European Jazz Trio al "Perse Visioni" Andreas Fryland, Walter Wolff, Francesco Angiuli
Perse Visioni,
Polignano a Mare (Ba), 21 agosto 2010 di Pasquale Raimondo
Inserito nel ricco cartellone di appuntamenti del "PerSe Visioni - Visual
Art Exhibition", il concerto dell'European Jazz Trio è stato accolto
calorosamente dal pubblico della manifestazione, un grande evento culturale giunto
ormai al terzo anno di vita e firmato dall'Associazione Bachi da Setola.
Nel pentagramma del trio - in questo live pugliese - echeggiano melodie italianeggianti
al pari delle influenze del jazz nordico, con rimandi e riflessioni tangibili ad
autori del calibro di BoboStenson, Anders Jormin o richiami a "storici"
precedenti, come le formazioni di
Bill Evans
e Keith Jarrett.
Nata tra le mura del Royal Conservatory di Den Haag (Olanda), la formazione comprende
il noto pianista finlandese Walter Wolff, il giovane batterista danese
Andreas Fryland ed il talentuoso contrabbassista italiano Francesco
Angiuli.
I tre hanno catalizzato l'attenzione del pubblico del Perse Visioni
presentando loro brani dal carattere introspettivo, nel segno della forte connessione
esistente tra motion (moto) ed emotion (emozione), come richiesto
dal particolarissimo filo conduttore della manifestazione pugliese.
In apertura del concerto polignanese - Casus Belli - un brano dal
solido groove di basso e batteria, firmato dall'intero trio. Si tratta di un pezzo
ispirato ai grandi del jazz contemporaneo come Aaron Parks o San Yahel, intriso
delle ammalianti atmosfere musicali newyorkesi.
A seguire Notturno a Mezzogiorno a firma del solo Angiuli,
un pezzo romantico di matrice italiana ("belcanto"), capace di sfiorare l'animo
del pubblico per dolcezza e incisività.
Tocca poi al brano di Wolff – Acomentano – catalizzare l'attenzione
del pubblico, creando grazie al suo forte impatto emotivo un intenso gioco di "tensione
e risoluzione". Il brano è stato poi preceduto da un'introduzione di Angiuli,
come sempre capace di spaziare fra momenti di pura melodicità e momenti di forte
intensità ritmica.
Echi del grande Bill Evans tornano forti in Walt'z Waltz di Wolff:
dopo l'accattivante esposizione del tema, spazio al singolare solo di Angiuli
seguito da un magistrale Walter Wolff.
Spazio anche alla creatività del giovane Fryland - che firmando Neurotic
Sunday - porta sul palco un grande brano di matrice pop-jazz con echi ed
atmosfere vicine al grande Esbjorn Svensson trio.
Ad un altro trio, quello di Bobo Stenson, si richiama Prelude, il
brano che da il titolo al prossimo cd del trio, (in uscita in Settembre per l'etichetta
danese My favourite records), un pezzo di matrice nord europea, negli echi
come nelle storie personali dei singoli musicisti.
Splendido l'arrangiamento della Countdown di Coltrane, con momenti di improvvisazione
collettiva che ci rimandano al Chick Coreadegli anni '70 (Now he
sings now he sobs) in cui il trio raggiunge l'apice dell'interplay e della intensità
dinamica. Grande attenzione merita anche il richiestissimo bis, dedicato a I
can't believe you are in love with me, un noto standard.
Il concerto ha dato
l'idea di un perfetto compromesso fra musica jazz di stampo afro americano e jazz
con influenze europee, sia scandinave che mediterranee.