TRIBUTE TO EVANS – OMAGGIO A BILL EVANS Dopo circa quarant’anni dalla scomparsa di Bill Evans (1980), il progetto presentato dal “Tribute to Evans” conferisce un riconoscimento particolare a quello che da più parti viene definito come uno dei maggiori esponenti di musica jazz dopo la seconda guerra mondiale.
L’ampiezza dell’eredità musicale di Bill Evans risulta ancora fonte di ispirazione per tutti quei pianisti moderni che continuano a scoprire nel suo stile una concezione generale del pianoforte ed in generale interpretativa del jazz, studiata ed ammirata in tutto il mondo. Un “Colosso” a cui il “Tribute to Evans”, formato da Giuseppe Caracci al piano, Federico Campanello al contrabbasso e Vincenzo Pellegrino alla batteria, hanno voluto dedicare gran parte delle energie musicali a loro disposizione Con uno sguardo a quello che questa meravigliosa musica potrebbe diventare in futuro. Lo stile introspettivo di Bill Evans si sposa meravigliosamente con le indiscusse doti pianistiche di Giuseppe Caracci che, unite ad uno stile molto personale, richiama al più classico romanticismo Stile non disgiunto da una profonda predisposizione al dialogo e all’improvvisazione più spinta. Giuseppe Sacchi- Piano 🎹 Vincenzo Quirico – Contrabbasso 🎻 Vincenzo Pellegrino – Batteria 🥁
GIUSEPPE SACCHI
Nato a Salerno nel 1994, è pianista, compositore e sound designer dalle origini italo-colombiane. Vanta un diploma in pianoforte classico nel 2015 presso il Conservatorio “S.Cecilia” di Roma, un Master in Sound Engineering nel 2018 presso Università di Roma Tor Vergata e un diploma di secondo livello in pianoforte jazz nel 2022 presso il Saint Louis College of Music di Roma. Esploratore e amante della musica in ogni suo aspetto, si impegna costantemente nel combinare la tradizione classica e jazz con tecniche contemporanee di composizione, arrangiamento e sound design. Recentemente ha vinto premi per la sonorizzazione di cortometraggi presso il Pesaro Film Festival e il “Desencadre – Festival du Court Experimental” di Parigi ed è attualmente è impegnato in diversi progetti sulla scena jazzistica romana.
VINCENZO QUIRICO Nato a Isernia nel 1998, si avvicina alla musica iniziando a studiare la tromba all’età di 11 anni. Pochi anni dopo decide di cominciare a studiare basso elettrico con il Maestro Emanuele Valente. La passione per il jazz ha inizio nel 2016 dopo la partecipazione ai seminari dell’Eddie Lang Jazz Festival, noto evento che si svolge a Monteroduni, il suo paese di residenza. Nel 2017 si trasferisce a Roma e inizia gli studi di basso elettrico al Saint Louis College of Music, con il Maestro Gianfranco Gullotto e il Maestro Marco Siniscalco. Nel 2019 si iscrive al Diploma di contrabbasso jazz con il Maestro Luca Bulgarelli e partecipa a lezioni di musica d’insieme con Rosario Giuliani, Maurizio Giammarco, Stefano Sabatini, Cristiano Mastroianni, Daniele Cordisco. Durante i suoi studi partecipa a numerose masterclass con musicisti come Marcus Miller, Federico Malaman, Dario Deidda, Benito Gonzalez. Per diversi anni partecipa ai seminari del Tetracordo Summit (Isernia) con Ari Roland, Chris Byars, Zaid Nasser, Keith Balla, Tom Kirkpatrick, Antonio Ciacca. L’attività concertistica gli dona la possibilità di fare esperienza in importanti festival, rassegne e jazz club in Italia: Jammin 2019 all’Auditorium Parco Della Musica (Roma), Casa del Jazz 2021 (Roma), ventinovesima e trentesima edizione dell’Eddie Lang Jazz Festival (Monteroduni), Fara Music Festival (Toffia).
VINCENZO PELLEGRINO Nato a Castellaneta (TA) il 9 maggio 1967 da padre musicista (omonimo e noto batterista sulla scena musicale tarantina degli anni ’60) inizia la sua attività artistica nei primi anni 80’. Non seguendo un percorso di apprendimento tradizionale approfondisce lo studio dello strumento principalmente come autodidatta, frequentando brevemente l’Accademia Musicale Battista Bia (Modugno-BA) con il batterista jazz Michele di Monte. Per quanto riguarda il linguaggio jazzistico, sempre nei primi anni ’80 subisce positivamente l’influenza di vari artisti locali, tra cui il batterista jazz, percussionista, pittore e fumettista Dante Spada e il pianista Fulvio Liuzzi con i quali, il 19 novembre 1985, dopo un concerto al Teatro Petruzzelli (BA) conoscono personalmente Dizzy Gillespie. Nel 2014, dopo una lunga pausa riprende gradualmente l’attività musicale studiando presso il laboratorio jazz di Luca Chiaraluce (Associazione “Il Polistrumentista” in Roma-Prati). Attualmente ha avviato, anche in forma saltuaria, collaborazioni con diversi jazzisti della scena musicale romana. Con il progetto “Tribute to Evans” ha organizzato (1/4/2022) personalmente con la direzione artistica della Fondarc di Velletri (RM) e Save The Children un concerto di beneficenza in favore dei bambini ucraini. Nel febbraio 2023 con la MUJIC di Monterosi (VT), ha organizzato il nuovo progetto “Tribute to Massimo Urbani” coinvolgendo esclusivamente nuove leve del Jazz italiano. Su un piano musicale diverso e alternativo ha cercato di valorizzare in chiave moderna tutto il repertorio caro a Bill Evans, nell’intento di voler riproporre i momenti salienti della vita del pianista.
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