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Quella Tromba di Latta del Confine Orientale Italiano OneManBand & Mitteleuropa Ensemble 01/03/2015 Novara (NO)
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Info/Luogo:
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Fondazione Teatro Coccia - Novara
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Indirizzo:
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Piazza Martiri, 2
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Città:
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Novara (NO)
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Mario Fragiacomo & “Mitteleuropa Ensemble chamber quartet” presentano “Quella tromba di latta del confine orientale italiano”. La biografia di Mario Fragiacomo scritto da Luigi Maria Guicciardi pubblicato da “Luglio Editore” di Trieste in un libro con cd allegato, diventa una performance di musica e letture. Letture selezionate dal libro con la voce narrante di Laura Bagarella ed interventi sonori realizzati in tempo reale con il flicorno e tromba sordinata di Mario Fragiacomo con l’ausilio di un multieffetti in una sorta di OneManBand faranno da cornice all’evento. Si aggiungerà a tratti il quartetto da camera del trombettista triestino con la cantante Sabrina Sparti, il pianista Roberto Favilla, la voce narrante di Laura Bagarella e lo stesso Fragiacomo al flicorno e tromba interverranno tra una lettura e l’altra esponendo melodie ed improvvisazioni jazzistiche a testimonianza della ventennale attività concertistica del gruppo. Ripercorreranno stili ed atmosfere del gruppo coordinato da Fragiacomo (dal free jazz degli anni 80 al Klezmer degli anni ’90 fino al riscoperta della musica popolare dell’Istria veneta in un’ottica jazzistica dei nostri giorni). Potremo ascoltare in particolare brani tratti dal repertorio “Klezmer music & Yiddish songs”. Il Mitteleuropa Ensemble stato il primo gruppo in Italia che ha studiato l'idioma della tradizione popolare della musica ebraica in un'ottica jazzistica, quella delle feste ebraiche dell'Est Europa, conosciuta come Klezmer e se ne è impadronito, apportandovi sensibilità jazzistiche e contemporanee, combinando identità e misticismo ebraico con lo spirito del nostro tempo e diventando, nel campo della musica jazz nazionale, una delle più originali ed apprezzate formazioni della musica klezmer. Il gruppo, riunitosi attorno alla figura del trombettista Mario Fragiacomo è il simbolo italiano di quel klezmer che fonde le tradizioni ashkenazite con le influenze dell'avanguardia jazzistica. L'essenza è quella di una musica di festa ma allo stesso tempo anche di dolore, che celebra la natura estatica delle sonorità yiddish e crea riflessioni e turbamenti. Dell’ultimo periodo del gruppo interessante inoltre la proposta di musica balcanica. Un approfondimento in chiave jazzistica del mondo della musica dell'Est europeo e quello più ampio della Mitteleuropa intesa come luogo culturale posto al crocevia tra Oriente ed Occidente, con particolare riferimento al mondo balcanico: un repertorio musicale e un affresco culturale poco conosciuto concretizzato da una interessante produzione discografica. La formazione, riunitasi attorno alla figura del trombettista Mario Fragiacomo, che nel tempo ha avuto modo di collaborate con musisicisti prestigiosi e di varia estrazione si è poi ritagliata uno spazio originale nell'odierno panorama musicale italiano poichè presenta un tipo di repertorio di frontiera che, a livello nazionale, è decisamente poco battuto, come testimoniano album quali "Trieste, ieri un secolo fa", "Latitudine Est", "Frammenti", ecc. sino al più recente "Balkan Project", legati a proposte musicali articolate, e per questo motivo i componenti dell'ensemble sono musicisti duttili, che hanno nel jazz soltanto un punto di riferimento e non l'unico fulcro della loro formazione. “Histria ed oltre” è invece l’ultima produzione del gruppo. In questa performance sfocia un più che decennale originale percorso del gruppo. L'elemento letterario, con i testi di alcuni selezionati poeti dell'Istria veneta del '900 è alla base di questo concerto in cui la scrittura musicale si lega e si ispira all'opera poetica e narrativa. Oltre alla suggestiva interpretazione di alcuni significativi brani di estrazione popolare dell’Istria veneta, i componenti del gruppo affronteranno in particolar modo l'interazione con i versi poetici affidando le parti di testo alla voce narrante, e lasciando che la suggestione letteraria eserciti la sua influenza sulla musica e sull'improvvisazione jazzistica. Performance ideata per il Giorno del Ricordo delle Foibe e del grande esodo degli istriani, fiumani e dalmati dell’ultimo dopoguerra.
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