Corrado Abbate
piano, composizione
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Pianista di formazione classica, si è precocemente orientato verso la
musica jazz, manifestando una spiccata attitudine per la composizione e per l'arrangiamento.
Negli anni '80 è leader di alcuni gruppi
molto attivi nell'area torinese ("Arsis", "Modal Jazz Quintet", "Sharp
Eleventh"), che spaziano dall'hard-bop al modale, dalla fusion al free-funk.
Di queste formazioni hanno fatto parte giovani musicisti di talento, oggi affermati
professionisti, come
Luigi Tessarollo,
Marco Tardito, Roberto Regis, Davide Graziano ed altri. Nello
stesso periodo collabora più volte con Luciano Bertolotti e Alfredo Ponissi,
ed ha occasione di esibirsi con musicisti come
Massimo Urbani,
Gianni Basso, Franco Mondini.
Nel 1991 costituisce un proprio quartetto
con Fulvio Albano (sax tenore e soprano), Claudio Nicola (contrabbasso)
e Raffaele Fontana (batteria); la collaborazione culmina nel
1993 con l'incisione del CD "Brecce"
(Pentaflowers) e si protrae per tutto il 1994
con partecipazioni ad importanti rassegne di jazz ed esibizioni nei principali clubs.
Nel
1995 fonda i "Primitivo", che diventeranno
la più importante band acid-jazz dell'area torinese; nel
1996 questo gruppo, comprendente il saxofonista
Danilo Pala, il trombettista cubano Amik Guerra ed il percussionista
argentino Luis Casih, oltre a Nicola e Fontana, registra il CD "Speed
Jazz" (Tielines), cui fa seguito un'intensa attività concertistica estesa
a tutto il 1998, con partecipazioni a numerose
manifestazioni di livello internazionale (Eurojazz Festival di Ivrea, JVC Jazz Festival
di Torino, Bordighera Jazz and Blues, Catanzaro Jazz Fest, fra le tante). Negli
stessi anni Abbate ha modo di esibirsi a fianco di musicisti come Claudio
e Fulvio Chiara, Enzo Zirilli, Nicola Muresu,
Alessandro
Minetto e molti altri.
Nel 2003 nasce il "Jazzcom Project",
band che riunisce, attorno al leader, Danilo Pala (sax contralto), Gigi
Di Gregorio (sax tenore), Roberto Giolito (contrabbasso) e
Carlo Bernardinello
(batteria), con l'obiettivo di proporre un jazz contemporaneo di qualità che sia
più facilmente fruibile, anche dai non addetti ai lavori. Nel
2005 "Jazzcom" registra il CD "Stultifera
Navis" (SFR), ottenendo lusinghieri consensi di critica e di pubblico,
e si esibisce con successo in importanti manifestazioni ("Due Laghi Jazz Festival"
di Avigliana, "Quarna Jazz Festival", "Ovada InContemporanea", "Moncalieri Jazz
Festival"). Nel 2006 il bassista Fabio De
March inizia a collaborare con il gruppo.
Nel 2006 Abbate affianca al "Jazzcom
Project" una nuova formazione denominata "Multiverse Jazz Quartet"), che
comprende Gigi Di Gregorio (sax tenore e soprano), Piero Cresto-Dina
(contrabbasso) e Marco Puxeddu (batteria), con repertorio costituito da originals
e da rivisitazioni di brani poco noti riferibili al jazz modale, dagli anni '60
in poi.
Nel novembre 2006 Abbate partecipa
al "Mallets, brushes and more", il tour italiano di Mike Mainieri
(vibrafonista statunitense, fondatore e leader degli "Steps Ahead"), esibendosi
con lui, insieme ad altri noti musicisti italiani (tra cui Claudio Allifranchini,
Luigi Tognoli, Danilo Pala, Gigi Di Gregorio, Fabio De March,
Carlo Bernardinello).
Nel 2007, con Gigi Di Gregorio,
Abbate partecipa al progetto del bassista Fabio De March denominato
"Leggero in Jazz", insieme alla vocalist Lilly Gregori ed al batterista
Carlo
Bernardinello. Con gli arrangiamenti originali dello stesso De
March, il gruppo propone musica leggera d'autore, rivisitata in chiave jazz.
Nell'estate 2008 Abbate registra con
il "Multiverse Jazz Quartet" il CD "Un'ombra in
cammino" (Philology), che contiene 8 originals a firma di tutti i componenti.
Nello stesso anno entra a far parte del "Gigi Di Gregorio Ensemble", un
ottetto che comprende, fra gli altri, il saxofonista Paolo Porta ed il
trombonista Sergio Chiricosta e che esegue composizioni ed arrangiamenti
originali del suo leader.
