Questo
album rappresenta il diario di una meravigliosa esperienza che ho avuto
l'opportunità di vivere grazie ad una persona che considero un grande musicista,
un grande amico ma soprattutto un grande uomo: Paul Jeffrey, sassofonista
tenore che si è esibito con i più grandi nomi della storia del Jazz moderno;
Thelonious Monk e Charlie Mingus sono solo i più altisonanti con cui egli ha
collaborato come compositore, arrangiatore e musicista, ne corso della sua vita
artistica. Paul trascorre annualmente alcune settimane in Italia come direttore
e arrangiatore di clinics in svariate scuole distribuite su tutto il territorio,
ed è così che l'ho incontrato essendo il suo traduttore e assistente. Egli ha
realizzato il mio sogno nel momento in cui mi ha messo a completa disposizione
la sua bellissima casa di New York, situata nei Queens, per tutto il tempo che
avevo chiesto durante l'estate-autunno del 2001. Ho dedicato un brano e il nome
dell'album alla sua residenza indicandone l'indirizzo.
Durante quei mesi ho imparato il significato di essere un musicista Jazz
nel luogo dove tutto è cominciato e dove tutti ancora provano a continuare, dove
tutti vengono da ogni parte del mondo per inseguire il proprio sogno. Lì ho
incontrato i più grandi nomi del Jazz odierno, dai più giovani alle grandi
stelle.
Tuttavia vivere di Jazz a New York non è facile: vi è una spietata
competizione, ci sono migliaia di musicisti incredibili, tutti sono
perfettamente preparati e l'offerta non può soddisfare chiunque. Nonostante ciò,
chi riesce ad ottenere l'opportunità di suonare una volta su un palcoscenico di
New York non può dimenticare il tipo di magia e la City fa breccia nel cuore,
per sempre. La relazione tra musica e musicisti mi ha particolarmente colpito:
essi hanno un grande rispetto della musica ed un'innata gioia nel suonare, in
qualunque momento, ovunque a qualsiasi prezzo; ciò è quanto invidio molto loro,
e questo è quanto mi ha fatto comprendere che la crisi del jazz nel mondo è
dovuta ad una perdita di amore per esso.
Paul ha predisposto una sorprendente band per me per cui qualsiasi solista ne
sarebbe invidioso. John Ore è la Storia e la Tradizione di un grande
contrabbassista, Ralph Peterson è la Completezza e l'Ispirazione di un
grande batterista negli ultimi 20 anni, Jeb Patton è nuova stupefacente
generazione, talmente conscio di qualsiasi espressione di Jazz. Loro mi hanno
portato per mano in questo viaggio musicale che hanno interpretato al meglio sia
negli standards che nelle composizioni originali suonate magistralmente.
Tullio Ricci
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Data pubblicazione: 25/07/2003
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