolineando questa fusione tra culture diverse e nelle sue parole, con l'affetto del suo discorso in catalano con il quale ringrazia la città in cui ha vissuto tanti anni e che gli ha permesso di crescere musicalmente, si avverte l'emozione di chi in quella piazzetta lascia una parte di cuore.

Andando via mi dico che non c'è due senza tre magari in Italia...

www.emiliosolla.com
www.gorkabenitez.com
www.davidxirgu.com
www.cafecentralmadrid.com
www.freshsoundrecords.com










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Data pubblicazione: 03/11/2006

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