Evviva! Che bel modo di "tradurre la mosica di mio padre", jazz, jazz, jazz ed
ancora jazz! Sono assolutamente sicura che se Totò avesse ascoltato i vostri
arrangiamenti, nel sarebbe rimasto rapito, esattamente come è successo a me. La
vostra originalità nell'interpretare "Jazz wise" l'umanità e la napoletanità di
Totò vi rende unici e molto vicini a me, a papà e a tutti i Totoisti, a
prescindere...tantissime affettuosità, quisquilie, pinzillacchere e ci più ne
ha più ne metta, mosica, mosica, mosica.
Liliana De Curtis, 14 ottobre 2002 |
Chi non ha mai visto un film di Totò alzi la mano!
Tutti siamo rimasti sempre molto affascinati da questo attore che, a quanto ne sappiamo, era un jazzista della comicità...infatti improvvisava molto sul set rendendo esilarante ogni scena grazie alla sua innata capacità di scaturire la risata anche con un semplice sguardo, riuscendo a sfruttare al meglio i grandi attori che nel tempo gli hanno fatto da spalla. Ma Totò è stato anche un compositore che ha regalato alcune melodie che ancora oggi tutti conoscono e che ci riconducono a quella sua maschera di attore buffo ma cortese, raffinato.
Non solo ci sono brani di sua composizione ma anche di autori italiani come
Armando Trovaioli,
Carlo Alberto Rossi, Alessandro Cicognini, Piero Umiliani, Piero Piccioni
(autore della sigla di Alberto Sordi con numerose sovrapposizioni di ottoni),
Lelio Luttazzi…che hanno musicato alcuni dei film più famosi della carriera di
Totò.
Totò Jazz
è innanzitutto un vero e proprio atto d'amore da parte dei musicisti, il che è fondamentale per poter arrivare a far proprie certe escursioni armoniche, scovarne gli aspetti più vicini alla musica afroamericana, ottenere interpretazioni sempre sensate e pertinenti. Infatti non c'è un solo brano che "fatica" a stare a tempo, o che risulti inadeguato armonicamente durante i soli anzi, sembrano siano stati composti proprio con questo secondo fine.
In questo CD c'è swing a volontà come in
Totò e Peppino divisi a Berlino,
Totò Lascia o Raddoppia,
La banda degli onesti
(ottimo il solo di Carucci),
Gasman Blues,
Miss, mia cara miss, davvero ben arrangiato con dei cambi di tempo repentini che offrono la possibilità a
Di Leone di improvvisare su un fast, a Carucci di blueseggiare molto bene, il tutto sempre ben diretto e coordinato da
Giuseppe Bassi e Enzo Lanzo, i metronomi della situazione. In
La Cammesella, ad esempio, c'è anche un bell'obbligato ritmico che fornisce respiro all'ottima improvvisazione di
Di Leone, fino a lasciare poi il contrabbasso da solo che con un tempo dimezzato riaccenna il tema in chiusura.
Non mancano ovviamente momenti di raffinata intimità come in
Na voce e Na chitarra,
Core analfabeta
(davvero bella, Carucci espone il tema con una dinamica pregevole), oppure in
Carmè
dove senza l'ausilio della batteria, contrabbasso, piano e chitarra si alternano senza alcuna sbavatura ritmica, fornendo maggiore delicatezza poi enfatizzata anche da
Enzo Lanzo con un leggerissimo tocco di spazzole. C'è anche il Tango in
Totò Diabolicus. Il tema è esposto da
Bassi con l'arco e si notano ottimi soli da parte di Carucci e Di Leone
che ricorda, nel tocco di alcuni passaggi, l'impronta del grande maestro Jim Hall. C'è poi spazio per un brano composto da Carucci:
Tootò. L'inizio è molto libero e sul solo della batteria non si può non immaginare il tipico movimento di Totò a mo' di marionetta il quale avrebbe senza dubbio seguito perfettamente il tambureggiare di
Lanzo.
Alla fine li ho aspettati al varco sull'ultimo brano:
Malafemmena!! Non potevano essere originali anche sul brano più famoso di Totò cantato e suonato in tutti i modi, matrimoni compresi. E invece hanno avuto anche qui l'idea migliore che si potesse avere. Nessun solo, il tema è esposto da tutti, a turno: come in un ideale passaggio di testimone
Bassi esegue la A in modo eccellente con un tocco profondo, pulito per poi consegnare la melodia nelle mani di
Carucci il quale si muove armonicamente spostando abilmente il centro tonale in
modo da preparare, ottimamente supportato dall'inserimento di
Lanzo , una bellissima apertura per
Di Leone che con l'ausilio dei compagni quindi conduce il brano ad un apice da brivido. Il tutto poi viene concluso con una coda su una "secca" ballad. Un'esecuzione estremamente delicata, di
alto livello per questo meraviglioso tema, sì bistrattato, ma che tutti abbiamo
nei nostri cuori.
I n questo lavoro è racchiusa tutta la magia che Totò ha esercitato ed eserciterà: la magia di far ridere nascondendo anche poesia, tristezza, amore.
Complimenti a Giuseppe Bassi , Ettore
Carucci , Guido Di Leone ed
Enzo Lanzo che senza cadere nel commerciale sono riusciti ad omaggiare questo grande artista attraverso il Jazz.
Marco Losavio
Per contatti e
informazioni: http://www.totojazz.com tel. 340-3338783 o 333-5228842
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Data pubblicazione: 10/07/2003
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