", prodotti da etichette estere. Purtroppo, ricorrere a label straniere, il più delle volte, rimane l'unico antidoto per farsi conoscere in Patria. E mi chiedo perché validissime band italiane sono costrette a questa macchinosa trafila?
Il tutto un po' mi consola poiché, con questo stratagemma esse riescono ad entrare nel nostro mercato discografico.
Parlando ora prettamente del loro lavoro, e tralasciando la precisazione iniziale, preme sottolineare che Umberto Napolitano (piano & keyboard), oltre ad avere un'espressività ed una melodia molto originale sui suoi strumenti, sia anche il firmatario di quasi tutti i brani, e lo si sente dall'incredibile esecuzione. Le altre due track sono state composte rispettivamente da Franco Marino e Fabrizio La Fauci.
Le sonorita' elettriche e acustiche si fondono in un'unica dimensione espressiva, creando trame armoniche di grande spessore, il tutto supportato dal sax di Sandro Satta, il quale anche se mero esecutore dei brani lascia comunque un'impronta jazzistica di qualità.
Interventi discreti ma eseguiti con buon gusto e qualità da parte di Pasqualino Fulco (guitars).
Un lavoro con tante influenze, uno stile jazz/fusion mediterraneo realizzato con il cuore e con la mente. Le melodie create e la tecnica apportata dai singoli elementi del gruppo, coinvolge l'ascoltatore nell'atmosfera dei brani, e lo trascina in momenti, a tratti dolci e suadenti, e a volte densi di groove, dosato con maestria ed esperienza dalla sezione ritmica composta da
Franco Marino (el. Bass) e Fabrizio La Fauci (drums), che in questo contesto si intende alla perfezione.
Detto ciò, mi auguro, che gli "EOS", artefici di questo preziosissimo lavoro "