Dall’autunno del 2011 Abbate è membro stabile
della "Cluzon Big Band", formazione orchestrale diretta dal M° Andrea
Rapaggi, che alterna esecuzioni tratte dal repertorio internazionale a
composizioni e arrangiamenti originali.
Alla fine del 2011 esce un nuovo album di "Jazzcom",
dal titolo "Dummy and Human" (Dodicilune),
con la partecipazione del trombettista Flavio Boltro.
Corrado Abbate si è cimentato più volte in campo teatrale, realizzando musiche
per allestimenti su testi di Arrabal, Topor, Jodorowskij, de Ghelderode, Allen ed
altri.
Progetti in corso:
Jazzcom Project
Danilo Pala, sax contralto Gigi Di Gregorio, sax tenore e soprano Corrado Abbate, piano Fabio De March, basso elettrico
Carlo Bernardinello, batteria
Attingendo in modo spregiudicato e «trasversale» alle diverse forme del jazz contemporaneo e puntando sulla qualità del materiale tematico, sulla versatilità dei solisti e sull'efficacia comunicativa degli arrangiamenti, Jazzcom propone un jazz attuale, acustico, con solide basi new hard-bop/modali e qualche concessione al funky, al latino ed alla musica italiana, fruibile anche al di fuori della cerchia ristretta degli appassionati. Repertorio costituito in gran parte da composizioni originali del leader, con contributi dei partners e rare, ma efficaci, rivisitazioni di grandi temi musicali. Nel 2011 il gruppo ha iniziato a collaborare con il trombettista Flavio Boltro, registrando il cd “Dummy and Human” per Dodicilune.
Multiverse Jazz Quartet
Gigi Di Gregorio, sax tenore e soprano
Corrado Abbate, pianoforte
Piero Cresto-Dina, contrabbasso
Marco Puxeddu, batteria
Quattro musicisti che si sono avvicinati al jazz a Torino tra
la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, in un clima di entusiasmo crescente
per questo genere musicale e che, pur conoscendosi da allora, non avevano mai suonato
tutti assieme. Quando la cosa è avvenuta (in modo casuale), le affinità musicali
sono apparse evidenti e le potenzialità notevoli. Ne è nata questa collaborazione,
sfociata nell'approfondimento di alcune tematiche di interesse comune e nella conseguente
messa a punto di un repertorio costituito in parte da composizioni originali ed
in parte da rivisitazioni di brani poco noti riferibili al jazz modale, dagli anni
'60 in poi.
Leggero in Jazz
Lilly Gregori, voce
Gigi Di Gregorio, sax tenore e soprano
Corrado Abbate, Pianoforte
Fabio De March, contrabbasso e basso elettrico
Carlo Bernardinello,
drums
Omaggio in chiave jazzistica alla musica leggera internazionale
degli ultimi 70 anni, nata dalla penna di grandi compositori, alcuni dei quali anche
grandi del jazz. Questa musica, all'origine semplice e popolare, nata per il ballo,
come colonna sonora di grandi films o commento musicale a indimenticabili musicals,
col tempo è diventata musica di grande spessore artistico, inserita nei repertori
di tutti i più importanti jazzisti.
Discografia citata:
Brecce - "Quartetto A.N.F.A." - Pentaflowers
1993
Speed Jazz - "Primitivo" - Tielines
1997
Stultifera navis - "Jazzcom Project"
- SFR 2005
Un'ombra in cammino - "Multiverse Jazz Quartet"
- Philology 2008
Dummy and Human - "Jazzcom feat. Flavio Boltro" - Dodicilune 2011
Secondo lavoro discografico di Jazzcom, con la partecipazione di
Flavio Boltro.
Le esperienze musicali di vario tipo maturate dai singoli componenti affiorano con
naturalezza nella ricca espressività di questa affiatata fomazione piemontese.
Un jazz italiano di qualità, eclettico, raffinato, ma anche accessibile
ad un pubblico di "non-addetti ai lavori".
