| Arbe Garbe + Eugene Chadbourne The Great Prova
 
 
  C.P.S.R. Produzioni 2010
 Distribuzione Venus
 
 1. Intro
  2. Old Piano (Chadbourne)
 3. Vos Di Ploe (ArbeGarbe)
 4. Gastexe (ArbeGarbe)
  5. Why Kids Go To School (Chadbourne)
  6. Down The Brain (Chadbourne)
 7. Women Against Pornography (Chadbourne)
 8. Sawakkalakitcha (ArbeGarbe)
 9. Little Tunnel (Chadbourne)
 10. Cuk Se Je Dzenu (ArbeGarbe)
 11. Ollie's PlayHouse (Chadbourne)
 12. El Bus Dal Cul Dal Mond (ArbeGarbe)
 
 
 Federico Galvani - Accordion and 
VocalsFlavio Zanuttini - Trumpet and Vocals
 Roberto Fabrizio - Electric Guitars and Vocals
 Giacomo Zanuttini - Tuba
 Marco 'padiar' Bianchini - Drums
 Guest:
 Eugene Chadbourne - Banjo, Electric Guitars and Vocals
 
 
 
 Registrato in presa diretta all'Auditorium Comunale Pagnacco di Udine in occasione 
di un superbo live della mini-tournee "Mala yerba never dies Tour", The Great Prova 
- sesto album degli Arbe Garbe - licenziato dall'etichetta libera ed indipendente 
C.S.P.R. Produzioni, sancisce la spudorata e famelica sintonia musicale ed umana, 
nata durante un laboratorio d'improvvisazione, tra le "Gramigne friulane" e l'eccentrico 
Eugene Chadbourne, musicista totale e vulcanico solista creativo. L'impatto empatico 
trascinante è la caratteristica dominante di questa formazione che ha come missione 
la divulgazione del loro "AgroPunk". In questo lavoro discografico, c'è la volontà di far coesistere, la dimensione 
Country, i miraggi della civiltà psichedelica e il Free Jazz di Chadbourne, con 
il Punk e la "deliranza" Folk -balcanica delle Malerbe cattive.  Intro con il "ghigno saputo" del b0.anjo di Eugene, è il giusto presagio 
di contaminanti surplus sonici. Old Piano un Country–Blues pacioccone, dove 
le "turuleche" intromissioni del banjo contrastano l'ipnotica tiritera del cantato. 
Con Gatexe e Why Kids Go to School (con pennellata Purpleiana), emerge 
la vera prospettiva grigia, genitrice del progetto, i tumulti armonici, memori dell'esperienza 
di Eugene con il Chadbournes Trio insieme a Tom Cora e John Zorn, si fondono con 
le costruzioni ritmiche del folklore slavo e resiano della stramba "Combo" degli 
Arbe Garbe. Questo favoritismo nei confronti della voluta mancanza di stigmatizzazioni 
stilistiche a favore di un flusso completo e multiculturale che mirano ad un connubio 
armonico tra suono e parola, è presente anche nella scrittura testuale, con l'utilizzo 
indiscriminato dello spagnolo, dell'americano, del friulano, fino ad arrivare al 
tipico dialetto slavo delle valli del Natisone. Una commistione avanguardistica, tra il linguaggio del corpo e le variazioni 
estemporanee del magma sonoro, il vero messaggio che gli Arbe Garbe vogliono trasmetterci, 
istintivo e senza remore, proprio come scrisse Chadbourne, in una mail, pochi giorni 
prima del concerto, dicendo di non preoccuparsi che una prova sarebbe bastata. "A 
great prova! Aveva ragione lui".
 Daniele Camerlengo per Jazzitalia
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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| Questa pagina è stata visitata 1.925 volte Data pubblicazione: 17/10/2010
   
 
 
 
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