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Intervista a Antonella Mazza
di Francesco Ughi

In Italia esiste una contrabbassista, bassista (endorser bassi Warwik, ampli Mark Bass, De Salvo strings), onnivora di musica (è presente in gruppi jazz, musica classica, pop, funk, rock, fusion...), con tanto studio (DAMS, Conservatorio, lezioni private con maestri del calibro di Massimo Moriconi...), considerevoli collaborazioni (Carlo Bagnoli, Patrizia Scascitelli, Daniele Di Gregorio, Luis Agudo, Michael Supnick, Philippe Baudoin, Lino Patruno, Sandro Di Pisa...) e, soprattutto, una professionalità sempre più qualificata. Si tratta di Antonella Mazza nota anche per il suo Pink Barbie, basso rosa utilizzato durante la trasmissione Bulldozer.

F.U.: Tua madre da ragazza suonava il basso in una band calabrese. Immagino sia stata lei a farti avvicinare a questo strumento...
A.M.: Questa domanda mi fa sempre molto ridere! La mia mamma è felicissima di essere considerata la mia "fonte di ispirazione". In realtà a casa mia non ho mai visto un basso però mamma raccontava sempre di questo suo tentativo di mettere su una band di donne (1970!!!!) e del suo ruolo di bassista….ma i risultati furono piuttosto scarsi! Probabilmente questa immagine mi ha colpita e nella mia testa ha germogliato fino a diventare davvero un modello ideale. Sono diventata quello che la mia mamma non è mai stata!! In realtà mi sono avvicinata allo strumento per caso; suonavo la chitarra con un gruppetto di amici e facevamo un Beatles Tribute…e a me è toccata la parte di Mc Cartney.

F.U.: Suoni rock, e nello stesso tempo sei una ottima contrabbassista Jazz, in più lavori in tv. Il tuo repertorio, quindi, spazia dagli AC/DC agli standard di Jazz, senza contare anche sigle e stacchetti. Come riesci a far conciliare tutto questo?
A.M.: Conciliare? Chi ha detto che io riesco a conciliare tutto!!! Ogni tanto faccio dei gran pasticci stilistici! Però mi piace tutto! Adoro il rock dei Red Hot, il jazz, il funk, la fusion, la classica; ho sempre ascoltato tutta la musica che mi piaceva, senza precludermi nessuna possibilità espressiva. Alla fine il tuo modo di suonare risente di tutto. Suoni magari un pezzo rock con un'influenza jazz che neanche sai di voler mettere ma che comunque viene fuori. Non è la nota che suoni o come la suoni tecnicamente, ma è come la suoni con la testa...perchè la metti lì. In effetti il mio modo di suonare è molto contaminato. Ma vivo nel 2004…sarebbe grave il contrario! Ciò non significa che io non sia ben consapevole delle differenze stilistiche, se suono swing, so cosa fare così come se suono punk!

F.U.: Il tuo caso è interessante, perché sembra smentire chi sostiene che per eccellere in un genere (molto spesso il Jazz) bisogna specializzarsi in questo ed evitare di lasciarsi distrarre da altre tentazioni musicali. Qual è la tua opinione a riguardo?
A.M.: Smentisco! Eccellere, dal latino excellere, composto di ex, fuori e cellere, spingere, ESSERE SUPERIORE, SOVRASTARE, PRIMEGGIARE….mi sembra che siano termini che in nessun modo appartengano alla musica!! Spesso ci si specializza sulla base dei propri limiti! Ritengo che un musicista completo debba avere una visione a 360° della musica! Suonare più stili possibili! Quantomeno conoscerli e averne coscienza; e le tentazioni musicali….BEN VENGANO!! Sono fonte costante di stimoli e linfa nuova per il linguaggio espressivo.

F.U.: Si vedono poche bassiste professioniste in giro. Quale ritieni sia il motivo?
A.M.: La bassista donna come immagine è oramai abusata, trita e ritrita. Nel professionismo invece è una figura che ancora latita. La mia spiegazione, come ho detto in diverse occasioni, è che per lavorare da musicista devi studiare, stare sullo strumento perlomeno da un'età di 16 anni, fare esperienza con band, nei locali, in studio. photo by Nikos MoiseM'è capitato di parlare con colleghe musiciste a cui infastidisce la tipica frase "per essere una donna suona bene"… a me non disturba, storicamente è vero che le donne non sanno suonare! Ma non per cattiveria o perché non siano portate, per attitudine magari lo sarebbero anche di più degli uomini, per sensibilità; è che spesso una ragazzina a quattordici – quindici anni è difficile che si metta in camera a studiare otto ore al giorno il basso a tirar giù un pezzo di Jaco o studiare scale, arpeggi e accordi in tutte le tonalità; preferisce magari uscire, parlare di smalti, di trucchi, di ragazzi. …che forse è più normale!