Jazzcom feat. Flavio Boltro
Dummy and Human
Dodicilune ED292 – 2011 IRD Distribution
1. Guajira (Federico Longas, arr. Corrado Abbate) 07.16 2. Don't ask me why (Corrado Abbate) 08.48 3. Aeolian canon (Corrado Abbate) 06.26 4. I love Art (Danilo Pala) 06.06 5. That's my job (Carlo Bernardinello) 07.20 6. Vitti ‘na crozza (tradizionale, arr. Corrado Abbate) 08.37 7. Dummy and human (Corrado Abbate) 05.13 8. Step back (Corrado Abbate) 05.55 9. Players and games (Corrado Abbate) 07.06
Flavio Boltro - tromba (2, 4, 8) Danilo Pala - sax contralto Gigi Di Gregorio - sax tenore e soprano Corrado Abbate - piano Fabio De March - basso elettrico Carlo Bernardinello - batteria
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"Tutti i componenti di questo quartetto esprimono
anche in qualità di autori il paesaggio sonoro entro il quale hanno
tracciato i loro itinerari musicali, un paesaggio fatto di ascolti quotidiani,
di conoscenze, di predilezioni sedimentate nel tempo… Queste diverse
radici hanno il loro punto di convergenza nella comune ricerca di una
dimensione di spontaneità improvvisativa… Ed è la condivisione di questo
spazio – dove il successo non è mai garantito a priori e richiede in
ogni caso l'esposizione di ciascuno – a rendere possibile ciò che in
mancanza di espressioni più adeguate vorremmo definire «comunicazione
musicale».". (Paolo Piangiarelli)
Multiverse Jazz Quartet
Un'ombra in cammino
Philology
W 393.2 – 2008
IRD Distribution
1. Come vinti dal sonno (Piero Cresto-Dina) 5.06
2. Niente per caso (Corrado Abbate) 6.19
3. This is for Jerry (Gigi Di Gregorio) 6.19
4. Noi tre (Gigi Di Gregorio) 7.02
5. Nemesi (Corrado Abbate) 5.59
6. Tango a tre (Marco Puxeddu) 4.48
7. Un'ombra in cammino (Piero Cresto-Dina) 9.16
8. Piccolo campo (Piero Cresto-Dina) 6.39
Gigi Di Gregorio - sax
tenore
Corrado Abbate - piano
Piero Cresto-dina - contrabbasso
Marco Puxeddu - batteria
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"Accade che il folle venga affidato a un battelliere...
non si sa dove approderà né, sbarcando, da dove provenga... egli non
ha verità né patria... è il Passeggero per eccellenza... il Prigioniero
del Passaggio". (Michel Foucault)
Jazzcom
Stultifera navis
Studiottanta Fortuna Records
SFRC - CD018 – 2005
EGEA Distribution
1. Stultifera navis (Corrado Abbate)
02.07
2. Prisoners of crossing (Corrado Abbate) 09.16
3. Les mots et les choses (Corrado Abbate) 06.50
4. Options (Corrado Abbate) 04.54
5. Dirty dance (Corrado Abbate) 07.18
6. These foolish themes (Corrado Abbate) 08.09
7. Remote access (Corrado Abbate) 04.50
8. Dreaming in the sky (Carlo Bernardinello) 06.17
9. Gymnopédie n. 3 (Erik Satie) 04.19
10. Katharsis (Corrado Abbate) 05.43
11. The last flight of Pegasus (Corrado Abbate) 06.33
Danilo
Pala - sax contralto
Gigi Di Gregorio -
sax tenore
Corrado Abbate -
piano
Roberto Giolito -
contrabbasso e basso elettrico
Carlo Bernardinello - batteria
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Rassegna stampa (estratti):
Abbate-Nicola-Fontana-Albano: Brecce
(Stefano Arcangeli – "Musica Jazz")
"Opera matura e interessante del collaudato trio Abbate-Nicola-Fontana cui si aggiunge
per l'occasione il plurisassofonbista Albano e, in un brano, il chitarrista Tessarollo.
Il quartetto lavora essenzialmente sulla melodia, approntando un materiale tematico
originale, dovuto alla felice penna di Abbate, che consente di spaziare all'interno
di atmosfere diversificate, conferendo così al disco un intelligente carattere di
eterogeneità. I quattro sono tutti molto bravi e immettono in ciascun brano idee
e cuore. Abbate suona arpeggi raffinati e nel contempo incisivi e sa filtrare in
un'ottica del tutto personale certe suggestioni tyneriane (non casuale è uno dei
titoli). Albano è uno di quei sassofonisti che amano scavare all'interno di una
melodia per voltarla e rivoltarla, poggiando fra l'altro su una bella voce strumentale,
soprattutto al tenore. Nicola e Fontana svolgono un ruolo fondamentale, provvedendo
a dettare i ritmi di base, spesso cangianti, ma anche inserendosi alla pari con
gli altri due strumenti in un discorso che è giustamente collettivo. L'itinerario
propostoci tocca diverse stazioni: l'arcano, evocativo Sibilla e Armador
ne costituisce la partenza, subito seguita dall'impennata dello swingante La
stalla di Pegaso e su su, attraverso un latineggiante e spumeggiante Next
to nothing, un'accativante Lettera A, fino al capolinea, quel coloratissimo
Tribute to McCoy, dai sapori antillani e dal ritmo mosso, che costituisce
un festoso approdo".
Abbate-Nicola-Fontana-Albano: Brecce
(Giordano Selini – Note sulle note)
"Con coesione e vivido trasporto espressivo, come pure con gusto descrittivo, il
quartetto realizza interessanti scenari jazzistici. In La stalla di Pegaso,
Abbate – piano – inizialmente elegante e posato, sa innervare con prontezza e leggiadria
il suo disegno improvvisativo, denotando limpidezza d'espressione e di costrutti.
Discorsivo e sgusciante, fluisce il feeling pienamente jazzistico di Albano tenor
sax... La title-track vede in primo piano il vellutato e suadente mood di Albano
al contralto e le fitte trame romantiche di Abbate, che si espandono e degradano
con sentimento. Tessarollo – guitar – ospite in Miramar, con puntigliosa
delicatezza descrittiva, penetra con misura e gradualità l'atmosfera del brano,
e Albano sa essere coinvolgente e discorsivo...".
Primitivo: Speed Jazz
("Torino Spettacoli News")
"Groove allo stato puro per il primo vero combo acid jazz torinese... ‘Speed Jazz',
prodotto dalla etichetta astigiana Tielines, si presenta molto coinvolgente nelle
sue 11 tracce originali... Disco adatto a chi ama i padri spirituali dell'acid jazz
più vicino al jazz propriamente detto: Cannonball Adderley, Grant Green,
Jimmy
Smith, Maceo Parker, Stanley Turrentine... Abbate, Fontana (batteria),
Nicola (basso), Pala (sax) e l'argentino Casih, tutti provenienti da prestigiose
esperienze jazz, ne forniscono una versione assai originale. Album bellissimo!
Primitivo: Catanzaro Jazz Fest
(Paolo Curtabbi – "Musica Jazz")
"...Primitivo, un quintetto sbrigativamente definito ‘acid', per l'uso del piano
Fender Rhodes,, ma che ha trovato una propria dimensione musicale tra soul e latin:
merito anche della classe del trombettista cubano Amik Guerra (già con Arturo
Sandoval) e dell'incontenibile esuberanza del sassofonista Danilo Pala, che
con il suo acrobatico fraseggio incanta e trascina".
Jazzcom: Stultifera Navis
(Giorgio Merighi – Jazzit mar/apr 2006)
Il pianista Corrado Abbate, già allievo di Gianni Negro, dalla fine degli
anni '70 ha sempre insistito su una ricerca
indirizzata alla qualità... La sua ultima fatica è il cd "Stultifera Navis" (SFRC
– CD018), prodotto da una piccola, ma molto coraggiosa casa discografica condotta
da Massimo Visentin (Studiottanta-Fortuna Records), ed eseguito da un quintetto
di ottimo livello, con undici brani composti in prevalenza dallo stesso Abbate.
Il titolo del disco è emblematicamente legato all'immagine medievale della "Nave
dei folli", affrontata in chiave hardbop-modale. Clima molto coinvolgente e rigoroso
che rifugge da facili concessioni, come da intellettualismi di maniera. Questo cd
è opera molto apprezzabile, che meriterebbe una diffusione ottenibile, diciamolo,
solo da chi comanda il mercato.
Jazzcom: Stultifera Navis
(Pierluigi Zanzi – "Suono" – apr 2006)
Ancora un disco di buon jazz italiano, ben fatto, proposto con gusto, piacevole
da ascoltare... Composizioni originali, quasi tutte a nome di Abbate, tranne
una rivisitazione della Gymnopédie n. 3 di Erik Satie in cui riesce
il raro evento di produrre qualcosa di nuovo e fresco all'ascolto, mantenendo rispettosamente
intatta la bellezza dell'originale. Il resto è buon jazz con tentazioni elettriche,
incursioni modali, grazie anche ai due sax che si inseguono e che strutturano molti
dei temi con compattezza e solidità. Il gioco di interplay è soprattutto nel contribuire
tutti a costruire l'atmosfera di queste composizioni, una sorta di fusion acustica....
Jazzcom: Stultifera Navis
(Giordano Selini - "Jazzconvention" - apr 2006)
Tra accattivante carica, brillante eleganza e spiccata freschezza esecutiva si irradiano
i paesaggi jazzistici del quintetto Jazzcom, con Corrado Abbate al pianoforte,
autore di pregiate e azzeccate composizioni....
Jazzcom: Stultifera Navis
(Marco Bassi - Jazzconvention mag 2006)
Sono numerose le radici sonore del progetto Jazzcom... In copertina un inquietante
paesaggio di Bosch ci rimanda all'immagine tardo-medioevale della "nave dei folli"..
l'arpeggio a due mani in tempo composto di Abbate... offre agli echi del sassofono
lo sfondo di una partenza, il distacco dalla banchina... è l'andamento di un liquido
3/4 ("Les mots et les choses") a guidarci nelle regioni spaziose dell'invenzione
shorteriana... l'inconfondibile sound di Danilo Pala al contralto si sposa
con il gusto attento di Luigi Di Gregorio al tenore. "Options" presenta una splendida
articolazione ritmica con Giolito al contrabbasso... fanno capolino al piano le
note mediterranee di Funiculì-Funiculà, improvvise e nitide nell'impianto di "Dirty
Dance". La matrice classica di Abbate, autore di tutte le composizioni, eccetto
Dreaming in the sky" (di Bernardinello), si fa evidente nell'ariosa introduzione
di "These foolish themes"... brillano la rivisitazione della terza "Gymnopedie"
di Erik Satie e la conclusiva "The last flight of Pegasus", tiratissimo episodio
hard-bop e felice invito al riascolto. Ancora una volta la voce dei fiati si leva
a emblema del viaggio "folle" di ogni musica. Piacevole, brillante nell'ideazione,
esperto.
Jazzcom: Stultifera Navis
(Gianmarco Maggiora - "Drum Club" - giu 2006)
Jazzcom è un progetto del pianista Corrado Abbate, autore di buona parte
dei brani... Un cd di jazz stimolante come da tempo non ci capitava di ascoltare.
Grande rispetto dell'elemento melodico, anche quando i solisti si avventurano verso
forme che sfiorano il free jazz. Gli arrangiamenti curano molto gli accostamenti
timbrici... Abbate spesso si mantiene in secondo piano, tessendo i fili della trama
armonica e lasciando il proscenio ai due sax... La sezione ritmica è perfetta, con
il calibratissimo ed efficace basso,di Giolito ed il drumming personale e
fantasioso, mai invadente, di Bernardinello.... Suggestive atmosfere, raffinatezza
delle composizioni e degli arrangiamenti....
Jazzcom: Stultifera Navis
(Giorgio Coppola –
www.giorgiocoppola.it
– set 2006)
...Undici brani... quasi tutti a firma del pianista Corrado Abbate... eclettici,
di forte impatto sonoro ed emotivo,... Un bel disco, che mi ha colpito per l'afflato
evidente tra i musicisti, per le belle sonorità, l'impegno ed il buon gusto...
Jazzcom: Stultifera Navis
(Dario Gentili – Jazzitalia – mag 2007)
...Il riferimento alla figura tardo-medievale della "nave dei folli"... vuole, forse,
anche suggerirci come nessun'altra forma espressiva può rappresentare meglio del
jazz il "passare" costantemente attraverso stili e generi senza potersi mai definitivamente
acquietare... Nonostante Stultifera navis sia ricco di musica (ben undici
brani), di temi molto ricercati e di riferimenti diversi, possiamo riconoscervi
ben delineata la sua matrice hardbop, che inoltre non disdegna affatto la lezione
del free e della musica modale.... In ogni episodio di Stultifera navis,
oltre alla vivacità e a un sincero divertimento, è evidente un fluido e ben equilibrato
interplay: il piano di Abbate (dieci dei dodici brani sono sua firma),
che sostiene l'architettura di ogni pezzo, si muove sapientemente tra momenti solistici,
interventi di raccordo e ritmica, lasciando spesso ai fiati un ruolo di primo piano...
Le sonorità dei Jazzcom hanno una forte matrice anni settanta e il loro stile
potrebbe quasi essere definito una sorta di fusion acustica. Non sorprende affatto,
pertanto, che i Jazzcom siano stati protagonisti di un breve e fortunato tour lo
scorso novembre ospitando Mike Mainieri, leader degli Steps Ahead, formazione
che negli anni settanta ha fatto la storia della fusion.
Per contatti e informazioni:
Corrado Abbate
via Boucheron, 14
10122 Torino - Italia
mail: corrado.abbate@fastwebnet.it
web: www.jazzcom.it
myspace:
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Data ultima modifica: 28/01/2012
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