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PS/044 -  Polo Sud records - 2003

Registrato a Napoli il 19 Maggio 2002 presso
l'Istituto Campano per la Storia della Resistenza
Prodotto da: Associazione J.a.M e Polo Sud records

Orchestra Jazz a Majella
diretta da Bruno Tommaso
Lettere da Orsara

1) Trotto - 0:56 - (Anonimo)
2) 5 e 3 Otto - 2:33- (Tommaso)
3) Calatrava - 6:19 - (Tommaso)
4) Lettere 1° - 1:23 - (Nini, Tommaso)
5) La Cupa cupa – preludio – 2:41 - (Tommaso)
6) La Cupa cupa - fuga – 2:08 - (Tommaso)
7) La Cupa cupa – rondò - 5:46 - (Tommaso)
8)... piuttosto che... - 0:51 - (Curci, Tommaso, Nini)
9) Guevara - 3:29 - (Tommaso)
10) D.N.A. - 6:14 - (Tommaso)
11)...un vecchio balcone...1:28 - (Curci, Falanga, Federici)
12) 23 giugno 1863 – 6:44 - (Curci, Tommaso)
13) Lettere 2° - 1:46 - (Tommaso, Anzevino, Nini)
14) Ninna Nanna di San Nicola - 7:33 - (Tommaso)
15) Lettere 3° - 1:46 - (Bisogno, Palumbo, Tommaso)
16) Immigrati - 8:36 - (Tommaso)
17) Aivs a Barletta - 3:39 - (J.a.M)

Bruno Tommaso: contrabbasso e direzione
Maria Pia De Vito: voce
Patrizia del Vasco:
voce recitante
Alfonso Anzevino: flauto
Luciano Bellico:
sax soprano
Giovanni Bardaro:
sax contralto
Enzo Nini:
sax tenore e flauto
Gaetano Maria Palumbo:
sax baritono
Guglielmo D'Adamo, Lorenzo Federici, Matteo Franza:
trombe
Luciano Nini:
clarinetto basso
Domenico Falanga:
trombone
Pasquale Bardaro:
vibrafono
Michele Montefusco:
chitarra acustica
Giancarlo Perna: chitarra elettrica
Pierpaolo Bisogno:
percussioni
Catello Cannavale, Giovanni Manco, Mimmo Napolitano:
pianoforte
Giovanni Giugliano:
contrabbasso
Pierluigi Villani:
batteria

Lettori:
Vittorino Curci
, Vittorio Palumbo (senior), Vittorio Palumbo (junior),
 Catello Cannavale, Donato Carucci, Giovanna Esposito, Anna Vuolo

Jazz sinfonico e tradizione mediterranea. Questa la musica interpretata dall'orchestra Jazz a Majella in Lettere da Orsara.

L'album, interamente registrato dal vivo a Napoli presso l'Istituto Campano per la storia della Resistenza (Maggio 2002), è un opera jazz dedicata alla cultura del mezzogiorno d'Italia. Lettere da Orsara, prima di diventare un disco, nasce, infatti, come spettacolo (musica e testi recitati) commissionato dell'Associazione Orsara Musica in Puglia. E proprio nella cittadina pugliese di Orsara, celebre per la festa di "fuuc acost" (ritenuta da molti l'antesignana della festa di Halloween nda), nell'ambito della rassegna "Jazz D'Autore", è andata in scena per la prima volta Lettere da Orsara (1999).

Chi scrive ha avuto modo d'ascoltare dal vivo l'Orchestra Jazz a Majella, in occasione della presentazione ufficiale del disco (Novembre 2003), presso la libreria Feltrinelli di Napoli e l'impatto emozionale che la musica dei J.a.M offre è davvero grande; superfluo quindi aggiungere che gli applausi al termine della loro esibizione sembravano non finire mai. E questa energia, merito forse anche della registrazione live, sembra racchiusa intermente nel disco.