F.U.: Il fatto di essere una donna, tra l'altro di bell'aspetto, può influire in qualche modo sulla carriera di una musicista. Dopo un potenziale vantaggio iniziale, legato ad una maggiore visibilità, c'è il rischio che con il tempo questo fattore si possa trasformare in un ostacolo, in quanto il pubblico potrebbe essere portato a sorvolare sugli aspetti tecnici, penalizzando ingiustamente il tuo lavoro?
A.M.: Non credo, se hai qualcosa da dire non hai nulla da dimostrare! Io suono innanzitutto per me stessa, poi per lavoro! Se a qualcuno crea problemi il fatto che io sia donna…peggio per lui! Vuoi farmi credere che una bella ragazza possa distogliere così tanto l'attenzione e che anche se non sa suonare non se ne accorge nessuno??? Prima o poi arriva sempre il momento della verità!Con la musica non si può bluffare troppo a lungo!Almeno credo!

photo by Nikos MoiseF.U.: Raccontaci come sei diventata testimonial per la Warwick.
A.M.: E' nato da un innamoramento reciproco! Sono endorser per i bassi Warwick, per gli amplificatori Mark Bass e per la De Salvo strings, è davvero grande amore tra di noi, rispetto, collaborazione, fiducia nel prodotto che alla fin fine ci rappresenta! Il mio Pink Barbie quest'anno a Bulldozer ha fatto furore! E io sono diventata "quella col basso rosa"!

F.U.: Ieri (ndr. 14 maggio 2004) ti sei esibita al Blue Note con uno dei mostri sacri del Jazz italiano, Lino Patruno. Che cosa può imparare un giovane musicista da un personaggio come lui?
A.M.: Che serata!!! E' venuta fuori una musica fantastica! Eravamo molto felici di suonare al Blue Note, di suonare insieme e di suonare il jazz Tradizionale, che tutti dicono sia morto e invece c'erano così tanti giovani che ci hanno tributato un grande successo! Suono con Lino Patruno da un annetto circa, è un uomo straordinario, di una cultura jazzistica enciclopedica! Cosa si può imparare da uno come lui? TUTTO!! La sua è una perfetta osmosi tra arte e vita, tra persona e personaggio, sul palco è un grande showman oltre che un gran musicista ma è giù dal palco che è ancora più incredibile. Ascoltare i suoi aneddoti, parlare degli accordi, dei personaggi, conosce un mucchio di cose, ed io sono una spugna!

F.U.: Su un'isola deserta, potendo portare con te un unico strumento, quale sceglieresti fra basso, fretless, e contrabbasso?
A.M.: Cosa dovrei andare a fare su un'isola deserta! Se proprio fossi costretta…porterei però una compagnia…meno legnosa e un po' più caliente!!!! Scherzo, non so, non posso scegliere tra questi 3 strumenti, primo perchè non hanno quasi nulla in comune, sono 3 mondi diversi che mi appartengono e ai quali io appartengo! Fanno parte del mio essere, non potrei rinunciare a nessuno di loro, li amo tutti e tre!!

F.U.: Ormai con "Bulldozer" sei arrivata alla tua quarta esperienza televisiva. E' un tipo di avventura che ti vedrà ancora coinvolta in futuro?
A.M.: Mi piace molto che tu abbia usato il termine AVVENTURA, è proprio cosi che io definisco il mio percorso musicale, una continua scoperta, una ricerca!! Si parla di una terza edizione di Bulldozer ma per il momento non posso parlarne….certo che è stata una esperienza molto divertente, la tv mi piace, per me che sono una iperattiva cronica è un luogo in cui travasare adrenalina!! Se ci sarà l'opportunità mi piacerebbe far ancora parte del carrozzone!

F.U.: Parlaci dei tuoi prossimi progetti.
A.M.: In questo periodo sto studiando moltissimo ….MUSICA CLASSICA!! Ho ripreso dopo 3 anni di pausa forzata a causa del lavoro i miei studi in Conservatorio. Il mio maestro è Davide Botto, fine conoscitore del Contrabbasso e…uomo dotato di una pazienza non comune!!! In più continuo lo studio del basso elettrico, in questo periodo sto studiando con Massimo Moriconi, altro mostro sacro! Cultura, simpatia e amore per l'insegnamento. Progetti… studio a parte, sto collaborando con Enrico Bertolino, suono nella band che accompagna i suoi spettacoli, esperienza molto stimolante perchè il musicista esce dal suo ruolo e si mette in gioco totalmente! Ho un quintetto, "Sunny Side Orchestra", grandi groove lounge e chill out mixati da un dj con la band live. Suono con un quartetto d'archi, suono jazz tradizionale, ho una band rock, un progetto pop top secret….insomma….mangio e dormo poco!

Be', che dire, grazie per il tempo dedicato e per la positività trasmessa...complimenti! ;-)

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Data pubblicazione: 06/07/2004

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