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ELECTROMANTIC MUSIC 2003

Marco Gallesi
Riff


1. Naibi
2. Giant Step
3. Sandstorm
4. Ali
5. Mosito
6. Marilyn
7. Quarto di luna
8. Batik
9. Little Wing
10. Besame Mucho
11. Naibi(reprise)

Marco Gallesi bass, guitar
Nelson Patricio Diaz
piano
Paolo Ricca
piano & keyboards
Beppe Crovella
hpianon & organo hammond
Furio Chirico
drums
Carmelo Contino
drums
Diego Mascherpa
soprano sax
Cantaro Acosta
violin
Carlo Imparato
percussions

Opera prima per Marco Gallesi, bassista torinese già membro del gruppo Arti & Mestieri che, in parte, lo accompagna in questo lavoro con il drumming di Furio Chirico ed il solido pianismo di Paolo Ricca (che è anche co-compositore di alcuni brani).

Gallesi segue uno schema piuttosto anomalo rispetto agli stereotipi a cui siamo abituati; infatti il suo lavoro si avvale della collaborazione di un entourage decisamente più vasto: al piano si alternano anche Nelson Patricio Diaz e Beppe Crovella (che suona anche l'organo hammond), mentre alla batteria si avvicendano Furio Chirico e Carmelo Contino. Completano, per così dire, Diego Mascherpa al sax soprano, Cantaro Acosta al violino, Carlo Imparato alle percussioni.

Tale complessa soluzione è lo specchio di "Riff", un alternarsi di suoni, di ritmi, di aromi musicali.

Naibi apre e chiude, quasi ossessivamente, il work di Gallesi; brano semplice, lucido con un refrain cantabile.

Il corpo dell'opera, però, è sicuramente d'ascolto più impegnativo. Gallesi tocca il basso elettrico modulandolo alla stregua di una chitarra e lasciandosi andare, fin troppo, in performance molto simili a Metheny, anche dal punto di vista compositivo.

Sandstorm, composta dal duo Gallesi-Ricca, è macchiata di colori arabi, innovativa e gradevole. La coltreniana Giant Step è suonata solo ritmicamente e scandita dai "riff" di Gallesi che la rendono più riconoscibile. Sembra ancora mutuata da Metheny la song Ali, composta da Gallesi, dove socchiudendo gli occhi si può ascoltare il ritmo lontano e fuggente di uno sferragliante treno (Last train home?). Mosito ha il sapore melenso del sound latino. Come evidenziano le note inserite nel booklet, "Mosito" è il soprannome cubano attribuito a Nelson Diaz, che esegue magistralmente al piano il brano di Lauzurica. Marilyn, composta da Beppe Crovella, è gradevole, interessante nella ritmica segnata da un drumming finemente ai confini con il nu-jazz. Quarto di luna, già pubblicata su "Murales" degli Arti & Mestieri, è ben arrangiata per trio. Particolare l'atmosfera di Batik, opera di Ricca, dove emerge l'ottimo drumming di Furio Chirico e si pone in rilievo l'alternarsi di diverse modularità ben eseguite. Troppo "slow" ed elaborate senza troppa convinzione, invece, la sempre splendida Little Wing di Hendrix ed il classico (troppo classico!) Besame Mucho.

E' un lavoro pieno di fusioni stilistiche, di ritmi e temi diversi. Forse fin troppo. Manca, ad avviso di chi scrive, una linea di ricerca, una marcata caratterizzazione musicale.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia













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Data pubblicazione: 04/12/2004

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