Lo straordinario talento di tutti i musicisti che vi hanno partecipato, la voce di Maria Pia De Vito, l'originalità degli arrangiamenti, la direzione del M° Bruno Tommaso; queste solo alcune delle ragioni che rendono Lettere da Orsara un disco ideale per un pubblico di appassionati di jazz e non solo.
Massimiliano Cerreto

Una breve presentazione:
"Lettere da Orsara" è il risultato della collaborazione fra il conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli (quando era direttore R. De Simone), l'Associazione Orsara Musica e l'Associazione J.a.M (Jazz a Majella). L'ideazione è di Bruno Tommaso e Vittorino Curci; il primo ne ha creato le musiche, mentre il secondo ne ha curato i testi originali e la scelta ed elaborazione delle lettere. La composizione è stata eseguita per la prima volta, integralmente, ad Orsara nell'agosto del '99, all'interno della rassegna "Jazz D'Autore".
Michele Ferrara - (Associazione Orsara)

Note del Maestro Roberto De Simone:
"Da tempo avevo constato la presenza, nella nostra Regione, di giovani talenti musicali attivi nel campo jazzistico. Per tale motivo, quando fui nominato Direttore del Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli, volli subito che s'istituisse una cattedra di jazz…"

"…in ogni modo il presente disco rende palesi i risultati cui sono pervenuti il Tommaso e la sua compagine di artisti. Nella equilibrata suite di brani - connotati da sollecitazioni antropologiche, da impegno civile e da autentica, non ostenta, solidarietà sociale – il musicista coniuga tradizione ed innovazione, scuola e fantasia (il trionfo dell'armonia e dell'invenzione); il tutto supportato dalla valentia degli esecutori. Notevole è poi, senza dubbi, l'impegno vocale di una cantante (Maria Pia De Vito) dotata di straordinarie e pregevoli qualità."
Roberto De Simone

Riferimenti storici dei brani (testi tratti dal booklet di Lettere da Orsara):
Calatrava
I Calatrava erano Monaci Guerrieri dell'omonimo ordine monastico militare spagnolo; una diramazione militare dell'ordine dei cistercensi istituito, nel 1158, sotto il papato di Alessandro III. Ai Calatrava (dal nome della città spagnola che era sede dell'ordine) furono donati possedimenti del territorio pugliese ed in particolare d Orsara. La loro presenza è da leggere in funzione dissuasiva rispetto a quella massiccia dei saraceni di Federico II ed agli scenari di guerre religiose in atto all'epoca. Furono presenti ad Orsara (provincia di Foggia) dal 1228 al 1294; la via Calatrava, nel centro storico del paese, ne ricorda ancora il passaggio.

Guevara
F
amiglia nobiliare spagnola che fin dal 1524 risulta avere proprietà in Orsara e fra queste Torre Guevara; grande soggiorno di caccia costruito in onore di Carlo III di Borbone ed oggi cadente. A volte oppressiva, la presenza dei Guevara è stata spesso contestata ed osteggiata dagli abitanti di Orsara.

23 Giugno 1863
I
l 23 Giugno 1863 avvenne uno scontro tragico tra la banda Schiamone (dal nome del brigante Schiamone di S.Agata di Puglia) e la guardia Nazionale nel territorio di Orsara (località Manianche, Chineperazze). Vi morirono diverse guardie (19 o 21 secondo le fonti) ed un notabile del paese. La figura di Filomena (Filomena Pennacchio) - "bella, occhi scintillanti, chioma nera e crespa, profilo greco"- restò memorabile per la sua ferocia e determinazione.

Ninna Nanna di Santu Nicola
I
l testo di questa canzone veniva cantato, in chiave di ninna nanna, dai bambini dell'asilo di Maria Michela. Un asilo popolare ante-litteram; una stanza che durante il giorno ospitava i figli dei contadini impiegati nei campi. Nel testo vi sono riferimenti a contrade e dintorni di Orsara (Muntemaiure) ed alla figura ipno-inducente e beneaugurate di San Nicola.

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Data pubblicazione: 01/12/2003





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