Chiara Pancaldi
Precious
Challenge (2020)
1. Better To Grow
2. Nothing But Smiles
3. Urban Folk Song
4. Adeus
5. Precious
6. The Distance Between Us
7. Songs Don't Grow Old Alone
8. You And I
9. Our Time
Chiara Pancaldi - voce Roberto Tarenzi - pianoforte, piano elettrico Darryl Hall - contrabbasso Roberto Pistolesi - batteria Giancarlo Bianchetti - chitarra (4, 7) Diego Frabetti - tromba (2, 9)
Ciò che colpisce (e stupisce, diciamolo) è che nella voce di
Chiara Pancaldi s'accomodano, tranquillamente, tradizione e modernità. Una
voce, intonata – come si usava un tempo – ma personale, con le sue venature ben
marcate, con acciaccature, arabeschi sottintesi, padroneggia le dinamiche, sorride
confidenzialmente all'inglese e tiene banco senza fare la prima donna. E tiene banco
anche come autrice, visto che sette dei brani in scaletta vedono la sua firma. Gestisce
a meraviglia un combo di vaglia: a partire dalle sopraffine corde di Darryl Hall,
che tiene d'occhio la ritmica completata dalle soluzioni ritmiche rutilanti di Roberto
Pistolesi e da
Roberto Tarenzi, che si alterna tra il telaio della ritmica e quello
di costruttore di armonizzazioni impeccabili.
"Better To Grow" è la sintesi dell'empatia del combo, che si arricchisce
delle flautate sonorità della tromba di Diego Frabetti in "Nothing But Smiles",
con una ritmica sistolica, che si contrappone alla languida melodia disegnata dalla
leader. Il jazz qui scende a fiumi e profuma soavemente di antico, ma non vi è nulla
di scontato: le soluzioni che Chiara Pancaldi trova sono sempre una bella sorpresa.
Così tocca i sentimenti più alti in "Adeus", rivelando a tutti la sua naturalezza
espressiva anche in portoghese brasiliano e con la voce nutrendo una canzone che
meriterebbe una vetrina internazionale. In "Precious" dialoga con Tarenzi;
un dialogo bello, serrato, illuminante con aperture armoniche ariose e la voce di
Chiara Pancaldi che colora in chiaroscuro ogni anfratto melodico. Gli unici due
brani apocrifi sono "Urban Folk Song", firmata da Darryl Hall che, ovviamente,
ruota intorno al suono pastoso e carico di groove del bassista statunitense, contrappuntato
dalle sonorità del Fender Rhodes di Tarenzi. Brano che fa coppia con "You And
I" di Stevie Wonder, arrangiata con gusto, senza alterare la bella struttura.
Un disco da ascoltare ad occhi chiusi, per distrarsi dal mondo.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 26/04/2020
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