Una copertina paradisiaca: il mare calmo di una laguna e gli alberi di una barca che stagliano la quiete delle prime tenebre. Sullo sfondo dolci colline alberate. È la perfetta sintesi di questo lavoro discografico di un duo consolidato che diventa quartetto. I fondatori del gruppo sono Claudio Allia compositore,produttore nonché esecutore al piano e all'alto sax, Riccardo Samperi anch'egli compositore e produttore nonchè tecnico del suono e chitarrista. A loro si aggiunge, per questo lavoro, Paul Wertico,batterista di indiscutibile talento e bravura, e Alberto Amato al basso acustico. Inoltre, Ruggero Rotolo alla batteria in Xandracos e la voce di Gabriella Grasso in Expensive Mood.
Un incontro folgorante che crea delle atmosfere lucidamente tenebrose, appassionate e ricche di sensazioni forti. Linguaggi che s'incontrano creando un fluido corale,scevro da protagonismi. Ogni nota s'interseca in un mosaico di suoni ben delineati.
Otto brani originali, scritti e arrangiati da Allia e Samperi. Non vi sono cover, e ciò rende più intrigante il percorso musicale dell'ensemble.
Silent Hunger
apre il lavoro mettendo subito in evidenza il nitido spessore contenutistico e l'abilità di
Samperi alla chitarra nonché la poliedria di Allia, pianista dotato e dal tocco sicuro.
Wertico fa cantare la batteria creando un sincretismo fatto di suoni e di immagini.
Prayer Warrior
ha delle tinte mediterranee ancor più marcate, i rapidi passaggi tra sax e chitarra conferiscono al brano una veemenza quasi improvvisa, inaspettata.
Xandracos
è cantabile ed ogni strumento canta. Le note si muovono con scioltezza e senso narrativo scomponendo la cellula melodica del brano.
Exepensive Mood è un affresco sonoro emozionante ancor più per l'intervento ammiccante della voce di
Gabriella Grasso.
La ricerca di suoni nuovi e di nuove matrici caratterizza il percorso melodico di Bubble Tea dove si mette ancor più in evidenza la solidità della ritmica e, in particolare la valenza tecnica di Alberto Amato.
Le atmosfere ambient riempiono Mouthfeel. I cambi ritmici sorretti dall'ostinato di piano e con accenti da jazz metropolitano soprattutto per le acute note del sax, caratterizzano Nacebo.
Coelacanthus
è una congerie di forme musicali dai colori ancor più mediterranei impreziositi da un quintetto d'archi che dona un alone di piacevole mestizia.
Un lavoro che ci porta in ambiti sonori di confine. Una miscela di profumi e sapori, di linguaggi diversi, di complesse e stimolanti figure melodiche.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia