Attilio Berni
Saxophobia Live
Doppio DVD Booklet, pgg 32 CSMT, 2011
www.centrostudimusicali.it
DVD 1: 1. Autumn Leaves (sax tenore
Adolphe Sax) 2. My Funny Valentine (rothofono Bottali, clarinetto basso
Selmer) 3. Like Someone In Love (sax sopranino Selmer Super Action, sax
sopranino curvo Orsi) 4. Tin Tin Deo (sax baritone diritto Nixon) 5.
Oblivion (Conn O Sax) 6. Someday My Prince Will Come (sax soprano American
Professional) 7. Confirmation (sax alto Grafton Plastic, sax alto diritto
Buescher) 8. Manhã de Carnaval (sax baritono Conn Chu Berry Artist) 9.
Fourtright (sax tenore Conn Chu Berry Artist) 10. The Shadow Of Your Smile
(sax tenore Conn Chu Berry Artist) 11. There Will Never Of Your Smile (sax
contrabbasso Orsi – soprillo Eppelsheim) 12. In Walked Bud (sax Conn
mezzosoprano) 13. Doodlin' (tarogato basso Gregus Pali)
DVD 2: 1.
Sax – O – Doodle (sax c melody Conn Chu Berry Artist) 2. Mood Indigo (sax
slide Swanee, Saxie Couesnon) 3. Whisper Not (Jazzophone, sax soprano
Buescher Tipped Ball) 4. Night And Day (sax Couesnophone Goofus Sax, Mellosax)
5. The Nearness Of You (tarogato soprano Muhely) 6. St. Thomas (sax basso
Selmer Cigar Cutter) 7. Undecided (sax tenore diritto L.A. Sax) 8. The
Girl Of Ipanema (sax soprano curvo Yamaha 62R, sax contrabbasso Orsi, sax
baritono Conn Chu Berry Artist, soprillo Eppelsheim, sax tenore Conn Chue Berry
Artist)
Attilio Berni - sassofoni
Alessandro Crispolti - pianoforte Christian
Antinozzi - contrabbasso Riccardo Colasante -
batteria Nina Pedersen - voce Sergio
Stramacci - assistente Lorenzo Mercante -
voce di Adolphe Sax Valentina Feula - voce
narrante
Un'opera ciclopica, importante, da tenere e mostrare in giro. Ecco, in nuce,
quanto ha realizzato Attilio Berni, tra i più grandi esperti di sassofoni
a livello mondiale e, tra i pochi custodi di alcuni pezzi rari, che fanno parte
di una collezione tra le più consistenti e complete a livello planetario –
probabilmente "la" più grande -, con ben cinquecento sassofoni elencati,
catalogati e, ancor prima per molti, restaurati a dovere. E' dal 1993 che Berni
svolge una ricerca storica e organologica sugli strumenti ad ancia e, dal 1996,
presiede il Centro Studi Musicali Torre in Pietra a Fiumicino (Roma), dove i
cinquecento strumenti sono esposti.
Saxophobìa è una lezione – spettacolo, ma è vero anche il contrario.
Berni e i suoi sodali hanno messo in scena la storia del saxofono nella giusta
location, l'accogliente Teatro Sala Umberto di Roma, dinanzi ad un attento
pubblico che ha seguito, nota dopo nota, parola dopo parola, l'evoluzione della
"pipa di nichel", come Jean Cocteau definì i primi saxofoni visti negli U.S.A.,
così come ricorda lo stesso autore nel piatto inferiore della copertina del bel
cofanetto. Scelta oculata quella di far suonare gli eccellenti e - perché no -
strabilianti strumenti pescando da un canzoniere specifico ben noto a tutti,
mettendo tutti nelle condizioni di poter riconoscere il tema suonato e prestare
maggiore attenzione alle emozioni sonore trasmesse dai trentatré sassofoni
utilizzati in scena. In tal senso, il ponderoso palchetto spiega, per ogni
singolo brano, la panoplia che Berni ha utilizzato. Un concerto narrato – e bene
– dalla voce della presentatrice Valentina Feula e da quella dello stesso Berni,
fine dicitore delle caratteristiche tecniche e storiche di ogni saxofono. Si
badi bene: la musica suonata non è un semplice intermezzo per far conoscere il
sax baritono, o il sax contrabbasso, oppure il tarogato, bensì è la colonna
sonora – d'ottima fattura – di un'avventura piuttosto misconosciuta. Il combo
suona, parecchio bene, e colpisce nel segno soprattutto in Oblivion, in
Confirmation, dove Berni cala gli assi della sua bravura esecutiva, e in St.
Thomas. Di particolare caratura è anche il bis, con una eccellente
The Girl From Ipanema, esecuzione "acrobatica" per Attilio Berni, che
utilizza ben cinque diversi saxofoni.
Oltre ai due DVD, vi è un ricco booklet che riassume, in modo tassonomico, gli
strumenti utilizzati e ne traccia un breve, ma significativo, profilo storico.
Un'opera grazie alla quale si può conoscere a fondo lo strumento che riassume
tutto l'allure del jazz.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 12/06/2011
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