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Claudio Angeleri
Blue Roads

CDpM Lion records  2000
20.000  Lire
Recensito il 12/11/2000 - Ugo Sbisà
http://www.cdpm.bg.it
cdpmjazz@cyberg.it

Musicisti:
Claudio Angeleri - piano
Gabriele Comeglio - alto sax
Marco Esposito - contrabbasso
Vittorio Marinoni - batteria
Giampiero Prina - batteria
Sergio Orlandi - tromba
Guido Bombardieri - clarinetto e clarinetto basso
Pierluigi Salvi - trombone
Giulio Visibelli - sax tenore e soprano, flauto

Brani:
 Trane mambo (C. Angeleri) solista: Guido Bombardieri
Take the "A" Train
 3224 (C. Angeleri) solista: Gabriele Comeglio
A tempo perso
 Blue roads (C. Angeleri) solista: Claudio Angeleri
Tom's Tune
Tango
Over the Raimbow
Percorsi Paralleli
Three Trane

I molteplici aspetti della personalità musicale di Angeleri emergono in maniera sapida ed esaltante in questo disco, innanzitutto grazie alla scelta di affiancare brani incisi con l’ottetto dell'Orchestra Tascabile ad altri per pianoforte solo o, nel caso del rapsodico Percorsi Paralleli in duo con Prina. Tale scelta mette in luce sia la buona pratica compositiva e la facilità di scrittura per medio organico, sia le qualità più squisitamente solistiche del pianista bergamasco, il quale si conferma un jazzista meritevole di grande attenzione in un panorama italiano che, con le dovute eccezioni, corre spesso il rischio di un’eccessiva regionalizzazione.

La scrittura per ottetto appare sempre efficace nei suoi impasti, che valorizzano al meglio le possibilità espressive dei fiati, e nel'esaltazione di figure ritmiche che conferiscono alla musica un drive di tutto rispetto. Lo stesso impiego di trame modali evita sempre accuratamente le cadute nell’ovvio, spesso incombenti. 

La padronanza della scrittura consente quindi ad Angeleri di esplorare con ottimi risultati il terreno delle contaminazioni latine (con brani quali Trane Mambo, Tom’s Tune e Tango), quello degli standard (con un lineare arrangiamento di Over the Rainbow), il groove del jazz più canonico (con lo swingante 3224), il notturno medium tempo di A tempo perso o il jazz waltz di Three Trane

Sul versante pianistico, più che apprezzabile è la lettura intimista, quasi crepuscolare di Take the A Trane, che, a suo modo, trova un seguito nel malinconico Blue Roads. Notevole è in ogni caso il contributo fornito dai solisti, fra i quali, accanto agli oramai noti e apprezzati Comeglio e Visibelli, si mettono in luce Orlandi e Bombardieri.
Ugo Sbisà - Musica Jazz Novembre 2000 



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