Pollock Project "Quixote"
Auditorium Parco della Musica, Roma, 1 marzo 2013
di Nina Molica Franco
Marco Testoni - caisa drums, pianoforte, percussioni
Nicola Alesini - sax soprano, live electronics
Max Di Loreto - batteria, percussioni
Con la partecipazione di
Cecilia Silveri - violino
Simona Colonna - violoncello e voce
Le vie del jazz sono infinite, e questo lo sa bene il Pollock Project,
il trio che sul Palco dell'Auditorium Parco della Musica di Roma ha mostrato come
la musica possa snodarsi secondo percorsi multipli. Marco Testoni ai caisa
drum, pianoforte e live electronics, Nicola Alesini al sax soprano, al clarinetto
popolare e live electronics, Max Di Loreto alla batteria e alle percussioni,
hanno fatto di creatività, idealismo, libertà le loro cifre distintive.
Il loro è un linguaggio molto particolare, in cui,
come il nome del trio suggerisce, la musica e le immagini dialogano tra loro. Ed
è proprio questo costante conversare tra i due sistemi che crea un'esperienza emozionale
inedita e che ritroviamo in Quixote il nuovo lavoro discografico che hanno
presentato. Un cd in cui l'impegno sociale si fa spazio tra le trame dei video loop,
ognuno dei quali ispirati a differenti tematiche o arti. Con rivisitazioni di "Angels
and Demons are play" di Sun Ra e di "After the rain" di
John Coltrane,
Pollock Project celebra il jazz, laddove questo rappresenta sicuramente le radici
della sua musica, ma si traveste di surrealismo. Il tema sociale viene invece messo
in evidenza come lotta contro la violenza sulle donne e si manifesta a piena voce
in "Gulabi Gang" e in "BlackOut", colonna sonora dell'omonimo film
del quale, durante il concerto è stata anche annunciata la partecipazione alla prossima
Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. E ancora "Pe No Chao",
in cui la musica è accompagnata dalle immagini reali dei bambini brasiliani realizzate
in collaborazione con l'Associazione Mani Tese.
Insomma un repertorio impegnato e impegnativo, anche se non è di certo mancata
la leggerezza di brani come "Su Ballittu", che celebra la cultura mediterranea
attraverso la tradizione sarda. E ancora un brano dall'intenso trasporto emotivo,
"Julio e Carol", dedicato allo scrittore Julio Cortazar e alla sua compagna:
una musica suggestiva attraverso la quale è stato possibile vivere l'esperienza
d'amore che aveva accompagnato la loro vita, soprattutto nelle ultime tappe.
In questo percorso attraverso la storia, le arti, il sociale, la musica, due
artiste hanno accompagnato il Pollock Project in alcune tappe fondamentali. Si tratta
di Cecilia Silveri, che ha regalato al trio la melodia del suo violino, e
la straordinaria Simona Colonna al violoncello. Quest'ultima ha anche donato
una propria composizione, dal titolo emblematico di "Dulcinea", un brano
in cui la voce della Colonna, come un ciclone, investe l'arte del Pollock, portandolo
ad esplorare dei percorsi inediti.
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Data pubblicazione: 14/04/2013
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