Andrea Tofanelli
è un trombettista con molteplici e variegate esperienze che vanno dal
classico alla musica leggera, al jazz, al latin, alla sezione trombe di diverse
orchestre. La caratteristica più rilevante di questo trombettista è la sua tecnica e
il modo in cui utilizza la tromba su un registro sovracuto. Lo strumento sale
fino a raggiungere vette dove le note sono rarefatte, l'ossigeno manca ma il
sustain è mantenuto solidamente. Nonostante si sia ad altissima quota, il
suono è pulito, pieno, il fraseggio è adeguatamente sofisticato e
la dinamica assolutamente sotto controllo. Insomma, non vi aspettate suoni
estremi ottenuti in modo circense ma note acute, squillanti, funzionali a questo
stile derivante da Maynard Ferguson, Arturo Sandoval o Gillespie. Il CD è apertamente
dedicato in particolare a Ferguson anche perchè riporta una piccola chicca e
cioè la reincisione di un concerto che Ferguson incise con Stan Kenton nel
1954.
Da allora non l'ha inciso più nessuno e la versione di Tofanelli è attualmente
l'unica, oltre quella di Ferguson stesso. Tra l'altro, in questa orchestra (la
Jazz Art Orchestra) figura, tra le trombe, anche
Fabrizio Bosso.
In questo CD troviamo molto latin: cha cha cha, samba, partido alto,
bayon,
bossanova ma anche una ballad:
For So Many Years composta da Tofanelli stesso (autore
della maggiorparte dei brani). Qui Tofanelli mostra un'assoluta padronanza anche
con un suono oserei dire, "normale
", molto Bakeriano, molto affascinante. Bel brano.
C'e' spazio anche per una contaminazione acid jazz molto gradevole:
Modern Child composta sempre da Tofanelli.
Una nota di merito ai compagni di viaggio di Tofanelli. Sandro Debellis
alle
percussioni contribuisce notevolmente, insieme al batterista Tony Arco e al bassista
Carmelo Isgrò, a rendere questa musica ritmata in modo impeccabile,
così come va notato il pianista Nelson Betancourt che sostiene armonicamente le
evoluzioni di Tofanelli e non si fa trovare mai impreparato quando deve dargli
il cambio nei soli. Analogamente lo splendido clarinetto di Mauro Negri fornisce un tocco di vera classe durante i suoi interventi. Ci sono
molti altri contributi che vanno segnalati perchè tutti di ottima fattura:
Roberto Martinelli al sax alto, Massimo Zanotti al trombone, Riccardo Fioravanti
al contrabbasso, Mauro Grossi al piano (e anche arrangiatore del Maynard
Ferguson concert).
In conclusione, un CD che sprizza energia, desiderio di sfogare attraverso le
note emesse dal proprio strumento una contagiosa gioia di suonare, di farsi
coinvolgere dal ritmo.
Marco Losavio
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Data pubblicazione: 02/06/2003
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