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ScribaNetStudio - 2002

Silver Friends
Silver Friends

1 – Gregory's Here (H.Silver) – 6:12
2 – Sister Sadie (H.Silver) – 5:13
3 – Lonely Woman (H.Silver) – 7:42

4 – Room (H.Silver) – 5:38
5 – The Jody Grind (H.Silver) – 5:22
6 – Incentive (H.Silver) – 4:04
7 – Stop Time (H.Silver) – 4:46

8 – Pretty Eyes (H.Silver) – 5:33
9 – Blowin' The Blues Away (H.Silver) – 4:01
10 – The Preacher (H.Silver) – 4:54


Francesca Bertazzo Hart –
Voce
Ettore MartinSassofono Tenore
Alberto MarsicoHammond
Enzo Carpentieri –
Batterie

 

Silver Friends è un concept album realizzato per celebrare uno dei "monumenti" della musica jazz, Horace Silver. La formazione impegnata nella realizzazione di questo album è veramente insolita, specialmente considerando che il musicista a cui hanno dedicato questo album è un pianista. Si possono annoverare, infatti, una vocalist, un sax tenore, un hammond e una batteria.

I ruoli dei musicisti, ivi compresa la vocalist Francesca Bertazzo che utilizza la sua voce come se fosse uno strumento solista, sono ben stabiliti e raramente vengono stravolti. La sezione ritmica è assegnata alla mano sinistra di Alberto Marsico ed alla batteria di Enzo Carpentieri. La mano destra di Alberto Marsico è invece preposta alla realizzazione di tappeti sonori e, in qualche caso, degli assoli. La voce di Francesca Bertazzo ed il sax di Ettore Martin hanno il ruolo di strumenti solisti dedicati alla realizzazione delle melodie e all'improvvisazione.

La struttura del disco è quella della classica canzone con brani che, mediamente, si attestano attorno i cinque/sei minuti di durata.

Già con la prima traccia, "
Gregory's Here", si viene investiti da quello che si può definire un bel suono pulito. Il brano di H. Silver viene qui ripreso in forma di bossa-nova. La batteria, infatti, rievoca la ritmica latina tipica di questo genere, mentre l'hammond di Alberto Marsico scandisce una bella linea di basso. Francesca Bertazzo, sia nella parte cantata che nella parte dei vocalizzi, sembra aver imparato tutta la lezione della mitica Astrud Gilberto proponendoci da subito il meglio delle sue doti vocali. Il sax di Ettore Martin scandisce alcune linee melodiche e, verso la fine della traccia, ci propone un egregio assolo.

La seconda traccia, "
Sister Sadie", lascia il campo della bossa-nova, per proporre una ritmica molto più veloce. L'attacco del brano e in stile rock ‘n' roll. La batteria e la linea di basso dell'Hammond tracciano una ritmica semplice. La voce e l'organo dapprima duettano e, successivamente, la voce lascia il posto ad un fluido assolo di hammond.

La terza traccia, "
Lonely Woman", è una jazz ballad tra le migliori mai scritte da H.Silver. Anche l'album da cui è tratta, Songs for my father, è uno dei migliori del pianista di Norwalk. Qui il pezzo viene riproposto senza alterarne l'atmosfera originale. La sensualissima voce di Francesca Bertazzo delinea una soffusa melodia che recita "I'm just a lonely woman" che viene, poi, ripresa dal sax di Ettore Martin. Il "mood" è completato dall'hammond che "stende" dei tappeti sonori molto suggestivi. Il capolavoro di H.Silver non poteva trovare interpreti migliori.

La quarta traccia, "
Room", ci riporta alle atmosfere di "Sister Sadie". La voce di Francesca ci propone esclusivamente dei vocalizzi su cui fa da sfondo una sezione ritmica che qui diviene più potente ed energetica. Molto suggestivi gli assoli di hammond eseguiti in maniera egregia da Alberto Marsico.

Con "
The Jody Grind", si torna ad un ritmo dai forti accenti blues e le dodici battute tipiche di questo genere vengono riproposte con una veste insolita dove il sax e la voce si alternano negli assoli.

La sesta traccia ci propone "
Incentive". La soffusa introduzione è affidata al sax di Ettore Martin. Subito dopo la sezione ritmica entra molto discretamente seguita dalla parte cantata. Un egregio assolo di sax completa il quadro.

La settima traccia, "
Stop Time", con parole a firma di Francesca Bertazzo, nella parte iniziale recita così: "Se ti stai divertendo un mondo / Stai suonando Stop Time". Ed infatti dal brano traspare il piacere di fare musica che hanno questi musicisti. Il pezzo è caratterizzato da una ritmica swing con frequenti assoli di sax e di hammond.

Con "
Pretty Eyes", si viene catapultati in un atmosfera anni '70. Una ritmica contrappuntata fa da sfondo alla voce di Francesca e ad un egregio assolo improvvisato di hammond.

"
Blowin' the blues away", è un classico blues in 4/4 dalla ritmica molto veloce e anch'esso arricchito da un notevole assolo di hammond subito dopo la prima parte cantata. Successivamente la voce di Francesca ed il sax di Ettore si alternano in assoli improvvisati.

L'ultima traccia, "
The Preacher", presenta un'introduzione di hammond stile "spirituals". Successivamente si tramuta in una semplice marcia su cui fraseggia il sax di Ettore.

Che dire di quest'album?
Silver Friends è un album ben fatto che sicuramente rende merito all'arte di H.Silver. Tuttavia le scelte insolite che hanno fatto i musicisti impegnati nella sua realizzazione possono far insorgere qualche perplessità nei puristi del genere. Per gli amanti di H.Silver questo è sicuramente un album da ascoltare per poter ascoltare il loro musicista preferito sotto una nuova veste.
Alessandro Marongiu

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Data pubblicazione: 25/07/2003





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