Andrea Lombardini
basso elettrico
"You sound wonderful, very strong, clear and direct, very much
in command."
Steve Swallow
Andrea
Lombardini nasce a Venezia il 4/12/1978.
Studia Filosofia all'Università di Padova.
Per lo più autodidatta, frequenta il "Berklee College of Music" nell'estate
'95, dove studia, tra gli altri, con Anthony
Vitty, Joe Santerre, John Repucci.
In Italia studia improvvisazione con Lee Konitz e Steve Swallow;
nell'estate 2000 studia basso con Harvie
Swartz e armonia con Garry Dial, mentre nel
2001 partecipa ai seminari di Siena Jazz.
Suona con: Gianluca Petrella, Pietro Tonolo,
Mauro Negri , Achille Succi,
Ettore Martin
, David Boato, Gianpaolo Casati, Marco Tamburini,
Paolo Birro, Marcello Tonolo, Bruno Cesselli, Roberto Cecchetto,
Sandro Gibellini,
Pietro Condorelli , Dario Volpi, U.T.Gandhi,
Massimo Chiarella, Mauro Beggio, Giovanni Maier e molti altri.
Ha collaborato, insegnando e suonando, con diverse scuole di musica e d'arte:
"Sogno Numero 2" (Tv), "Sound of Ballet" (Tv), "Thelonius Monk"
(Ve), "Gruppo Stabile Udinese" (Ud).
Endorser
degli strumenti "
Citron" e delle corde "
La Bella ".
Fa parte dello staff di "
megabass",
il più importante portale italiano dedicato al basso.
Ha partecipato a: Euromeet Jazz Festival (Vicenza
'01-'02-'03);
Ah-Um Jazz Festival (Milano '01);
Vaneo Jazz Festival (Crema '02); New
Conversation in Jazz (Vicenza '02,
'03), Fiemme Ski Jazz (Val di Fiemme
'02), Alpe Adria Jazz Festival (Maribor SLO
'02); Brianza Open Jazz Festival (Milano
'02), Festival delle Serre (Cosenza
'02), Quattro Venti (GR
'02-'03).
Con il
trio a proprio nome, insieme a Michele Polga al sax tenore
e Massimo Chiarella alla batteria, ha vinto il concorso nazionale "Baronissi
Jazz 2002".
DISCOGRAFIA:
rand-o-mania, "strade",
Artesuono (art012) 2001
Earthbeat Ensemble, "Los lugares del sueno",
Artesuono (art015) 2002
Andrea Lombardini
Trio, "ALT", Panic
2003
-collaborazioni-
"Monkey with a thumb", WowWhyWow
Music, 2001
Brunetti-Boulet, "Lost at sea",
WowWhyWow Music, 2002
-
Progetti -
.::randomania::.
Gianluca Petrella - trombone
Roberto Cecchetto - guitars
Andrea Lombardini - bass
U.T.Gandhi - drums
E' una questione di scelte, oltre che di stile. Il jazz, oggi, ha davanti
a sé diverse strade, alcune obbligate e altre, invece, che vengono imboccate
per precisa volontà da parte dei musicisti. Ci sono le autostrade su cui
sfrecciano a velocità incredibile stelle così lontane che è quasi impossibile
vederle, e non si sa se sia un male o un bene. Ci sono i vicoli ciechi in
cui continua ad andare a sbattere chi si ostina a credere che il tempo si
sia fermato, anche nella musica d'improvvisazione. E poi ci sono le strade
imboccate dai "rand-o-mania": aperte a ogni contaminazione, pronte ad accogliere
ogni singola idea di Roberto Cecchetto, U.T. Gandhi, Andrea
Lombardini e Gianluca Petrella. Quattro "ruote motrici" che sanno
dove vogliono arrivare, e come lo vogliono fare. Guardando al passato, ad
un suono che viene dalla tradizione, ma anche alla "fusione" di elementi
vecchi e nuovi, di scuole e suggestioni diverse, di un passato che non è
ancora invecchiato, e di un presente che ha ancora molto da dire. Non ci
sono ruoli prestabiliti, non c'è un solo guidatore al volante di questa
macchina "libera" che si chiama "rand-o-mania": solo la voglia - che non
smette mai - di suonare, scambiarsi esperienze, sperimentare, guardare avanti.
Cercando nuove "strade". (Andrea Ioime)
TOP JAZZ 2001
Miglior nuovo talento: 1- Gianluca Petrella [121 voti]; 11-
Roberto Cecchetto [7 voti]
Disco dell'anno: 13- rand-o-mania, "strade" [9 voti]
Musica Jazz
"E' certamente uno dei più bei dischi registrati da Stefano Amerio nel
suo Artesuono Studio di Cavalicco."
"Nelle dieci tracce del cd, che ben si ascoltano tutte d'un fiato, possiamo
ritrovarci elementi vecchi e nuovi, ma con quella attenzione nelle sonorità
che è propria della formazione (trombone e chitarra con effetti di vario
genere, basso elettrico e batteria). Ed è soprattutto un disco ricco e spontaneo!"
"Quella ricerca quasi ossessiva di nuove direzioni - che diviene così
naturale nel viaggio interiore del musicista -, troppo spesso nascosta da
una spasmodica ricerca tecnica, raramente trova sintesi perfetta in un progetto
"nato per caso" dall'incontro tra grandi artisti. Rand-o-mania ci riesce
magicamente e ci invita a viaggiare lungo le loro nuove strade."
