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Naive - 2009
Baptiste Trotignon
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1. 1 First Song 4:37
2. 2 Samsara 5:06
3. 3 Mon Ange 6:26
4. 4 Dexter 6:15
5. 5 Peace 4:57
6. 6 Flow 7:05
7. 7 Blue 4:39
8. 8 Grey 5:49
9. 9 Waiting 4:48
10. 10 Red Light District 4:27
11. 11 Vibe 4:17

Tom Harrell - Flugelhorn
Eric Harland - Drums
Matt Penman - Bass
Baptiste Trotignon - Piano
Otis III Brown - Drums





Baptiste Trotignon
è un pianista noto in Italia soprattutto per la collaborazione con Stefano Di Battista, nel cui quintetto suona sovente anche l'organo Hammond. Qui lo troviamo al solo strumento acustico in compagnia di valenti musicisti americani.. La maggior parte dei brani sono in trio con il bassista Matt Penman, neozelandese ma residente in America, che figura, fra gli altri, nel gruppo di Seamus Blake. Alla batteria si alternano Eric Harland, componente dell'ultimo gruppo di Charles Lloyd e Otis Brown III, percussionista già con Esperanza Spalding. In tre brani, poi, sono ospiti il sassofonista Mark Turner, che ha recentemente inciso "New York days" con Enrico Rava e il lirico trombettista Tom Harrell.

Nel disco si può apprezzare Trotignon come autore: i pezzi di "Share" sono tutti a sua firma. Il leader, in un certo senso, si è voluto togliere uno "sfizio": incidere negli Stati Uniti, a New York, suoi brani con musicisti del posto per riverniciare la sua musica con i colori originali della patria del jazz e della città al centro – comunque - delle varie espressioni artistiche contemporanee. Si tratta di composizioni in cui predominano la melodia e una atmosfera neo-romantica. Trotignon ha uno stile pianistico che deriva dalla lezione di Bill Evans, ma si avvicina, in qualche modo, alle cadenze di Brad Mehldau, anche se mantiene un carattere meno malinconico e ombroso. Fra le varie composizioni emergono particolarmente "Samsara ", una ballad in cui il tema è esposto da Tom Harrell e che contiene un bell'assolo di Mark Turner, sassofonista che, come sostiene Rava, deriva il suo stile dai grandi del cool jazz, in particolare da Warne Marsh. E' più veloce e brillante "Ange", registrata in trio e con il pianista transalpino in bella evidenza, sicuro sulla tastiera e con un approccio ritmico scintillante. Il brano migliore è "Peace" che mantiene una tensione palpabile, dovuta ad un accompagnamento del basso volutamente ripetitivo. Si crea, in questa maniera, un clima di attesa che Trotignon alimenta con le note trattenute, sospese del pianoforte. Qui l'ombra di Mehldau o del Jarrett più melodico si rivelano in controluce.

In conclusione "Share" è un disco interessante, di facile ascolto, non particolarmente impegnato, che mette in evidenza le doti pianistiche di Baptiste Trotignon e i suoi gusti musicali. E' arduo, però, dire qualcosa di nuovo in questi contesti e con queste concezioni. Il pianista, forse, non ha questa ambizione: si distingue, però, per la cura e la dedizione con cui realizza la sua produzione discografica.

Gianni B.Montano per Jazzitalia











Video:
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inserito il 13/12/2008  da simoneno - visualizzazioni: 5092


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Data pubblicazione: 11/10/2009

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