Ragapiano è l'ultimo lavoro del pianista
e compositore Fabrizio Ottaviucci. Gli undici brani del suo album nascono
dalla commistione tra jazz, pop, rock, musica leggera e musica etnica con alcune
sue composizioni nate dalla pratica di improvvisazione da lui denominata "intuitiva"
per la libertà stilistica che si crea dall'energia dei luoghi e delle persone presenti
durante il momento creativo musicale. Infatti il termine raga è utilizzato
solo nella sua accezione poetica, volendo esprimere uno stato d'animo, una tonalità
emotiva e un'atmosfera che rispecchi l'interiorità del musicista e di chi lo ascolta.
Solo il brano "Ragapiano" si avvicina alla forma musicale indiana del raga,
mentre in alcuni brani come "Raga d'inverno" addirittura si colgono echi
jarrettiani, o più vicini alle classiche ballad come in "Barcarola" e "Ninna
nanna".
Un album con melodie immediate e facilmente orecchiabili, ma non per questo
banale, che delle volte può sfiorare l'esercizio di stile, ma in cui si coglie sotto
la superficie un'attenzione per il tocco e per gli intarsi armonici, come nell'intensa
e vibrante "Raga delle metamorfosi".
Cinzia Guidetti per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 22/11/2009
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