Antonio Faraò
piano
Considerato
dalla critica europea uno dei più interessanti pianisti jazz dell'ultima generazione,
Antonio Faraò nasce a Roma nel 1965
in una famiglia
dalle radici musicali ben salde. Il padre, appassionato di jazz, lo introduce fin
da giovane all'ascolto di Benny Goodman, Count Basie e Duke Ellington,
trasmettendogli un gusto per lo swing che resterà intatto anche negli anni successivi,
diventando elemento peculiare del suo modo di comporre.
Fin
dalla precoce età di sei anni, Faraò inizia a suonare: dapprima un vibrafono giocattolo,
in seguito il pianoforte, del quale intraprende lo studio classico. Cresciuto sotto
l'egida del maestro Adriano della Giustina, che lo conduce sino al diploma
intermedio presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, Faraò si distingue
fin da ragazzo per uno spiccato interesse verso la musica nero-americana d'avanguardia.
I suoi primi modelli di riferimento sembrano essere due musicisti che, seppur
diversi tra loro per le strade verso cui indirizzano la loro ricerca, sono legati
da un'identica tensione al rinnovamento del linguaggio. Da un lato, McCoy Tyner,
storico protagonista dell'avanguardia modale e componente fondamentale del quartetto
di John Coltrane che incise le leggendarie "My
Favorite Things" e "A
Love Supreme". Dall'altro il più giovane
Herbie Hancock, che lasciato il quintetto di Miles Davis poco prima dell'incisione
di "Bitches Brew"
si era diretto verso una più intensa stagione elettrica, culminata con l'introduzione
di elementi funky nel gruppo che incise l'epocale "Maiden
Voyage".
Solo in seguito, Faraò scopre Bill Evans, pianista imprescindibile
per chiunque voglia suonare jazz in trio, padre di un panismo sottile e raffinato
che coniuga l'improvvisazione afroamericana con la tradizione romantica europea.
L'influenza di Evans sull'estetica di Faraò (pur nella peculiarità dei rispettivi
linguaggi), appare oggi più evidente rispetto al passato, soprattutto quando gli
impeti più marcatamente percussivi lasciano spazio ad una maggiore consapevolezza
melodica.
La
carriera solistica di Antonio Faraò è ricca di successi sin dal principio. Si ricorda
la vittoria, ottenuta nella categoria "Nuovi Talenti", al referendum indetto
dalla rivista "Musica Jazz" (1991)
e la chiamata a numerosi festival internazionali nei quali ha potuto suonare a fianco
dei maggiori maestri del jazz contemporaneo.
Sarebbe troppo lungo elencare le prestigiose collaborazioni del pianista.
Basti qui citare, in elenco sparso, Franco Ambrosetti, Daniel Humair,
Gary Bartz, Lee Konitz, Steve Grossman, Tony Scott,
Chico Freeman, Miroslav Vitous, John Abercrombie, Richard
Galliano e, tra i protagonisti della musica leggera, la grande Mina.
A suggellare un percorso musicale di per sé straordinario, nel
1998 arriva
il più prestigioso dei riconoscimenti: il primo premio al "Concorso Internazionale
Piano Jazz Martial Solal", indetto dalla Città di Parigi ogni 10 anni. Un evento
che ha lanciato Faraò ancora più intensamente nei circuiti europei della musica
contemporanea, e lo ha portato ad incidere, dopo alcuni dischi prodotti in Italia,
due album da leader per l'importante etichetta tedesca Enja Records: "Black
Inside" nel
1998 e
"Thorn",
nel 2001,
in cui Faraò è accompagnato da Jack DeJohnette alla batteria, Chris Potter
ai saxofoni tenore e soprano e Drew Gress al contrabbasso.
Recentemente ha sostenuto un tour europeo che lo ha portato a Basilea, Salzau
(Baltic Jazz Festival), Lisbona, Istanbul, Zurigo, Karlsruhe per concludersi al
JazzFest di Berlino.
Discografia:
1984
C. Fasoli
Quartet & Quintet - INPUT - Bull Records
1986
R. Gatto - NOTES - Gala Records
1986
C. Marcotulli - FLYING - Fonit Cetra
1987
A. Golino - FIRST FLIGHT - Dire
1989
A. Golino - CHINA - Heron Music
1991
A. Faraò Quartet - VIAGGIO IGNOTO - D.D.D.
1995
E. Apostolidis Quartet - IMAGINARY DIRECTIONS - G.L.M.
1996
A. Faraò Quartet feat. F. Ambrosetti - EXPOSE - Dischi della Quercia
1998
F. Ambrosetti - LIGHT BREEZE - Enja Records
1998
S. Tranchini - RADIO SUITE - Red Records
1998
A. Faraò (with Ira Coleman and Jeff "Tain" Watts) - BLACK INSIDE - Enja Records
2001
A. Faraò (with Jack De Johnette, Chris Potter, Drew Grass) - THORN - Enja
Records
2001
N. Mingo -
TALKIN' JAZZ
- Red Records
2003
A. Faraò (with Bob Berg, Martin Gjaconovski, Dejan
terzic) - FAR OUT - Cam Jazz
Testo di
Corrado Beldì
Per contatti e informazioni:
Antonio Faraò
email: antfarao@tin.it
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Data pubblicazione: 10/08/2001
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