Non poteva esserci debutto migliore di quello fatto dal lombardo
Mell Morcone con il suo album " Riverbero". Operazione d'esordio complessa e, allo stesso tempo, audace visto che il lavoro presenta ben undici brani originali di cui dieci scritti dallo stesso Mell Morcone ed uno da
Enrico Lombardi che compare anche come musicista. Inoltre, l'arrangiamento di tutti gli undici brani è stato curato dallo stesso Mell Morcone che, per l'occasione, si è avvalso di una nutrita schiera di musicisti. Sono ben 16 i musicisti che Mell Morcone ha coordinato e gli strumenti impiegati variano da quelli più classici, come il pianoforte ed il contrabbasso, a quelli più esotici come ad esempio il "kenacho", il "bombo" ed un misterioso "oboe d'amore" che compare nel brano "Pioggia".
Ascoltare per la prima volta "Riverbero" è un'esperienza che va oltre il semplice atto di "sentire musica". È piuttosto un viaggio nell'universo musicale di Mell Morcone che ci offre una campionatura delle sue doti di compositore e che lascia ben sperare per il futuro. Si tratta di musica colta ed innovativa con atmosfere raffinate che sono in bilico tra canzone d'autore e jazz. La cosa che più stupisce, poi, è il perfetto accordo tra il titolo di ciascuna traccia e l'atmosfera evocata: più di una volta si rimane meravigliati di come le immagini richiamate nella mente dalla musica si accordano perfettamente al titolo del brano ("La ricerca del blu", "La valle delle farfalle" per citare solo quelle in cui l'accostamento è più immediato).
Altra caratteristica che colpisce è che, nonostante la maggior parte dei brani siano stati composti da un pianista, il pianoforte non è mai predominante e lascia molto spazio a tutti i musicisti che sono magnificamente coordinati dal Mell Morcone.
Nelle note di copertina è riportato un tributo ad Antonio Carlos Jobim
la cui musica viene dichiarata affascinante e carica di emotività. Tale affermazione inizialmente può lasciare sorpresi perché sembra fatta in maniera del tutto casuale, ma ascoltando l'album si scorge in più di una traccia l'influenza di questo genere di musica brasiliana sul carattere musicale del lavoro. "La ricerca del blu", ad esempio, che inizia con un atmosfera notturna (di colore blu scuro appunto) e con un lento, lentissimo, crescendo, si trasforma in una raffinata bossanova (ciò accade esattamente al quinto minuto del brano). "La spiaggia… e il magico cantore" che inizia con una sequenza di note che ricorda molto da vicino quella di "Maria Moita", brano che compare nel recente album "Garota moderna" di
Rosalia De Souza. Infine "L'Inglese" che, dopo poco meno di due minuti dall'inizio, inizia a scandire un classico ritmo bossanova per mezzo di un'egregia chitarra acustica.
Ma non ci sono solo atmosfere brasiliane nell'album di Mell Morcone. Come non rimanere incantati dal brano "Oggi, un anno dopo" che rapisce l'ascoltatore portandolo nel classico mondo del jazz pianistico senza fargli rimpiangere i maggiori musicisti del genere. Oppure quel magnifico esempio di canzone d'autore che è il brano "Intoccabile".
Una citazione a parte merita la traccia "Canzone del popolo" in cui Mell Morcone si cimenta egregiamente in un brano di solo piano molto raffinato eredità dei suoi studi classici. Unico rammarico è che quest'ultima composizione dura troppo poco e sarebbe stato molto piacevole goderne qualche minuto in più. Aspetteremo il prossimo album.
Infine unica eccezione, ma si fa per dire, è il brano "Piringuacchio 1", unico non a firma di Mell Morcone. Come accennato in precedenza, questa traccia porta la firma di Enrico Lombardi che compare tra i musicisti al basso elettrico. Nonostante sia una composizione di pregio, l'arrangiamento (effettuato a due mani da Mell Morcone e dallo stesso Enrico Lombardi) presenta proprio un basso elettrico molto accentuato che, a tratti, può risultare fastidioso.
"Riverbero" è senz'altro un album da ascoltare che ci presenta un giovane musicista che ha la capacità di stupirci anche in futuro. Tenetelo d'occhio!
Alessandro Marongiu
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Data pubblicazione: 30/06/2003
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