Giovanni Monteforte
chitarra
Chitarrista
jazz e compositore, nato a Reggio Emilia e milanese d'adozione, dopo un periodo
di studi a Londra col noto jazzista Peter Ind (allievo di Lennie Tristano),
si è dedicato professionalmente alla musica alternando all'insegnamento l'attività
concertistica. Il jazz come forma d'arte è estraneo sia al consumismo che alla spettacolarità
fine a se stessa e tutti gli artisti del jazz-moderno, maggiori e minori, hanno
sempre coerentemente aderito a questo elementare presupposto estetico e deontologico.
Giovanni
Monteforte appartiene alla sempre più numerosa schiera di jazzisti oggi poco
incline a scendere a compromesso con le tendenze dominanti. Non si può comprendere
pienamente la sua poetica senza affrancarsi dagli ormai vetusti parametri post-modernisti
quali l'accademismo e l'eclettismo con le sue improbabili contaminazioni. Pur esibendosi
alla chitarra elettrica predilige sonorità semiacustiche e atmosfere rarefatte,
come nella tradizione degli anni 40' e 50'. Il suo progetto musicale riflette la
ricerca di una personale cifra espressiva che pur radicata nella sintassi tonale
è proiettata verso l'alea dell'improvvisazione atonale. La critica, ricollegandolo
stilisticamente ai maestri della chitarra Jimmy Raney, Tal Farlow
e Billy Bauer (Giacomo Pellicciotti, La Repubblica, 19 settembre 1986) ha più volte definito
il suo fraseggio 'neo-cool'.
Monteforte ha inciso con
Lee Konitz il brano di Lennie Tristano "317
EAST 32nd" pubblicato sia nel CD "Antologia
della Chitarra Jazz in Italia Vol. 1" (Ed. Buscemi-Records-1996)
che sul CD "25anni Scimmie"
(Ed. Edel-2006).
Autore
dei testi "Il Manuale di Chitarra Jazz" (ed.
Anthropos-1984); "Chitarrajazz:
Approcci, Sviluppi, Esperienze" (con
Franco Cerri
e Paolo Cattaneo -Universal-Ricordi-1993/2007)
sezione prima: lavoro che, a partire dalla struttura numerica delle diteggiature
strumentali,
propone
il sistema delle scale-modali in approccio parallelo combinato con i rispettivi
arpeggi di nona a due note per corda; "Elementi Fondamentali
di Chitarra Jazz" (ed. Carisch-2009):
testo che verte sulla visualizzazione ad accordi della tastiera e propone anche
un capitolo di carattere storico ed estetico. Ha curato per circa dieci anni la
seguitissima RUBRICA DIDATTICA DEL MENSILE "CHITARRE" iniziando alla chitarra-jazz
nuove generazioni di chitarristi, ha inoltre pubblicato su riviste specializzate
("Musica Jazz") recensioni, trascrizioni, interviste e analisi musicali.
E' inoltre autore per le edizioni Playgame Music dei VIDEO DIDATTICI (oggi
DVD): "Improvvisare ad Arpeggi"
(1997), "Improvvisare
Sugli Standards" (2001);
dei LIBRI DIDATTICI: "Improvvisare ad Arpeggi"
(1999): testo che, tra i tanti possibili
approcci strumentali alla chitarra-jazz, propone cinque pratiche e sintetiche diteggiature
poli-modali senza allargamenti; "La Tastiera e l'improvvisazione"
(2005): sulle scale "a 3 note
x corda" ; "Guida Pratica all'improvvisazione
Jazz" (2005): 12 studi
melodici per tutti gli strumenti e una introduzione di carattere estetico, con allegato
il CD "Basi per Chitarra Jazz" (Playgame
Music-2000).
Giovanni Monteforte è anche impegnato sul fronte del dibattito
culturale proponendo una narrazione del Jazz oggi nettamente in controtendenza la
quale, denunciando il revisionismo-storico, non ha mancato di suscitare sia accese
polemiche che numerosi apprezzamenti. Il libro di estetica del jazz di Giovanni
Monteforte, "Manifesto Antirevisionista del Jazz"
(SIAE-2008), è consultabile nel sito
http://www.archiviochitarrajazz.it
Discografia:
"Dimensione Verticale" (ed. New Sound Planet-1987),
con Paolo Cattaneo;
"Paesaggi Sonori" con Paolo Cattaneo (Nowo-1989: antologia di artisti
internazionali tra i quali
Jim Hall,
John Scofield,
Chick Corea
e Diane Schuur;);
"Antologia della chitarra jazz in Italia-vol.1", (Buscemi Records, Milano1996);
"Mondi sottili" (GM001-1999);
"Tel Quel" (ed. Map-2001) in
duo col contrabbassista Franco Finocchiaro.
File Audio:
Intro
Epilogo
Minor Blues
Per contatti e informazioni:
Giovanni Monteforte
E-mail: giovanni.monteforte@tiscali.it
- giovanni.montefoe16f@alice.it
Web: www.adgpa.it
giovanni.monteforte@tiscali.it
3384266915
giovanni.montefoe16f@alice.it
Documento di presentazione:
L'aspetto caratterizzante del jazz di oggi e delle prospettive che
riguardano il suo futuro, concerne il fatto che questa musica si delinea,
da un lato, dominata essenzialmente dai rigidi schemi del consumismo
e dall'altro, proiettata verso l'eclettismo di un "jazz
d'autore" organizzato e strutturato, nel quale il tradizionale primato
dell'improvvisazione viene ridimensionato e circoscritto a interventi
solistici.
Ciò accade in un momento in cui la richiesta di questa musica
da parte delle nuove generazioni è molto consistente e certamente esigerebbe
risposte in grado di tramandare adeguatamente la memoria storica di
questo genere musicale che dal 45' ad oggi è esposto agli influssi del
revisionismo storico di stampo eurologico.
E' con questo intento che il 23 settembre
1987 il Congresso USA sancì che
il jazz: "raro e prezioso tesoro nazionale americano"… …"ha diritto
a essere preservato" (Risoluzione 57 approvata dal Senato il 4 -12 -
87).
Ed è per preservare l'integrità del jazz che è sorto in America
il movimento "neoclassicista" che rivendica per il jazz lo statuto di
musica d'arte ("Musica classica americana") debitrice non dell'Europa
bensì dell'Africa (" tradizione afrologica") .
Per approfondimento:
"Guida pratica all'improvvisazione Jazz"
di G.Monteforte,
ed. PlaygameMusic-2005;
http://www.playgamemusic.com
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Data ultima modifica: 26/10/2012
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