Il Messaggero
"La qualità del complesso non si discute: un disco dal sapore agrodolce,
ma per tutti i palati."
World Music Magazine
"La commistione fra solidità compositiva, spazi d'improvvisazione e tessitura
dei colori sonori rimandano a momenti diversamente vitali della musica del
nostro secolo, da Frank Zappa a Nino Rota per certa ricerca compositiva,
da Gil Evans alle orchestrazioni di John Zorn per alcuni arrangiamenti,
dal jazz di un Django Bates o del Metheny più lontano dalla fusion per quel
che riguarda la scelta dei suoni. Tutto ciò senza retrogusti di citazionismo,
il che fa del CD un lavoro compiuto, originale ed interessante davvero."
8,5/10 qualità musicale
8,5/10 tecnica
Suono
"Una band compatta sotto il profilo dell'intesa, energica e spigliata
quando si tratta di spingere i suoni verso dinamiche intense e quasi deflagranti.
E'il risultato di rand-o-mania, gruppo formato da quattro spiccate entità
caratteriali guidate non da un leader specifico ma da un collage penetrante
in più tele, in più Cornici stilistiche, espresse dai suoi audaci protagonisti.
Si ascolti il groove rockettaro di Charter Way, lo swing propulsivo di rand-o-mania,
il modale incessante di Lost. Petrella è un trombonista perspicace e visionario,
Cecchetto modula le sue sei corde con dialettica quasi animalesca, la ritmica,
più che comporre la globalità degli impasti, disfa e dispone, disintegra
o si affianca alle strategie dei temi. Nella complessiva dimensione del
progetto non mancano certo i momenti quieti come nel waltz di Lombardini
Noesis o in Rota, esplicito omaggio al maestro di certa intramontabile ironia
felliniana. Ultimo appunto va a Giulietta's Theme e Tony's Lament, due docili
melodie a firma del drummer U.T.Gandhi."
JAZZit
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"La varietà delle melodie rende
scorrevole l'ascolto e, quando su uno sfondo ritmico liberamente interpretato
non si svolge una sequenza di assoli ma un dialogo serrato tra le due voci
soliste, la musica del quartetto è entusiasmante."
Musica Jazz
"Strade è un primo album che è già una summa. Si muove fuori e dentro
dagli archetipi e oltre, dentro e fuori dalla materia, per esplorarla meglio
e renderla compatta. A volte c'è una sottile linea mistica, altre volte
è musica di fuoco. Uno di quegli album che vengono subito notati ed entrano
a far parte dei classici."
Drive Magazine
.::ALT::.
Andrea
Lombardini bass
Michele Polga sax
Massimo Chiarella drums
ospiti:
R.Rossi - trb; P.Birro - piano; D.Volpi - guit
"Excellent. Full of small wondrous moments. ALT is a real trio; keep
it together."
Steve Swallow
"The CD sounds great and I really dig the writing. You guys are really
burning."
Conrad Herwig
"Un trio carico di swing con una musica profonda"
Franco D'Andrea
"Il Trio ALT suona una musica attuale estremamente libera seppure nella
sua complessa articolazione progettuale. La coraggiosa scelta del gruppo
senza strumento armonico è premiata da un risultato di alta qualità creativa
che non fa altro che confermare lo straordinario stato di salute del jazz
italiano."
Paolo Fresu
"The CD sounded wonderful and you sounded great. I liked the direction
you're going in. All my best to everybody and congratulations on a very
good CD."
Dick Oatts
"L'elemento che mi ha catturato al primo ascolto è la sensazione di totale
coesione ed interscambio tra i musicisti, unita ad un perfetto equilibrio
di suono che permette al trio di fondere tradizione e modernità, assoli
ed accompagnamenti con grande naturalezza e sicurezza. Traspare un meticoloso
lavoro di gruppo fondato su un intenso passato di prove e live-performances
che non lascia dubbi circa il livello di confidenza raggiunto dai tre musicisti.
Ho sempre trovato molto interessante e "misteriosa" la formula del trio
"chordless" per le infinite possibilità espressive che permette.
Inoltre l'utilizzo di un suono di basso elettrico che poco ha in comune
con la tradizione di questo strumento trova una dimensione ottimale in questo
gruppo, diventando catalizzatore ed elemento di contatto tra i suoni prettamente
acustici del sassofono e della batteria. Il fattore più importante comunque
è che qui si respira aria di grande jazz dall'inizio alla fine, che a mio
giudizio è poi l'unica chiave di lettura imprescindibile nel campo della
musica improvvisata. Ai tre musicisti non manca proprio nulla, dallo swing
alla libertà di invenzione, dalla personalità alla rilettura della tradizione,
sempre affiancate da un suono che è al servizio della musica nella sua totalità."
Marco
Cocconi
.::Cecchetto/Lombardini/Gatto::.
R.Cecchetto - guit
A.Lombardini - bass
R.Gatto - drums
.::E 45::.
M.Collazzoni - sax
R.Morpurgo - piano
A.Lombardini - bass
L.Colussi - drums |
Per contatti e informazioni:
Andrea Lombardini
tel 3478491423
e-mail info@andrealombardinitrio.it
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Data pubblicazione: 14/09/2002
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