Appena si inserisce il cd nel lettore, le prime
note sembrano portare l'ascoltatore in Marocco, o in paese dai profumi speziati,
ma il titolo della canzone è "I Love Paris",
celeberrimo brano di Cole Porter. Il brano si snoda tra un sottofondo di rumori
cittadini, accenni di ispirazione mediorientale, percussioni, un lieve vociare di
sottofondo e un richiamo swing, tutte sonorità che aiutano l'ascoltatore a ritrovare
il gusto, il sapore, la cultura multietnica che contraddistinguono Parigi. La voce
di Mark Lambert è morbida e sensuale, e personalmente trovo che questo sia
uno dei brani più belli del disco.
"I've Got You Under My Skin", arrangiato
a bossa, ci porta in Brasile, terra in cui il chitarrista statunitense ha vissuto
per anni, e il brano "In The Wee Small Hours of the Morning"
ha, sorprendentemente, un arrangiamento molto scarno e minimalista che mette in
risalto l'interpretazione e i colori vocali di Mark Lambert. Ottimi gli interventi
e i soli di Vana Gierig, che colorano il momento strumentale del brano, arrangiato
anch'esso a bossa. Interessante la proposta di "Sunshine
Of Your Love" dei Cream, totalmente riarmonizzata e riarrangiata in chiave
jazzistica (unico tributo alla musica leggera). L'album scorre gradevolmente fino
alla fine, dove troviamo "Tight", brano di Betty
Carter, in cui Mark Lambert gioca sapientemente con il ritmo.
"Under My Skin", secondo album che vede Mark Lambert come vocalist
è indubbiamente interessante; non dimentichiamo che si tratta di un musicista di
notevole spessore artistico ed esperienza. Molte sono le illustri collaborazioni
che il chitarrista ha avuto nel corso della sua carriera. Ottimo il Vana Gierig
Trio, che accompagna il chitarrista-cantante per tutta la durata del disco,
e azzeccati gli interventi della "The Avenue C Orchestra" nei vari arrangiamenti.
Un disco molto gradevole, ben arrangiato e suonato ottimamente, in cui la morbida
voce da crooner, a volte un po' ammiccante, a volte nostalgica, a volte giocosa
di Mark Lambert vi accompagnerà da un luogo all'altro, da una atmosfera all'altra.
Eva Simontacchi
per Jazzitaia
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Data pubblicazione: 13/10/2009
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