Arriva in Italia dopo quattro anni questo terzo lavoro discografico del chitarrista spagnolo
Carlo Pinana. Palosanto è stato prodotto dalla label BigBang nel 2001 e solo grazie alla consueta attenzione dell'Egea distribution giunge
ora anche in Italia.
Pinana è un chitarrista di robusta tradizione ed in continuo fermento. Alla continua ricerca di nuove sonorità pur mantenendo viva la tradizione secolare del flamenco. Ha maturato una lunga esperienza nella musica gitana.
Il Flamenco nasce dalla fusione di ritmi moreschi, ispanici ed afro, ma non solo: è un modo di vivere, è un sentimento troppo forte per essere eseguito e basta. E' la concezione di un suono particolare, di una storia e della sua evoluzione, di toccare lo strumento con questa storia nel cuore.
Carlos Pinana è sicuramente la sintesi di questi elementi e ciò traspare a chiare lettere in questo suo lavoro. Tutte composizioni originali del "maestro" (è anche docente di chitarra flamenca al conservatorio di Murcia) e le liriche dei brani Nace una Rosa, Llega la calma, Mar de suenos sono del fratello Curro che insieme ad
Eva Duràn interpreta magistralmente "el cante" della sopravvivenza folcloristica.
Le sonorità classiche si mescolano con strutture più nuove dando vita a brani freschi come
Dejate llevar e Mar de suenos.
Luminoso il violino di Orges Toche nella balada Tarde de Inspiracion che sospinge
Pinana ancor più al virtuosismo, per lui innato. Un brano che evoca anche sonorità new age.
Gli interventi di Jorge Pardo al sassofono sono sempre equilibrati e tendono ad arricchire le sonorità ebbre di melanconia.
La tecnica di Pinana è tra Paco De Lucia e
Gerardo Nunez con una rinfrancante spruzzata di novità, mai banale, mai commerciale. E' l'evoluzione della storia, della tradizione e della tecnica.
Palosanto, il legno che si utilizza per costruire la chitarra flamenca.
Da ascoltare al crepuscolo.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia