Il Saint Louis College of Music sede di Brindisi presenta
Roberto Gatto
domenica 20 marzo
MASTERCLASS alle ore 16 e CONCERTO alle ore 20
con Mike Moreno alla chitarra, Gaetano Partipilo al sax
e Giuseppe Bassi al contrabbasso
presso la sede del Saint Louis di Brindisi in via Santa Chiara snc
Info e prenotazioni: tel. 0831 529352 – info@slmc.it
Roberto Gatto
Vincitore del Top Jazz come miglior batterista nel 2010
###stGooglePiccolo###Nasce a Roma nel 1958. Insieme al Trio di Roma (nel quale militano anche Danilo
Rea e Enzo Pietropaoli) debutta professionalmente come batterista in ambito jazz.
Il suo percorso artistico lo porta ad esibirsi su alcuni dei più importanti palchi
del mondo.
Il carattere spiccatamente internazionale del musicista rende possibili collaborazioni
di grandissimo rilievo con artisti del calibro di Bob Berg, Steve Lacy, George
Coleman, Cedar Walton, Pat Metheny, Joe Zawinul, Richard Galliano e moltissimi
altri. Incoronato dalla stampa di settore come "miglior batterista italiano" Gatto
ha collaborato con moltissimi artisti italiani tra i quali figurano Mina, Ivano
Fossati, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Gino Paoli
e Gianni Morandi.
"Una batteria. Sembra poco, ma può essere tantissimo. Non tanto perché Roberto Gatto,
seduto dietro ai suoi tamburi ha saputo viaggiare per il mondo dei suoni come pochi,
pochissimi altri hanno saputo fare, ma soprattutto perché non è solo di ritmo, di
percussioni, di battiti che si tratta. E forse non si tratta nemmeno solo di musica.
Roberto Gatto è, infatti, un esploratore, un "ragazzo" che ha pensato di trasformare
il suo strumento in una macchina in grado di muoversi nel tempo e nello spazio.
No, non stiamo esagerando, perché Roberto, partendo dalla batteria, dal ritmo, dal
battito, è andato altrove, è riuscito a superare le strette gabbie dei generi e
degli stili, ha messo a disposizione il suo talento per aiutare quello degli altri,
ha scritto, raccontato, sperimentato, visto, vissuto la musica in prima persona.
E' partito dal jazz ma ha scoperto la musica, tutta la musica, quella più raffinata
e intransigente, quella più leggera e cantabile, non ha avuto timore di mescolare
le sue bacchette e la sua testa pensante a quella di molti musicisti e molto diversi
tra loro. L'elenco è lungo, ma vale la pena di rileggerlo tutto: Bob Berg, Steve
Lacy, Johnny Griffin, George Coleman, Dave Liebman, Phil Woods, James Moody, Barney
Wilen, Ronnie Cuber, Sal Nistico, Michael Brecker, Tony Scott, Paul Jeffrey, Bill
Smith, Joe Lovano, Curtis Fuller, Kay Winding, Albert Mangelsdorff, Cedar Walton,
Tommy Flanagan, Kenny Kirkland, Mal Waldron, Ben Sidran, Enrico Pieranunzi, Franco
D'Andrea, John Scofield, John Abercrombie, Billy Cobham, Bobby Hutcherson, Didier
Lockwood, Richard Galliano, Christian Escoudè, Joe Zawinul, Bireli Lagrene, Pat
Metheny.
Ma non basta, perché non sono i compagni di viaggio ad aver fatto grande Roberto
Gatto, ma è il suo modo di essere musicista. Non è una star, non ha atteggiamenti
da primadonna, sa essere allo stesso tempo sideman e bandleader, sa insegnare e
ascoltare, non si confonde con quelli che trasformano la musica in circo, ma allo
stesso tempo sa divertire e divertirsi con grande entusiasmo. Celebrare la sua arte
e il suo ingegno, raccontare, attraverso la musica la sua storia. E' una straordinaria
occasione e non va perduta. Perché, ed è questo il bello, Roberto Gatto merita una
sola definizione, quella che calza a pennello su tutta la sua storia: artista."
Ernesto Assante
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