Jazzitalia - Fabian Zoe Trio: The Masters Return!
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Cap Consolidated Artists Productions 2007
Fabian Zoe Trio
The Masters Return!


1. The Wayshowers
2. My One And Only Love
3. Bebpop
4. Morning After
5. Chamaleon
6. Summerland
7. Willow weep for me
8. Billies Bounce
9. Dear Thaddeus and Roland
10. Abian Blue
11. All Blues
12. Milestones

Christian Fabian - bass
Mike Longo - piano
Lewis Nash - drums
Special Guests:

Jimmy Owens - Trumpet, Flugeolhorn
Andres Boiarsky - Tenor Saxophone



Vi è tutto il nuovo sound statunitense in questo lavoro di Christian Fabian. Il bassista nato in Svezia ma newyorkese d'adozione che per lunghi anni ha militato nella Lionel Hampton Big Band, licenzia il suo secondo lavoro da leader. Il trio è completato, si fa per dire, da Mike Longo al pianoforte e Lewis Nash alla batteria. Ospiti sono Jimmy Owens (tromba e filicorno) e Andrei Boiarsky (sax tenore).



The Masters Return!
E' lo stesso Fabian a spiegare i motivi di tale titolo: "in primo luogo perché molte di questi brani sono stati scritti da alcuni dei più grandi jazzisti di tutti i tempi. Poi, perché i musicisti che ho scelto per questo lavoro sono tutti dei maestri ed hanno suonato con alcune delle leggende del jazz. Il terzo motivo si basa sull'elemento spirituale, nel credere che ci sarà un tempo in cui "Gli Antichi Maestri" ritorneranno sul nostro pianeta e ci mostreranno come vivere in pacifica armonia".

Dodici brani dal suono, dal profumo immarcescibile che evoca "Gli Antichi Maestri", senza mai riprodurli in maniera piatta. E' così che brani come Bebop di Gillespie, Chameleon di Hancock, Billies Bounce di Parker o Milestones di Miles Davis, acquistano nuovo tono muscolare grazie all'incrollabile timing di Lewis Nash ed alle robuste tessiture del leader. Un naturale intenso interplay che si snoda tra Vecchi e Nuovi Maestri. E già, perché come ha detto lo stesso Fabian, Owens e Nash hanno vissuto e respirato l'aria dei Miti. Vero, ma altrettanto vero è che loro stessi sono da annoverarsi tra i Grandi del jazz. Così come lo spirito latino di Andres Boiarski, classe 1957 il cui tenore è un esempio di sintesi, a tratti severo ed insinuante, come in The Wayshowers, a firma di Fabian o di scultorea qualità melodica, come in Milestones di Davis.

Un dialogo continuo tra Owens e Boiarski tessuto dalle dinamiche pianistiche di Mike Longo, sempre eloquente e forbito. Abian Blue reca la sua firma ed i suoi assoli pianistici sono vigorosi ed al contempo delicati.

Dear Thaddeus and Rolland, è una ballad di Owens che evidenzia il gusto ricercato e l'inventiva del trombettista newyorkese. Il suo fraseggio parlato è incorniciato dalle linee disegnate magistralmente da Fabian e dalle dinamiche di Lewis Nash.

Alle tracce melodiche di Owens, nel rispetto della tradizione, si contrappongono le armonie compositive di Fabian dalla sintassi elaborata e sorretta dai voicings pianistici di Longo, sempre puntuale ed opportunamente riservato (Summerland, Morning After).

The Masters Return! E' un percorso ben organizzato, naturalmente costruito e con strutture di ampio respiro. E' un album di assoluta coerenza espressiva. Un album da avere per poterlo ascoltare nuovamente ed assaporare il gusto del jazz.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia







Articoli correlati:
13/01/2019

Umbria Jazz Winter #26: "Solita azzeccata formula anche per l'edizione numero 26 di Umbria Jazz Winter, a Orvieto: centosettanta musicisti, molti dei quali artist in residence, un centinaio di concerti quasi sempre tutti esauriti..." (Aldo Gianolio)

23/07/2017

Umbria Jazz 2017: "...una inversione di tendenza rispetto alle ultime edizioni: meno rock e pop e più jazz e, con Shorter, abbiamo assistito ad uno dei concerti più belli della storia del festival e probabilmente una delle punte più alte della musica afro-americana (jazz e accademica) contemporanea." (Aldo Gianolio)

07/05/2011

Il Randy Weston "African Rhythms Sextet" al Dizzy's Club "Coca-Cola", "Il sestetto infiamma il pubblico evocando frasi musicali da tutto il mondo: Turchia, Africa, Cuba, Brasile e ovviamente dall'America." (Roberta E. Zlokower)

22/05/2005

Lewis Nash e il suo quartetto al Borgo Club di Genova: "...Il quartetto di Lewis Nash ha offerto una serata di grande jazz, una prova stimolante con pagine di poderoso impulso, infondendo ai brani inseriti in programma una vita nuova, connubio ideale di geometrie musicali e di concetti liricamente trasfigurati..." (Enzo Cochetti)

14/05/2005

Lewis Nash Quartet al Fiemme Ski 2005: "...grande maestria di Nash, sempre capace di una "formula" d'accompagnamento vincente: mai invadente, sempre in simbiotico ascolto del solista..." (Vito Mancino)





Video:
Tommy Flanagan,Benny Carter - Autumn Leaves
Warsaw 1995...
inserito il 05/04/2008  da darominu - visualizzazioni: 3604
Andrea Pozza & Dado Moroni
Andrea Pozza & Dado Moroni, Peter Washington, Lewis Nash live al Genova Spring Festival Lunedì 23 Aprile 2007...
inserito il 27/04/2007  da Mazzipunk - visualizzazioni: 5009
Andrea Pozza - Get happy
Andrea Pozza, Peter Washington, Lewis Nash live al Genova Spring Festival Lunedì 23 Aprile 2007...
inserito il 26/04/2007  da Mazzipunk - visualizzazioni: 4791


Invia un commento


Questa pagina è stata visitata 1.678 volte
Data pubblicazione: 07/09/2008

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti